Anello del Piano della Mussa - Pian della Mussa
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Anello del Piano della Mussa: Pian della mussa in veste invernale
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Elio Bonfanti
Dislivello salita
1200m
Dislivello discesa
1200m
Orario
1 giornata, oppure due pernottando al Rifugio
Periodo
Estate
Partenza
Piano della Mussa, Balme
Arrivo
Piano della Mussa, Balme
Questo giro escursionistico utilizza i comodi ed ampi sentieri che raggiungono prima Il Rifugio Gastaldi 2659 m al Crot del Ciaussinè poi attraverso il collarin d’Arnas 2851 m il Lago della Rossa 2718 m e che poi attraverso il passo delle Mangioire 2768 m riconducono al Piano della Mussa punto di partenza dell’ escursione. Si tratta di un percorso assolutamente fattibile in una belle giornata piena ma che per chi non avesse particolari frette o fosse con dei ragazzini può essere diviso in due pernottando al Rifugio. Così facendo dominati dalla possente mole della Bessanese,si può fare una vista alla sede distaccata del museo delle Valli allocato nella vecchia costruzione del rifugio che data 1880 ma soprattutto si può godere di una serata in un angolo delle valli che ha conservato un fascino romantico e solitario quasi ottocentesco.
Accesso generale
Da Torino dirigersi verso Venaria reale e le valli di Lanzo a mezzo prima della SP 1 e poi della SP 33. Con quest’ ultima, raggiunta e superata la località di Pessinetto proseguire alla volta di Ceres da dove si risale la val d’ Ala (indicazioni Balme e Pian della Mussa). Superata Ala di Stura si raggiunge Balme ed il Piano della Mussa. In estate data l’alta affluenza di turisti il parcheggio è a pagamento. Itinerario
Di fronte al rifugio città di Ciriè al piano della Mussa 1787 m inizia il comodo sentiero (segnavia EPT 222) che superato il caratteristico alpeggio di rocca Venoni (costruito sotto ad un enorme masso), inerpicandosi tra alcune balze rocciose conduce al pian della “Naressa” sotto a queste balze si formano le famose cascate dell’ “anfiteatro della Naressa”. Lasciato il piano anche detto dei morti , il sentiero incontra alcune baite diroccate, ed una volta superatele, questo, prosegue in leggera salita per due lunghi pendii attraversati da ripidi canali che talvolta, sino a stagione inoltrata sono ingombri di neve . Terminato questo tratto riprende decisamente a salire verso ovest sino ad una barra rocciosa che una volta superata adduce ad un valloncello che termina nella conca dove è posto il rifugio. Ore 1.30/1.45 dislivello 870 metri. Questo è il punto di partenza per la Ciamarella (via Normale), per la Bessanese (spigolo Murari) e per alcune vie di ghiaccio sulla Dentina e le Rocce Pareis.
Dal rifugio prendere il sentiero (segnavia EPT 222 e 122) che diretto verso sud risale dei pendii detritici sino ad un primo ripiano. Poi ci si dirige verso ad una bastionata rocciosa dove si tagliano dei pendii di pietrame ove talvolta è presente neve fino a stagione inoltrata. Poi con un ultima impennata si raggiunge il collarin d’ Arnas 2851 m dislivello 200 metri. Da qui, praticamente in piano, si raggiunge il lago della Rossa 2718 m. Ore 1.20 in tutto.
Questo lago che si affaccia sulla valle di Viù, è dominato dalla parete della Croce Rossa che piomba letteralmente dentro alle sue acque. Di origine naturale l’ invaso è stato artificialmente ampliato raddoppiandone il volume a mezzo di una diga costruita con il sistema cosiddetto a “ gravità ”. Prima di raggiungere il lago si incontra un bivio che conduce al passo delle” Mangioire” 2768 m, per cui una volta ritornati sui propri passi si imbocca tale sentiero (segnavia EPT 222, 122, 119, 218) che percorso in discesa uno stretto ed incassato canale, perviene ai bellissimi pascoli di “Bessanetto” indi al passo. Da qui, una stretta gola, conduce in rapida discesa alla valle Saulera ed ai piani di Saulera dove due alpeggi a circa 2070 m testimoniano la bontà di quegli alti pascoli. Dopo un breve traverso costellato di rivoli d’acqua si raggiunge uno scivoloso boschetto di “ Drose” attraverso al quale rapidamente si ritorna al piano della Mussa. Ore 1.15 Materiale
In funzione del periodo può essere consigliabile portare un paio di ramponcini leggeri. Note
Informarsi delle condizioni del percorso presso il rifugio.
