I Turisti del Vuoto - Viaggio per le Grandi Pareti del Monte Rosa con gli sci. Di Beppe Dallona
Tra la tarda primavera e l'inizio dell'estate Beppe Dallona & Soci hanno disceso con gli sci varie pareti del Monte Rosa dalla Punta Parrot al Colle Ippolita, dalla Punta Giordani alla Piramide Vincent alla parete N del Lyskamm. Il report del "turista del vuoto" Giuseppe Beppe Dallona.
1 / 27
Beppe Dallona sul ripido tratto iniziale (55°) della Piramide Vincent (Monte Rosa)
archivio Beppe Dallona
"Ogni montagna è grande come la facciamo noi", mi ha detto una volta il mitico Heinz Mariacher, e a noi queste montagne del Monte Rosa sembrano proprio grandi. Il problema è che la finestra per sciare queste pareti è assai ridotta tra tarda primavera e inizio estate, in quanto in inverno il Monte Rosa è impraticabile per via del vento e del ghiaccio dappertutto. Inoltre, alcuni versanti come le Piode sono problematici perchè inaccessibili con le pareti che rimangono nascoste, il ghiacciaio è complicato per via delle enormi seraccate, tant' è che dopo le prime dei fortissimi local (Andrea e Miki Enzio, ed il Longhez) solo di recente e dopo molti anni, si ricomincia a vedere una minima frequentazione.
Nella primavera 2012 David Torrents con Sandro Boris si concedono una grande performance con la quarta discesa del "Colle Ippolita", un improbabile pendio roccioso che precipita sotto la Parrot e dove si appiccica la neve ogni qualche anno, quella lì è la nostra "Parete che non c è"...!
Mont Blanc du Tacul 6 giugno... mentre osservo lo show live del Civra nel cazzutissimo "Jaeger", impressionante come quello di Jerry Moffat su "Papi on Sight" nel lontano '84, quando ne esco integro penso a quelle pareti e realizzo che le grandi vie del Rosa sono alla portata.
Punta Parrot - parete NE "Cavanna Gabbio" e Canale Sesia
Ho sognato per otto anni uscendo di casa, di scivolare sulle curve di Miss Parrot, quel giorno siamo con Miki e quindi più rilassati, in alto sciamo sospesi su un abisso di mille metri, come imparare a volare. Mentre Miki e Stefano "il Farmacista" si esibiscono come Nureyev sul palcoscenico, noi ci arrabattiamo, e alla fine rientriamo comodamente su Alagna con gli scarponi ai piedi dopo 3200 metri di dislivello. L' esaltazione diventa una rara forma di ideazione maniacale delirante megalomanica (ndr: è un disturbo psichiatrico) come quella di Napoleone a Waterloo, così che i giorni seguenti mi sparo il Sesia da solo in preda ad un delirio di onnipotenza.
Punta Giordani parete NE e Piramide Vincent parete NE
Ci affacciamo dalla cima della Giordani sul vuoto imbarazzante a nord, Matteo purtroppo mi dice "dai Beppe vai giù te prima", mentre "doppio" nel baratro le due cordine da 5mm si aggrovigliano in un nodo mostruoso che riesco a districare in mezz'ora di bestemmie. Ho un' intuizione geniale, non avendo i pannoloni per il ghiacciaio delle Piode, dopo la discesa spaziale risaliamo la parete e scaliamo il merdaio verticale finale in moulinette come 7c in falesia ah ah ah uno spettacolo.
Alla Vincent siamo in tre, con Matteo Donati e Matteo Zamengo. Dico ai soci che voglio trovare pure io il Perfect Moment, ho letto da qualche parte mi sembra su www.misentopotentissimo.org che allora ti senti meno "preso":
IL PERFECT MOMENT E LA SINDROME DA PRESI (estratto dal trattato di psicologia della Montagna)
"I 'Presi' sono coloro le cui gesta appaiono imbarazzanti ed improbabili, nell' ambito dell' esercizio di sport tecnici, in particolare la patologia colpisce soprattutto i praticanti degli sport ...di montagna a causa dell' aria rarefatta. La malattia puo' persentare forme degenerative, i "Presoni" sono quelli che hanno una Presaggine cronica ed una forma del tutto incurabile. La Presaggine si puo' considerare genetica, ma è anche contagiosa, infatti in taluni casi puo' essere acquisita attraverso cattive frequentazioni. La patologia presenta forme degenerative di varia natura, la piu' comune delle quali è il "FRUSTO". Quando uno scalatore ha il "frusto" egli si sente preso come una bestia, la paura gli divora le budella tanto da renderlo tremebondo e farlo apparire assolutamente inguardabile nei movimenti a coloro che lo osservano nella sua prestazione. Esiste in natura una specie rara il 'PresoBig', che ha tratti molto mediatici e certamente un sito web; a volte il 'PresoBig' celebra le sue gesta ancora prima di aver preso il biglietto per la Malpensa, allo scopo di assicurare la giusta presa sui fan e sugli sponsor."
