Dolomiti Palaronda Trek, il fascino e l’emozione dell’Altopiano delle Pale di San Martino
Ci sono luoghi che non si dimenticano. Sono posti che hanno il respiro di una memoria senza tempo. Di una bellezza senza fine, anche. La stessa memoria e bellezza inafferrabile della natura. L'altopiano delle Pale di San Martino è uno di quei luoghi. Lì, in quell'alto spazio di rocce e cielo infiniti, le Dolomiti mostrano uno dei loro volti più stupefacenti. Si dice che difronte a questa immesità Dino Buzzati abbia immaginato il suo Il deserto dei tartari. Di sicuro è uno dei paesaggi che il grande scrittore bellunese ha più amato. E' un posto da raggiungere l'Altopiano. Da vivere con calma, prendendosi il giusto tempo. Per guardare. Pensare. E ammirare.
Dolomiti Palaronda Soft Trek
1. TAPPA (San Martino di Castrozza – Rif. Rosetta) – circa 4h - dislivello in salita 1.100 mt. Si parte dagli impianti Colverde-Rosetta di San Martino di Castrozza. Prendi il sentiero 701 verso l’altopiano delle Pale che porta al rifugio Rosetta (o se vuoi facilitare la salita puoi utilizzare gli impianti Colverde – Rosetta). Dalla stazione di arrivo della funivia Rosetta si può proseguire per circa 20 minuti fino a Cima Rosetta (2743mt) per godere di uno splendido panorama su San Martino di Castrozza, Passo Rolle e le valli di Primiero e Vanoi. È una semplice passeggiata, quindi ne vale la pena. Cena e pernottamento presso il rifugio alpino Rosetta (mt 2581).
2. TAPPA (Rif. Rosetta–ghiacciaio della Fradusta–rif. Pradidali) – circa 3h - dislivello in salita 300 mt. Ci si sveglia con una bella tazza di caffè gustandosi l’altopiano illuminato dal sole. Dopo una gustosa e ricca colazione si parte per il sentiero 709 ed in circa in due ore si arriva alla base del ghiacciaio della Fradusta. Da qui, salendo si raggiunge in un’ora circa la splendida e panoramica Cima (m. 2939) situata proprio nel cuore delle Pale di San Martino. Tornati alla base del ghiacciaio e superato il vicino Passo di Pradidali Basso, si scende nella spettacolare conca dell’alta Val Pradidali fino all’omonimo Rifugio. È il momento di gustarsi la cena e ripensare ai bellissimi momenti della giornata. Pernottamento presso il rifugio alpino Pradidali a mt.2278.
3. TAPPA (Rif. Pradidali – Rif. Treviso/Canali) - 5h - dislivello in salita 300 mt– in discesa 1.100 mt. Colazione. Dal Rifugio Pradidali lungo il sentiero 709 si scende in Val Pradidali, un sentiero panoramico ed emozionante che arriva alla caratteristica e singolare Val Canali, dove è possibile ammirare la bellezza di Cima Canali, le mille guglie del Cimerlo e l’imponente torrione del Sass Maor. Si prosegue in direzione Malga Pradidali (ruderi) e Malga Canali attraverso un fitto bosco di abeti e larici che e verdi prati, proprio nel cuore del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino. In breve si arriva al rifugio Canali-Treviso (mt 1631), situato proprio di fronte al Sass d’Ortiga. Qui si cena e si pernotta per l’ultima sera del nostro trekking.
4. TAPPA (Rif. Treviso/Canali – Rif. Rosetta – San Martino di Castrozza) – circa 7 h - dislivello in salita 1.100 mt. Per terminare questa bellissima esperienza alla scoperta dell’Altopiano, si risale lungo il sentiero n 707 l’ampio vallone del “Coro”, giungendo al Passo Canali (2 h/2h 30m) e in breve tempo all’orlo orientale dell’Altipiano dove la vista spazia a 360° sulle Dolomiti. Con altre 2h 30m di cammino lungo il sentiero n 707 si raggiunge il Rifugio Rosetta. Discesa verso San Martino di Castrozza con gli impianti Colverde- Rosetta.
Il percorso si svolge in autonomia (senza l’accompagnamento di guida alpina – disponibile solo su richiesta e con relativo supplemento). E’ indispensabile inoltre essere adeguatamente preparati, equipaggiati ed allenati.
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E camminare a suon di musica? Ci avevi mai pensato? Il festival de I Suoni delle Dolomiti ti offre l’opportunità di prendere parte ad un progetto esclusivo: da domenica 31 luglio a martedì 2 agosto le Pale di San Martino saranno lo sfondo di un trekking musicale tutto al femminile, che vedrà protagoniste la cantante Petra Magoni e la suonatrice di arciliuto Ilaria Fantin. Se vuoi condividere con loro salite e panorami incantevoli, passi cadenzati e aria pulita, le notti in rifugio a pochi palmi dal cielo, scopri come farlo leggendo qui
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