Cresta Filun della Rocca - Denti della Vecchia di Pescegallo
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Cresta Filun della Rocca: Denti della Vecchia di Pescegallo
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Antonio Citterio, Giovanni de Simoni e Luigi Tagliabue, 1931
Autore scheda
Cristian Candiotto, Guida Alpina
Lunghezza dislivello
350m
Quota
2125m
Difficoltà
IV
Partenza
Pescegallo Val Gerola
Interessante cresta che affronta i 5 Denti della Vecchia di Pescegallo da Nord a Sud. Aperta nel 1931, poi negli anni è stata poco ripetuta, se non da pochi alpinisti romantici, cultori delle cime Orobiche. Nel 2020 è stata riattrezzata dalla guida alpina Cristian Candiotto con nuove soste a spit, che hanno sostituito le vecchie soste a chiodi 'lasciando l'ingaggio ma rendendo sicure le discese dai denti.'
Accesso
L'attacco è raggiungibile seguendo il crinale che parte dal sentiero che aggira i Denti da Pescegallo verso la Val Tronella ma il primo tratto è tra arbusti e roccie instabili... sconsigliato. Altra opzione molto più remunerativa ed interessate è salendo una delle tante vie che salgono il primo dente. Itinerario
Dalla cima del primo dente effettuare una calata verso nord/ovest di 25m, fino a depositarsi nella forcella tra primo e secondo dente. Sosta su fix. Da qui con 3 tiri da 30m, diff. IV/V, si raggiunge la cima del secondo dente. Volendo, dalla forcella si possono salire gli ultimi 2 tiri della via Anita protetta a resinati e di lì in breve in cima.
Dalla cima del secondo dente percorrere un breve tratto aereo, diff. III, prima in traverso poi in discesa, si segue poi la cresta fino al suo limite estremo dove sul lato ovest si troverà una sosta per calata da 15m che deposita su di una cengia erbosa. Lasciato vecchio chiodo di passaggio per rispetto agli apritori.
Ora la cresta prosegue senza difficoltà tra sali e scendi fino in cima al terzo dente. Proseguendo per cresta arriveremo ad un passo in discesa protetto da fix con anello (in loco esisteva un chiodo vetusto con fettuccia) che permette l'accesso al quarto dente sosta in cima. Qui calata da 15m in una forcella erbosa a cavallo della cresta.
Si prosegue su filo di cresta esposto, diff. III fino a reperire la sosta ben visibile dalla cima del quarto dente che con una calata da 25 m ci porterà nella forcella tra quarto e quinto dente.
Dalla forcella si risale sulla placchetta del quinto dente per 10m fino alla cengia che si attraversa verso dx viso a monte lato nord/ovest 20m, diff. III. Fix di sosta integrabile con friend al posto di un vecchio cordone incastrato. Buona possibilità di proteggersi.
Si prosegue ora per diedro con bella lama sul fondo fino al tetto che ostruisce il passaggio, qui i primi salitori passarono nel buco, oggi mezzo ostruito,affrontabile solo se veramente minuti. Si attraversa verso dx viso a monte giungendo ad un comodo terrazzo. Fix di sosta 20m buona possibilità di proteggersi a friend diff. IV. Lasciato chiodo di sosta sul lato dx del terrazzo come segno di rispetto agli apritori.
Ora per facile placchetta si arriva alla forcella tra le due cime del quinto dente. 10m diff.II/III. Da qui prima si sale facilmente alla prima punta a sx e poi con placchetta più esposta a dx alla seconda punta, questa di diff.IV. Sosta in cima versante est.
Con calata da 25m sul versante est accediamo alla forcella dell'ultimo torrione mai menzionato ma che merita d'esser salito. Fix di sosta alla base. Salire la placchetta soprastante e raggiungere la cima.Sosta con anello 20m diff. IV. La nostra cresta qui finisce. Discesa
Da qui si scende in doppia per 30m fino a reperire la sosta posta sul lato dx viso a monte sul quinto dente. Sosta con anello per calata. Altra doppia da 30m che ci deposita sul terreno.
