Scialpinismo in Norvegia nelle Isole Lofoten
Primavera, come ogni anno si aspetta questa stagione per organizzare una settimana con gli sci su montagne più alte o eventualmente per tirare fuori dal cassetto qualche vecchia idea su un viaggio al di fuori dalle Alpi. Ma nei primi mesi del 2000 per tutta una serie di motivi non avevo potuto programmare nulla di concreto; poi all’ultimo momento, spinto dal desiderio di vedere posti nuovi, decido di aggregarmi ad un gruppo di simpaticissimi amici che stavano partendo per la Norvegia settentrionale, destinazione Isole Lofoten e Tromsø.
Non era il primo viaggio in Norvegia, nel 1994 ero stato nel gruppo dello Jotunheimen dove si possono fare delle belle salite ma in un ambiente per certi aspetti molto simile alle nostre montagne. Ora invece, avevo voglia di emozioni diverse, di forti contrasti, di sciare nella polvere con il mare davanti agli occhi.
In quest’area si può ancora praticare uno scialpinismo di ricerca, inventandosi l’itinerario semplicemente guardandolo dalla strada oppure studiando attentamente il percorso sulle valide carte norvegesi 1:50.000. E poi un altro aspetto che farà la gioia di molti scialpinisti sono gli orari di partenza delle gite; grazie alle particolari condizioni meteo, caratterizzate da frequenti nevicate ed alle temperature che si mantengono costanti durante l’arco della giornata, la neve rimane quasi sempre polverosa per cui potrete tranquillamente iniziare le salite anche a metà mattinata considerando anche che a primavera le giornate sono già molto lunghe.
Prima tappa del viaggio le Isole Lofoten, bellissime isole situate a nord del circolo polare artico; poi con un simpatico e comodo trasferimento in traghetto alla volta di Tromsø, la più importante città della Norvegia settentrionale e da qui verso la vicina penisola di Lyngen.
Isole Lofoten scialpinismo
Molto frequentate d’estate, queste splendide isole acquistano durante il periodo invernale un fascino del tutto particolare grazie al fortissimo contrasto fra neve e mare. La morfologia dell’arcipelago è estremamente complessa: fiordi, laghi, strette insenature si alternano a ripide pareti rocciose che precipitano direttamente nel mare. Le cime non raggiungono quasi mai i 1000m, per cui anche se si parte generalmente dal livello del mare, i dislivelli da affrontare sono bassi. Di seguito riportiamo una descrizione sintetica di alcune delle possibilità sciistiche; si tratta di itinerari molto brevi e facili, ma non preoccupatevi troppo per questo, poichè le sensazioni che queste discese possono regalare sono veramente bellissime; nulla vieta comunque di effettuare più di una gita al giorno.
Torskmannen 740m
Accesso: da Svolvær si prosegue verso nord in direzione di Fiskeböl e dopo circa 14km si gira a sinistra per Sandsletta; poco dopo il bivio fermarsi sulla destra in corrispondenza di una centrale elettrica.
Salita: salire su terreno pianeggiante alla sinistra di un torrente e quindi per una ripida spalla portarsi in direzione di una sella posta a destra della cima principale. Dalla sella è preferibile salire verso destra sulla cima quotata 740m.
Ryten 543m
Accesso: Da Svolvær si prosegue verso sud, si passa tutta l’isola di Vestvagøy, sino a portarsi sull’isola di Flakstadøy per raggiungere l’abitato di Ramberg (90 km circa da Svolvær). Circa 6 km dopo il paese si prende a destra un ponte che ci porta sull’isola di Moskenesøy, poco oltre il ponte svoltare a sinistra, passare la località di Fredvang e proseguire per altri 2 km sino ad una curva verso sinistra dove si lascia l’auto.
Salita: salire la facile ed ampia conca che contraddistingue la prima parte della salita; al suo termine portarsi verso destra ad una sella, oltre il quale si trova un piccolo rifugio. Da qui salire direttamente il bellissimo pendio che porta in cima.
Andopshesten 652m
Accesso: Da Svolvær si prosegue verso sud, si passa tutta l’isola di Vestvagøy, sino a portarsi sull’isola di Flakstadøy. Dopo l’abitato di Napp proseguire per altri 8 km per raggiungere la parte occidentale di una profonda insenatura, il Flakstadpollen, (80 km circa da Svolvær). Sostare in corrispondenza della prima casa che si incontra sulla sinstra.
