AKU adotta il Sentiero dei Laghi di Colbricón in Dolomiti
Il sentiero CAI 348 che da Passo Rolle giunge ai laghi di Colbricón è uno degli itinerari che permette di osservare e vivere alcuni degli scenari naturali più straordinari del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. A partire dalla primavera del 2016 questo sentiero verrà "adottato" da AKU trekking & outdoor footwear.
L’iniziativa "Adotta un sentiero del Parco", concepita dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, parte dalla considerazione che i sentieri rappresentino l’anello di congiunzione tra l’uomo e la natura e alla pari dell’acqua e dell’aria dovrebbero essere considerati un bene comune. Nati con il diffondersi capillare degli insediamenti umani sull’arco alpino, i sentieri sono anche un bene storico oltre che un patrimonio culturale per la conoscenza del territorio. "Sono una risorsa a disposizione della collettività" è il pensiero del direttore del Parco Vittorio Ducoli,"e sarebbe bello che chi frequenta la montagna fosse coinvolto nel mantenere questo patrimonio, anche attraverso forme innovative e originali, come appunto "l’adozione"".
Per le aziende e gli enti interessati ad "adottare" un sentiero del Parco, significherà custodirlo, prendersene cura, condividendone l'uso responsabile, collaborando con l’Ente Parco alla sua gestione/manutenzione.
Per un’azienda come AKU che progetta e produce calzature di alta qualità per la montagna e da tempo è impegnata a sostenere iniziative rivolte ad una corretta fruizione dell'ambiente naturale, la proposta del Parco è stata subito accolta con interesse e disponibilità. L’attività produttiva di AKU da sempre trae ispirazione da chi vive e lavora in montagna e ha un rapporto diretto con la natura in generale. Infatti, numerosi utilizzatori di calzature AKU sono da sempre boscaioli, contadini, pastori a cui si aggiungono i tanti appassionati di escursionismo, trekking e alpinismo. Per AKU prendersi cura dell’ambiente e dei luoghi in cui vengono impiegate le proprie calzature è quindi una forma d’impegno responsabile che si traduce, in primo luogo, adottando modalità produttive che limitino l’impatto ambientale e fornendo al mercato la massima trasparenza sull’origine del prodotto.
Sui sentieri sentiamo la terra
I sentieri non sono il mondo di ieri, è un mondo che va attualizzato con un approccio nuovo. Sono opere che ci riportano alla dimensione del limite, alla ri-umanizzazione delle montagne, per un turismo lento che ama scoprire i veri patrimoni. I sentieri non nascono a caso, sono opere sapienti, spesso geniali, tracciati con la saggezza del montanaro.
Quando camminiamo, a differenza di altre forme di trasporto mediate fra i nostri piedi e la terra, entriamo in contatto con i luoghi, li attraversiamo, sfruttiamo al massimo la nostra capacità di osservazione e di conoscenza fornita dai nostri sensi (la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e perfino il gusto se troviamo qualcosa di commestibile). Lo spostamento diventa esperienza. Attraverso il sentiero sentiamo la terra che abbiamo sotto i piedi. Nelle altre forme di viabilità c’è una separazione fra noi e la terra. Quando camminiamo su un sentiero c’è un rapporto di empatia totale con la terra, un rapporto diretto senza mediazioni.
SCHEDA: Sentiero dei Laghi di Colbricón, Dolomiti