Piz Lavarella parete Ovest, prima discesa in Dolomiti per Francesco Tremolada e Andrea Oberbacher
Due anni fa sembrava che le condizioni fossero buone, il vento aveva riempito bene le sezioni più critiche, ma non siamo riusciti a trovare la combinazione giusta di meteo, neve ed impegni di lavoro, per fare un tentativo. Quest'anno però è una stagione speciale per le Dolomiti, abbiamo avuto tanta neve, sempre di ottima qualità e solo in questi giorni, ad impianti chiusi e meno impegni di lavoro, abbiamo finalmente la prima neve primaverile e la possibilità di affrontare gli itinerari più complessi in quota.
Mercoledì mattina siamo partiti presto e abbiamo seguito la normale scialpinistica al Lavarella per portarci all'ingresso della parete. In cima, vista la bassa temperatura, abbiamo aspettato circa un ora, dando al sole il tempo di illuminare maggiormente la parete scaldando un po' la neve.
La prima parte è abbastanza semplice, ma anche impressionante perché si scia su pendii aperti sopra il grande salto sottostante. La neve è variabile ma in breve raggiungiamo la rampa che permette di collegarsi al canale finale. La prima parte è abbastanza larga e sciabile, ma alterna qualche traverso più esposto e con neve dura. Non vediamo ancora il tratto finale, quello che ci preoccupa di più, perché è nascosto dall'ultima rientranza della parete, ma con noi abbiamo una corda da 60m ed un cordino da 100m, più il materiale per attrezzare eventuali passaggi non sciabili.
Girato l'ultimo spigolo ecco la sorpresa: l'ultimo pendio è ripido, stretto ed esposto, ma si raccorda perfettamente con il canale finale! Passiamo un tratto un po' ghiacciato per lo sgocciolio dalla parete soprastante ed entriamo nel canale; ora sentiamo che le difficoltà maggiori sono passate e ci sembra troppo bello riuscire a scendere senza dover usare la corda. Poco sotto dobbiamo però dobbiamo ricrederci, un piccolo salto (inatteso) ci obbliga infatti ad una corta calata in doppia. Ma dopo quest'ultimo ostacolo, nonostante il fondo a tratti ghiacciato, usciamo dalla parete senza altre difficoltà. Scaricata la tensione, sciamo rilassati inseguendoci tra i pini mughi, su perfetta neve primaverile, fino a fondovalle.
Questa, come altre discese che abbiamo fatto, non sono grandi exploit, ma sono i "nostri progetti", che studiamo, sogniamo da tempo e che quando riusciamo a realizzare, divertendoci tra amici, diventano alcuni dei ricordi più belli che abbiamo.
Lavarella, parete Ovest
1000 m - AD - 5.2/E3
di Francesco Tremolada
Per altri itinerari di sci ripido, freeride e sci alpinismo in Dolomiti potete consultare i libri Freeride in Dolomiti e Scialpinismo in Dolomiti.
Per altre foto visitate il sito www.proguide.it.
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