Salita: salire alla sinistra di un torrente sino ad una piccola sella, quindi proseguire verso sinistra per raggiungere un’ampia spalla, seguendo la quale si arriva in cima
Tromsø – Lyngen
A est di Tromsø si stende una vasta area particolarmente remunerativa per la pratica dello scialpinismo, la penisola di Lyngen. La parte centrale della penisola è caratterizzata dalla presenza di ampi ghiacciai e da imponenti montagne le cui cime principali sono a nord il Jægervasstind 1668m e a sud il Jiehkeàrri 1883m. Tuttavia le cime più interessanti da un punto di vista scialpinistico sono quelle vicino al mare, più facilmente raggiungibili, con dislivelli che vanno dai 700 ai 1300m. Di seguito vengono riportate solo alcune delle tante possibilità della zona, ma vi renderete conto che, una volta sul posto, potrete scoprirne tante altre. Il periodo migliore per l’effettuazione delle gita va generalmente da aprile a maggio.
Rørnestinden 1041m
Difficoltà: **
Impegno:**
Carta: Lyngen, Blad 1634 III
Accesso: da Tromsø raggiungere verso sud Fagernes, quindi svoltare a sinistra per Breivikeidet dove si prende il traghetto per Svensbey; proseguire per Lyngseidet e circa 2 km prima del paese svoltare a destra per le case Sollien.
Salita: salire il bosco sovrastante sino ad uscire su pendii ripidi ed aperti che portano ad una sella alla sinistra della nostra cima. Proseguire verso destra sempre su pendenze sostenute e con percorso evidente guadagnare la cima.
Rund-fjellet 764m – Stetinden 918m
Difficoltà: *
Impegno:*
Carta: Lyngstuva, Blad 1634 IV
Accesso: da Tromsø raggiungere verso sud Fagernes, quindi svoltare a sinistra per Breivikeidet dove si prende il traghetto per Svensbey; da qui svoltare a sinistra per seguire il lato occidentale della penisola di Lyngen sino al paese di Sörlenanegen.
Salita: dalle case del paese proseguire su terreno pianeggiante in direzione est per entrare in una valletta; seguirla interamente sino ad uscire verso sinistra su pendii molto ampi che portano alla facile cima del Rund-fjellet.
Per salire invece alla cima dello Stetinden, alla fine della valletta iniziale proseguire verso destra per raggiungere una ripida spalla seguendo la quale si arriva direttamente in vetta.
Tromsø – Lyngen -Kafjord
Nordmannviktinden 1335m
Difficoltà: ***
Impegno:**
Carta: Kafjord, Blad 1634 II
Accesso: da Tromsø raggiungere verso sud Fagernes, quindi svoltare a sinistra per Breivikeidet dove si prende il traghetto per Svensbey; proseguire per Lyngseidet e da qui nuovamente in traghetto sino a Olderdalen. Dal paese proseguire verso nord per circa 8km sino ad incontrare una prima curva verso destra seguita subito dopo da una verso sinistra; in corrispondenza di quest’ultima parte una stradina innevata dove si lascia l’auto.
Salita: seguire la strada per circa 1km, quindi deviare a destra e salire nel bosco con pendenza crescente sino ad una selletta a sinistra del Ramnberget. Dalla sella proseguire verso sinistra per ripidi pendii fra salti di rocce sino ad uscire più in alto sull’ampia spalla che caratterizza la parte finale della salita; proseguendo per essa, ora su facili pendenze, si arriva alla cima.
Periodo consigliato
Il mese migliore per effettuare le discese è in genere aprile, considerando che dopo tale periodo l’innevamento può essere insufficiente soprattutto nella parte meridionale dell’arcipelago.
Accesso
Per chi ha poco tempo l’aereo e’ l’unico mezzo per raggiungere velocemente la Norvegia; voli per Oslo da Roma o Milano via Copenaghen oppure da Venezia via Monaco; da Oslo voli interni per Bødo (per raggiungere le Lofoten) e Tromsø. Una volta sul posto è necessario noleggiare un’auto ricordandosi di richiedere in anticipo il portasci se lo ritenete necessario. Per andare da Tromsø alle Lofoten c’è anche la possibilità di prendere il traghetto, il viaggio completo dura circa 16 ore.
Bibliografia e cartografia consigliate
Per le carte utilissime le ottime “Topografisk Hovedkartserie” 1:50.000 che si possono generalmente trovare nelle librerie più fornite.
Materiali
Per percorrere questi itinerari é necessaria la normale dotazione scialpinistica, senza dimenticare pala sonda ed ARVA; utili, a seconda delle condizioni del manto nevoso, possono risultare anche piccozza e ramponi.
L'autore Claudio Fava è nato nel 1962 a Monfalcone e risiede a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia. Lavora a Trieste presso una società di ricerca scientifica e dedica gran parte del tempo libero alla montagna in tutte le stagioni.