The Nose - El Capitan
Forse la via più famosa al mondo, The Nose è la via nello Yosemite! Ha segnato l’inizio e l’epopea delle big wall a Yosemite. Un vero capolavoro di audacia e tenacia durata 47 giorni ha consentito ai primi salitori di inventare e credere in questa via di arrampicata assolutamente diretta al Cap.
Da San Francisco raggiungere Yosemite National Park e Camp 4 nello Yosemite village (circa 300km).
AccessoDa Camp 4 procedere fino alla base della via.
ItinerarioIl Nose con il commento della salita in libera di Lynn Hill
"Il Nose ha tutto: placche, strapiombi, fessure". E già a metà del 2° tiro c'è la prima prova: "Due movimenti aleatori per arrivare alla cengia e rilassarsi sulle fessure della quarta e quinta lunghezza". Ogni fessura ha un'anima diversa. Come: "Nella Stovelegs Crack system, al 9° tiro, dove s'inizia con gli incastri di mano per passare, via via, al pugno". Come quella corta e larga all'undicesima lunghezza: "Puoi scegliere tra dulfer o incastro ma resta sempre strana". Così Lynn sorpassa la Dolt Tower e arriva al Jardine Traverse. Qui, per il free, si piega a sinistra: "E' difficile. Soprattutto all'inizio dove sono stati migliorati gli appigli ed un fondamentale appoggio. Potevano evitarlo, ma certo sarebbe stato ancora più difficile".
La corsa continua a sinistra di Texas Flake con un'interessante fessura: "E' di tutte le misure tra dita e pugno, io l'ho fatta in dulfer". Di corsa, appunto. Il 18° tiro è quello del piccolo tetto dove: "Non è stato molto difficile continuare in libera”. E siamo a Camp IV: "Attenzione! Se sopra c'è qualcuno che bivacca, qui cade di tutto" Anche Lynn è stata centrata: "E (a conferma del detto) mi ha portato fortuna: ho risolto il Great Roof". Ovvero il 22° tiro, una delle chiavi del Nose: "Il Great Roof è molto lungo. E la curva che porta alla traversata sotto al tetto è delicata, scivolosa per i piedi”. Occorre dosare spostamenti ed equilibri per un'incredibile serie di biditi rovesci: "Duri e spettacolari".
La porta per lo splendido Pancake Flake è aperta: "E' uno dei punti più belli della via. con una fessura di gran roccia e movimento. Da qui vedi proprio tutto: sei sospeso tra quello che hai salito e quello che ancora ti resta sopra la testa!" Tiro 23, 24, 25: Lynn lotta in uno stretto camino, sale con grandi spaccate e dulfer la fessura diedro (tutta da proteggere), ed è sulla gran cengia di Camp VI. Da qui la scelta per la libera è quella originale. Niente Brooke's variation ma: "Si prosegue, con movimenti strani e belli, nel diedro dei primi salitori". Ancora una bella fessura e siamo al 30° tiro. Quello del Death block, il masso incastrato che non c'è più: "Un mio amico l'ha tolto l'anno scorso… era ancorato solo con delle fettucce!"
Si sente aria di fine: dopo l'enorme diedro, ecco il tratto finale. E per un soffio non salta tutto: "Sul difficile strapiombo perdo i piedi, sono su una reglette per due dita e su una scaglia: mano-piede sulla 'ronchia' e con un ristabilimento, senza mano sinistra, me la cavo". Dopo un difficile bombè siamo all'ultima sosta, a due passi dal top. Ultimo atto: ancora un movimento duro ed è fatta! Tempo totale: 23 ore. E' successo nel lontano 1994, e soltanto nel 2005 Tommy Caldwell è riuscito a ripetere questa straordinaria performance.
Dalla fine della via continuare in salita fino ad incontrare il sentiero che riporta giù in valle.
NoteDi solito si impiega 5 giorni per ripetere la via.
CartografiaYosemite Big Walls, Supertopo