Sci ripido e scialpinismo sui 3000 delle Dolomiti
Francesco Tremolada e Francesco Vascellari presentano Sci Ripido e Scialpinismo. I 3000 delle Dolomiti, una guida nella quale sono raccolti i più significativi itinerari di sci ripido e scialpinismo sulle montagne di tremila metri di quota delle Dolomiti. Sei gli itinerari presentati su planetmountain.com: Tofana di Rozes, Sasso delle Dieci, Monte Popera, Monte Cristallo Canale Innerkofler, Cima Tosa, Cima della Vezzana.
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Nel canale nordovest del Conturines
Francesco Tremolada
Anche nella scorsa stagione, alcuni sciatori tra i quali Francesco Vascellari, Davide D'Alpaos e Giovanni Zaccaria hanno portato alla luce alcune nuove discese fra le pieghe dei Tremila delle Dolomiti.
Sono così stati discesi alcuni percorsi ripidi mai documentati come la parete est del Sasso Vernale (3054 m., 55°), la parete sud e il canale est delle Cime d'Ombretta (3011 m.), il canale nord-est di Cima dell'Uomo (3010 m.) e la Cima de Toni (3040 m., 45°). Quest'ultima ad esempio non era probabilmente mai stata discesa con gli sci perché l'accesso avviene tramite un canale parzialmente nascosto: eppure offre una sciata spettacolare, sospesa fra le cime della Civetta.
Sono anche stati ripetuti alcuni percorsi di elevata difficoltà come il Catinaccio d'Antermoia (3004 m., 55°) assieme a discese solo probabili o con tratti alpinistici (Crodaccia Alta, Croda Rossa, Punta Cornates). Alle realizzazioni degli ultimi anni, si aggiunge un patrimonio di nuove discese (Tofane, Sella, Lavarella, Conturines...) e ripetizioni di elevatissimo livello, compiute dalla guida alpina Francesco Tremolada. Una lunga attività esplorativa fra queste cime, spesso portata avanti anche con i clienti “più preparati” durante la sua attività di guida.
Assieme a molti amici, alpinisti e guide alpine di riconosciuta esperienza, Vascellari e Tremolada hanno dato vita a un nuovo libro sulla montagna dolomitica "Sci Ripido e Scialpinismo ai 3000 delle Dolomiti", ViviDolomiti Edizioni 2016, dove sono raccolte 50 cime con gli sci e oltre cento percorsi, prevalentemente di stampo tecnico ma anche noti e praticati.
La prospettiva del volume è quella di un'attenzione privilegiata alle fotografie aeree, che illustrano ogni percorso, e alle fotografie d'azione e storiche, con le spettacolari immagini di sciatori come Loris De Barba e Omar Oprandi, Alessandro Beber, Carlo Cosi, Gianpaolo Sani e Anselmo Cagnati, Klaus Malsiner, Bruno Compagnet, Simone Barberi, Simone Corte Pause, Luca Dallavalle, Hermann Comploj, Ivo Rabanser, e molti altri.
Ma ciò che emerge in particolare è la radicale trasformazione dei limiti della disciplina dello sci ripido. Una trasformazione fisiologica, conosciuta anche da Ettore Castiglioni: gli autori ne hanno voluto richiamare la prefazione alla Guida Sciistica (anno 1942):
"Certo non mancheranno anche questa volta le alte strida di coloro che troveranno veramente “rompiccolesco” l’aver incluso in una guida sciistica certe ascensioni, come l’Antelao, il Pelmo, la Civetta o il Cimon de la Pala. Ma perché avrebbero dovuto esser escluse, dal momento che vi è stato chi ha potuto giungere con gli sci fin sotto la cuspide sommitale dell’Antelao, o fino a 100 m dalla vetta del Cimon della Pala? (E. Castiglioni,1942)"
di Francesco Vascellari e Francesco Tremolada
Sono così stati discesi alcuni percorsi ripidi mai documentati come la parete est del Sasso Vernale (3054 m., 55°), la parete sud e il canale est delle Cime d'Ombretta (3011 m.), il canale nord-est di Cima dell'Uomo (3010 m.) e la Cima de Toni (3040 m., 45°). Quest'ultima ad esempio non era probabilmente mai stata discesa con gli sci perché l'accesso avviene tramite un canale parzialmente nascosto: eppure offre una sciata spettacolare, sospesa fra le cime della Civetta.
Sono anche stati ripetuti alcuni percorsi di elevata difficoltà come il Catinaccio d'Antermoia (3004 m., 55°) assieme a discese solo probabili o con tratti alpinistici (Crodaccia Alta, Croda Rossa, Punta Cornates). Alle realizzazioni degli ultimi anni, si aggiunge un patrimonio di nuove discese (Tofane, Sella, Lavarella, Conturines...) e ripetizioni di elevatissimo livello, compiute dalla guida alpina Francesco Tremolada. Una lunga attività esplorativa fra queste cime, spesso portata avanti anche con i clienti “più preparati” durante la sua attività di guida.
Assieme a molti amici, alpinisti e guide alpine di riconosciuta esperienza, Vascellari e Tremolada hanno dato vita a un nuovo libro sulla montagna dolomitica "Sci Ripido e Scialpinismo ai 3000 delle Dolomiti", ViviDolomiti Edizioni 2016, dove sono raccolte 50 cime con gli sci e oltre cento percorsi, prevalentemente di stampo tecnico ma anche noti e praticati.
La prospettiva del volume è quella di un'attenzione privilegiata alle fotografie aeree, che illustrano ogni percorso, e alle fotografie d'azione e storiche, con le spettacolari immagini di sciatori come Loris De Barba e Omar Oprandi, Alessandro Beber, Carlo Cosi, Gianpaolo Sani e Anselmo Cagnati, Klaus Malsiner, Bruno Compagnet, Simone Barberi, Simone Corte Pause, Luca Dallavalle, Hermann Comploj, Ivo Rabanser, e molti altri.
Ma ciò che emerge in particolare è la radicale trasformazione dei limiti della disciplina dello sci ripido. Una trasformazione fisiologica, conosciuta anche da Ettore Castiglioni: gli autori ne hanno voluto richiamare la prefazione alla Guida Sciistica (anno 1942):
"Certo non mancheranno anche questa volta le alte strida di coloro che troveranno veramente “rompiccolesco” l’aver incluso in una guida sciistica certe ascensioni, come l’Antelao, il Pelmo, la Civetta o il Cimon de la Pala. Ma perché avrebbero dovuto esser escluse, dal momento che vi è stato chi ha potuto giungere con gli sci fin sotto la cuspide sommitale dell’Antelao, o fino a 100 m dalla vetta del Cimon della Pala? (E. Castiglioni,1942)"
di Francesco Vascellari e Francesco Tremolada
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LA GUIDA
Sci ripido e scialpinismo. I 3000 delle Dolomiti.
50 cime con gli sci.
Di Francesco Vascellari e Francesco Tremolada, Vividolomiti
Note:
www | |
www.proguide.it | |
www.vividolomiti.it |
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