Prime discese in Dolomiti per Vascellari, D'Alpaos e De Barba
Tra febbraio e maggio 2014, i bellunesi Francesco Vascellari, Davide D'Alpaos e Loris De Barba realizzano alcune prime discese con gli sci risolvendo problemi sciistici ancora aperti in Dolomiti, fino a concludere la serie con la ripetizione della parete Est del Cervino, aperta da Tone Valeruz nel 1975.
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Cima Giaeda, Dolomiti d’Oltre Piave
Loris De Barba
Le Pale di San Martino sono il primo obiettivo della stagione di Francesco Vascellari, Davide D'Alpaos e Loris De Barba: aprono in successione alcune nuove discese (ora pubblicate nella prima guida sciistica di questo Gruppo, ViviDolomiti Edizioni) come la corteggiata parete nord dei Lastei d’Agner (55°, settore oltre 60°), la parete est dello Spiz d’Agner (Vascellari solo, 60°), il versante sud del Cimerlo (45°, già disceso per il versante sud-ovest), il canale gemello del Travignolo (55°) e la bella parete nord della Cima di Ball (con F. Rigon, 55°).
Anche nelle Dolomiti d’Oltre Piave, sfruttando l’eccezionale innevamento, vengono compiute alcune nuove linee, in ambiente aspro, come il Duranno e la Cima Giaeda.
In Dolomiti di Zoldo viene aperta una variante inferiore del Pelmo per il Canalone dei Camòrz finora inedita: ricalca la discesa estiva da La Dambra ed è considerata dagli autori come migliorativa perché libera la percorribilità invernale del Pelmo, evitando così i maggiori pericoli oggettivi (specie in pieno inverno) della cengia di Ball, finora considerata unica opzione.
In Sella viene disceso il "Canale della Cornice", un nuovo canale proprio accanto al noto Joel, con pendenza tra le più elevate del massiccio (55°-60°) e poco pubblicizzato per via di una lunga doppia finale (50m) che ne disturba la logicità.
Fra queste aperture e alcune altre, che però sono sinora ritenute solo probabili (e che verranno raccolte a fine 2015 in un volume di Vascellari dedicato allo scialpinismo "inedito" nelle Dolomiti), c’è una stagione di ripetizioni sulle orme di Tone Valeruz: dai dimenticati canali del Sella alla Marmolada di Serauta (con D. Alberti e L. De Biasi) e Gran Vernel (con gli amici guide alpine Alessandro Beber e Massimo Faletti), fino alla parete Est del Cervino, accolti alla base da Lucio Trucco, Presidente delle guide del Cervino, amico e custode dei segreti di quella magnifica parete.
28/01/2014 - Monte Pelmetto: la discesa di Francesco Vascellari e Loris De Barba
La descrizione della prima discesa effettuata con gli sci , il 15 maggio 2013, da Francesco Vascellari e Loris De Barba dalla cima del Monte Pelmetto in Dolomiti.
Anche nelle Dolomiti d’Oltre Piave, sfruttando l’eccezionale innevamento, vengono compiute alcune nuove linee, in ambiente aspro, come il Duranno e la Cima Giaeda.
In Dolomiti di Zoldo viene aperta una variante inferiore del Pelmo per il Canalone dei Camòrz finora inedita: ricalca la discesa estiva da La Dambra ed è considerata dagli autori come migliorativa perché libera la percorribilità invernale del Pelmo, evitando così i maggiori pericoli oggettivi (specie in pieno inverno) della cengia di Ball, finora considerata unica opzione.
In Sella viene disceso il "Canale della Cornice", un nuovo canale proprio accanto al noto Joel, con pendenza tra le più elevate del massiccio (55°-60°) e poco pubblicizzato per via di una lunga doppia finale (50m) che ne disturba la logicità.
Fra queste aperture e alcune altre, che però sono sinora ritenute solo probabili (e che verranno raccolte a fine 2015 in un volume di Vascellari dedicato allo scialpinismo "inedito" nelle Dolomiti), c’è una stagione di ripetizioni sulle orme di Tone Valeruz: dai dimenticati canali del Sella alla Marmolada di Serauta (con D. Alberti e L. De Biasi) e Gran Vernel (con gli amici guide alpine Alessandro Beber e Massimo Faletti), fino alla parete Est del Cervino, accolti alla base da Lucio Trucco, Presidente delle guide del Cervino, amico e custode dei segreti di quella magnifica parete.
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La descrizione della prima discesa effettuata con gli sci , il 15 maggio 2013, da Francesco Vascellari e Loris De Barba dalla cima del Monte Pelmetto in Dolomiti.
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