Torniamo a noi. Partiamo da un nevaietto sui 50° sospeso su un salto di settecento metri, e invece del Perfect Moment provo un leggero senso di frusto. Con po' di coraggio troviamo la prima curva, e allora entriamo in una specie di bolla e sciamo nel vuoto in un posto pazzesco. Oggi abbiamo i pannoloni nello zaino e quindi giù sciando legati tra i crepacci mostruosi delle Piode.
Nord del Lyskamm
Alla Margherita un Presone bresciano che assomiglia a Beccalossi - quello dell'Inter - e con gli occhi fuori dalle orbite per la quota, mi chiede "ma come mai non arriva il gatto qui?", declino la risposta non perché la domanda non fosse intelligente, ma perchè presissimo a binocolare il pendio che... non ci capisco una mazza. Il Zamengo insiste e andiamo, quando sento lo "sclack" dell'attacchino in cima all'Orientale penso "è tutto a posto" e ci facciamo la mitica parete su neve dura e difficile. In fondo al Grenzen non resisto a un autoscatto inguardabile come quelli di Valeruz quando dice "qui sono sceso sui sessantacinque gradi" ah ah ah spaziale...
Beppe Dallona & Soci
Le "gite" di Beppe Dallona & soci al Monte Rosa
Punta Parrot 4432m - Via Cavanna Gabbio (5.1, 45°/sez. 50°)
Punta Parrot - Canale Sesia (5.2, 50°/45°)
Colle Ippolita 4283m - parete S (5.3, 50°/sez. 55°)
Punta Giordani 4046m - parete NE (5.2, 50°/45°)
Punta Giordani - canali SE e SO (5,1, 45°/50°)
Piramide Vincent 4215m - parete Ovest (5.1, 45°/50°)
Piramide Vincent - parete NE (5.3, 50°/sez. 55°)
Lyskamm - parete N via Neruda (5.4, 50°/55°)
Nella primavera 2012 David Torrents con Sandro Boris si concedono una grande performance con la quarta discesa del "Colle Ippolita", un improbabile pendio roccioso che precipita sotto la Parrot e dove si appiccica la neve ogni qualche anno, quella lì è la nostra "Parete che non c è"...!
Mont Blanc du Tacul 6 giugno... mentre osservo lo show live del Civra nel cazzutissimo "Jaeger", impressionante come quello di Jerry Moffat su "Papi on Sight" nel lontano '84, quando ne esco integro penso a quelle pareti e realizzo che le grandi vie del Rosa sono alla portata.
Punta Parrot - parete NE "Cavanna Gabbio" e Canale Sesia
Ho sognato per otto anni uscendo di casa, di scivolare sulle curve di Miss Parrot, quel giorno siamo con Miki e quindi più rilassati, in alto sciamo sospesi su un abisso di mille metri, come imparare a volare. Mentre Miki e Stefano "il Farmacista" si esibiscono come Nureyev sul palcoscenico, noi ci arrabattiamo, e alla fine rientriamo comodamente su Alagna con gli scarponi ai piedi dopo 3200 metri di dislivello. L' esaltazione diventa una rara forma di ideazione maniacale delirante megalomanica (ndr: è un disturbo psichiatrico) come quella di Napoleone a Waterloo, così che i giorni seguenti mi sparo il Sesia da solo in preda ad un delirio di onnipotenza.
Punta Giordani parete NE e Piramide Vincent parete NE
Ci affacciamo dalla cima della Giordani sul vuoto imbarazzante a nord, Matteo purtroppo mi dice "dai Beppe vai giù te prima", mentre "doppio" nel baratro le due cordine da 5mm si aggrovigliano in un nodo mostruoso che riesco a districare in mezz'ora di bestemmie. Ho un' intuizione geniale, non avendo i pannoloni per il ghiacciaio delle Piode, dopo la discesa spaziale risaliamo la parete e scaliamo il merdaio verticale finale in moulinette come 7c in falesia ah ah ah uno spettacolo.