Ora seguire vaghe traccie verso sx faccia a valle con diversi sali scendi puntando ai denti appena scalati fino a beccare il sentiero che passa sotto all'attacco delle vie. Di lì in breve alla macchina.
L'attacco è raggiungibile seguendo il crinale che parte dal sentiero che aggira i Denti da Pescegallo verso la Val Tronella ma il primo tratto è tra arbusti e roccie instabili... sconsigliato. Altra opzione molto più remunerativa ed interessate è salendo una delle tante vie che salgono il primo dente. Itinerario
Dalla cima del primo dente effettuare una calata verso nord/ovest di 25m, fino a depositarsi nella forcella tra primo e secondo dente. Sosta su fix. Da qui con 3 tiri da 30m, diff. IV/V, si raggiunge la cima del secondo dente. Volendo, dalla forcella si possono salire gli ultimi 2 tiri della via Anita protetta a resinati e di lì in breve in cima.
Dalla cima del secondo dente percorrere un breve tratto aereo, diff. III, prima in traverso poi in discesa, si segue poi la cresta fino al suo limite estremo dove sul lato ovest si troverà una sosta per calata da 15m che deposita su di una cengia erbosa. Lasciato vecchio chiodo di passaggio per rispetto agli apritori.
Ora la cresta prosegue senza difficoltà tra sali e scendi fino in cima al terzo dente. Proseguendo per cresta arriveremo ad un passo in discesa protetto da fix con anello (in loco esisteva un chiodo vetusto con fettuccia) che permette l'accesso al quarto dente sosta in cima. Qui calata da 15m in una forcella erbosa a cavallo della cresta.
Si prosegue su filo di cresta esposto, diff. III fino a reperire la sosta ben visibile dalla cima del quarto dente che con una calata da 25 m ci porterà nella forcella tra quarto e quinto dente.
Dalla forcella si risale sulla placchetta del quinto dente per 10m fino alla cengia che si attraversa verso dx viso a monte lato nord/ovest 20m, diff. III. Fix di sosta integrabile con friend al posto di un vecchio cordone incastrato. Buona possibilità di proteggersi.
Si prosegue ora per diedro con bella lama sul fondo fino al tetto che ostruisce il passaggio, qui i primi salitori passarono nel buco, oggi mezzo ostruito,affrontabile solo se veramente minuti. Si attraversa verso dx viso a monte giungendo ad un comodo terrazzo. Fix di sosta 20m buona possibilità di proteggersi a friend diff. IV. Lasciato chiodo di sosta sul lato dx del terrazzo come segno di rispetto agli apritori.
Ora per facile placchetta si arriva alla forcella tra le due cime del quinto dente. 10m diff.II/III. Da qui prima si sale facilmente alla prima punta a sx e poi con placchetta più esposta a dx alla seconda punta, questa di diff.IV. Sosta in cima versante est.
Con calata da 25m sul versante est accediamo alla forcella dell'ultimo torrione mai menzionato ma che merita d'esser salito. Fix di sosta alla base. Salire la placchetta soprastante e raggiungere la cima.Sosta con anello 20m diff. IV. La nostra cresta qui finisce. Discesa
Da qui si scende in doppia per 30m fino a reperire la sosta posta sul lato dx viso a monte sul quinto dente. Sosta con anello per calata. Altra doppia da 30m che ci deposita sul terreno.
Ora seguire vaghe traccie verso sx faccia a valle con diversi sali scendi puntando ai denti appena scalati fino a beccare il sentiero che passa sotto all'attacco delle vie. Di lì in breve alla macchina.
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Bellezza
Primi salitori
Antonio Citterio, Giovanni de Simoni e Luigi Tagliabue, 1931
Autore scheda
Cristian Candiotto, Guida Alpina
Lunghezza dislivello
350m
Quota
2125m
Difficoltà
IV
Partenza
Pescegallo Val Gerola
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