Matteo Rivadossi
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Borderline: Val Salarno, Adamello, Matteo Rivadossi, Simone Monecchi
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Matteo Rivadossi e Simone Monecchi il 19 e 27 luglio 2020
Autore scheda
Matteo Rivadossi
Lunghezza dislivello
280m
Difficoltà
VIII-/A3
Difficoltà obbligatoria
VII e A3

Percorso



Borderline sale l’Avancorpo del Cornetto di Salarno in Val Salarno, gruppo Adamello, aperta da Matteo Rivadossi e Simone Monecchi il 19 e 27 luglio 2020. 7 lunghezze per 280m di via con difficoltà fino a VIII-/A3.
Accesso
45 minuti dal Rifugio Prudenzini seguendo il sentiero per Bivacco Jannantoni. Itinerario
L1: Tiro per gran parte in comune con il bellissimo Arco del Musico (S. Fieschi e C. 1985). Seguire il diedro perfetto (VI+) superando un difficile passo in Dulfer (VII+, passo chiave); al secondo chiodo con cordino, traversare a dx rimontando in aderenza  una rigola che permette di guadagnare nuovamente l’arco (VI+/VII-, esposto).  40 metri, sosta su uno spit e un friend.
L2: Salire il diedrino (VI) obliquando poi allo spit blu a dx da cui si pendola verso la fessura/diedro (VI-) di Lancillotto Urlante (M. Roversi e C. 1985). Atletico ma ben protetto il passo sul tettino (VII-), poi movimenti lunghi ma più facili (VI) obliquando a sx verso la sosta. 30 metri, sosta su 2 spit.
L3:
Lunghezza chiave della via: ad un passo difficile in placca (VIII-), ne seguono altri più facili seguendo gli spit distanziati (VI e VII); un rivetto inaugura la sequenza in artificiale, non pericolosa ma sufficientemente adrenalinica, che descriviamo passo per passo: rivetto, cliff su reglette naturale, rivetto, 2 cliff Talon in fori artificiali da 5mm e, sempre allineato, un ultimo rivetto (A3). Raggiunta la lama del Secondo Arco, si consiglia di piazzare un paio di friends prima di lanciarsi nell’ultima facile ma sprotetta placca. 40 metri, sosta sopra grossa terrazza erbosa su 2 spit e 1 chiodo, in comune con Vercingetorige (la variante d’uscita di destra di Morituri te Salutant aperta nel 1989 da A. Damioli, M. Zanagnolo e M. Rivadossi).
L4:
Dalla sosta obliquare 5 metri a sx (dritta e poi a dx sale Vercingetorige!) fino ad un chiodo. Da questo, serpeggiando in placca, superare una fascia erbosa fino ad un caratteristico masso (il Cassetto) che permette di superare il tetto (VI continuo con qualche passo di VI+). 50 metri, sosta su 2 spit.
L5: Dopo i primi metri di placca verticale fessurata (VI+), al chiodo con cordino rimontare a dx il tettino (VII-) accedendo alla placca superiore lavoratissima (V): dal vecchio spit la via confluisce negli ultimi 15 metri di Vercingetorige (V-). 50 m, sosta su 2 spit.
L6: Aggirare lo spigolo e rimontarne la placca a dx a livello dello spit per bei passi (VI+). Sempre dritti incontrando un diedrino (chiodo con cordino) poi tratto erboso (attenzione al masso!) raggiungendo la sosta. 30 m, sosta su 2 spit.
L7: Dalla sosta per placca tecnica (VI/VI+) traversare a sx sotto il tetto con passi entusiasmanti (VII) oltrepassando lo spigolo. Dalla fessura traversare orizzontalmente a dx (spit, VI+) una decina di metri per poi uscire in verticale alla destra del caratteristico masso di cresta. 30 metri, sosta sul terrazzo su 2 spit. Discesa
Rientro in doppia





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Bellezza
Primi salitori
Matteo Rivadossi e Simone Monecchi il 19 e 27 luglio 2020
Autore scheda
Matteo Rivadossi
Lunghezza dislivello
280m
Difficoltà
VIII-/A3
Difficoltà obbligatoria
VII e A3

Percorso



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