Alla Vincent siamo in tre, con Matteo Donati e Matteo Zamengo. Dico ai soci che voglio trovare pure io il Perfect Moment, ho letto da qualche parte mi sembra su www.misentopotentissimo.org che allora ti senti meno "preso":
IL PERFECT MOMENT E LA SINDROME DA PRESI (estratto dal trattato di psicologia della Montagna)
"I 'Presi' sono coloro le cui gesta appaiono imbarazzanti ed improbabili, nell' ambito dell' esercizio di sport tecnici, in particolare la patologia colpisce soprattutto i praticanti degli sport ...di montagna a causa dell' aria rarefatta. La malattia puo' persentare forme degenerative, i "Presoni" sono quelli che hanno una Presaggine cronica ed una forma del tutto incurabile. La Presaggine si puo' considerare genetica, ma è anche contagiosa, infatti in taluni casi puo' essere acquisita attraverso cattive frequentazioni. La patologia presenta forme degenerative di varia natura, la piu' comune delle quali è il "FRUSTO". Quando uno scalatore ha il "frusto" egli si sente preso come una bestia, la paura gli divora le budella tanto da renderlo tremebondo e farlo apparire assolutamente inguardabile nei movimenti a coloro che lo osservano nella sua prestazione. Esiste in natura una specie rara il 'PresoBig', che ha tratti molto mediatici e certamente un sito web; a volte il 'PresoBig' celebra le sue gesta ancora prima di aver preso il biglietto per la Malpensa, allo scopo di assicurare la giusta presa sui fan e sugli sponsor."
Torniamo a noi. Partiamo da un nevaietto sui 50° sospeso su un salto di settecento metri, e invece del Perfect Moment provo un leggero senso di frusto. Con po' di coraggio troviamo la prima curva, e allora entriamo in una specie di bolla e sciamo nel vuoto in un posto pazzesco. Oggi abbiamo i pannoloni nello zaino e quindi giù sciando legati tra i crepacci mostruosi delle Piode.
Nord del Lyskamm
Alla Margherita un Presone bresciano che assomiglia a Beccalossi - quello dell'Inter - e con gli occhi fuori dalle orbite per la quota, mi chiede "ma come mai non arriva il gatto qui?", declino la risposta non perché la domanda non fosse intelligente, ma perchè presissimo a binocolare il pendio che... non ci capisco una mazza. Il Zamengo insiste e andiamo, quando sento lo "sclack" dell'attacchino in cima all'Orientale penso "è tutto a posto" e ci facciamo la mitica parete su neve dura e difficile. In fondo al Grenzen non resisto a un autoscatto inguardabile come quelli di Valeruz quando dice "qui sono sceso sui sessantacinque gradi" ah ah ah spaziale...
Beppe Dallona & Soci
Le "gite" di Beppe Dallona & soci al Monte Rosa
Punta Parrot 4432m - Via Cavanna Gabbio (5.1, 45°/sez. 50°)
Punta Parrot - Canale Sesia (5.2, 50°/45°)
Colle Ippolita 4283m - parete S (5.3, 50°/sez. 55°)
Punta Giordani 4046m - parete NE (5.2, 50°/45°)
Punta Giordani - canali SE e SO (5,1, 45°/50°)
Piramide Vincent 4215m - parete Ovest (5.1, 45°/50°)
Piramide Vincent - parete NE (5.3, 50°/sez. 55°)
Lyskamm - parete N via Neruda (5.4, 50°/55°)
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Ferrino X-Dry 15+3 è uno zaino da trail running. Grazie alla membrana HDry, lo zaino è completamente impermeabile.
Realizzati uno ad uno in Dolomiti con lana merinos italiana.
Nuovissimi sci SCOTT, leggeri per lo scialpinismo e modellati per il freeride.
Scarpone per alpinismo in alta quota e arrampicata su ghiaccio.
Scarpone low-cut estremamente leggero e performante sviluppato per alpinismo tecnico.
Ispirato al mondo della montagna, studiato in ogni dettaglio per fornire il massimo comfort in viaggio e nel tempo libero