Da Torino dirigersi verso Venaria reale e le valli di Lanzo a mezzo prima della SP 1 e poi della SP 33. Con quest’ ultima, raggiunta e superata la località di Pessinetto proseguire alla volta di Ceres da dove si risale la val d’ Ala (indicazioni Balme e Pian della Mussa). Superata Ala di Stura si raggiunge Balme ed il Piano della Mussa. In estate data l’alta affluenza di turisti il parcheggio è a pagamento. Itinerario
Di fronte al rifugio città di Ciriè al piano della Mussa 1787 m inizia il comodo sentiero (segnavia EPT 222) che superato il caratteristico alpeggio di rocca Venoni (costruito sotto ad un enorme masso), inerpicandosi tra alcune balze rocciose conduce al pian della “Naressa” sotto a queste balze si formano le famose cascate dell’ “anfiteatro della Naressa”. Lasciato il piano anche detto dei morti , il sentiero incontra alcune baite diroccate, ed una volta superatele, questo, prosegue in leggera salita per due lunghi pendii attraversati da ripidi canali che talvolta, sino a stagione inoltrata sono ingombri di neve . Terminato questo tratto riprende decisamente a salire verso ovest sino ad una barra rocciosa che una volta superata adduce ad un valloncello che termina nella conca dove è posto il rifugio. Ore 1.30/1.45 dislivello 870 metri. Questo è il punto di partenza per la Ciamarella (via Normale), per la Bessanese (spigolo Murari) e per alcune vie di ghiaccio sulla Dentina e le Rocce Pareis.
Dal rifugio prendere il sentiero (segnavia EPT 222 e 122) che diretto verso sud risale dei pendii detritici sino ad un primo ripiano. Poi ci si dirige verso ad una bastionata rocciosa dove si tagliano dei pendii di pietrame ove talvolta è presente neve fino a stagione inoltrata. Poi con un ultima impennata si raggiunge il collarin d’ Arnas 2851 m dislivello 200 metri. Da qui, praticamente in piano, si raggiunge il lago della Rossa 2718 m. Ore 1.20 in tutto.
Questo lago che si affaccia sulla valle di Viù, è dominato dalla parete della Croce Rossa che piomba letteralmente dentro alle sue acque. Di origine naturale l’ invaso è stato artificialmente ampliato raddoppiandone il volume a mezzo di una diga costruita con il sistema cosiddetto a “ gravità ”. Prima di raggiungere il lago si incontra un bivio che conduce al passo delle” Mangioire” 2768 m, per cui una volta ritornati sui propri passi si imbocca tale sentiero (segnavia EPT 222, 122, 119, 218) che percorso in discesa uno stretto ed incassato canale, perviene ai bellissimi pascoli di “Bessanetto” indi al passo. Da qui, una stretta gola, conduce in rapida discesa alla valle Saulera ed ai piani di Saulera dove due alpeggi a circa 2070 m testimoniano la bontà di quegli alti pascoli. Dopo un breve traverso costellato di rivoli d’acqua si raggiunge uno scivoloso boschetto di “ Drose” attraverso al quale rapidamente si ritorna al piano della Mussa. Ore 1.15 Materiale
In funzione del periodo può essere consigliabile portare un paio di ramponcini leggeri. Note
Informarsi delle condizioni del percorso presso il rifugio.
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Autore scheda
Elio Bonfanti
Dislivello salita
1200m
Dislivello discesa
1200m
Orario
1 giornata, oppure due pernottando al Rifugio
Periodo
Estate
Partenza
Piano della Mussa, Balme
Arrivo
Piano della Mussa, Balme
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