Il nuovo alp Magazine
Nei primi giorni di gennaio 2007 uscirà nelle edicole il nuovo "alp Magazine", la versione tutta rinnovata della rivista, edita da CDA Vivalda, dedicata alla montagna e all'alpinismo.
Nei primi giorni di gennaio 2007 uscirà nelle edicole il nuovo "alp Magazine", la versione tutta rinnovata della rivista, edita da CDA Vivalda, dedicata alla montagna e all'alpinismo. alp Magazine segna un ritorno all'attualità più stretta - la storica testata nata a Torino nel 1985 torna, infatti, ad essere un mensile dopo l'esperienza delle "monografie" iniziate nel 2000. Questo, come spiega la redazione, ha il significato di un'apertura al futuro per un viaggio che racconterà giorno per giorno e da "dentro al gioco" la passione per la montagna e l'alpinismo.
Da gennaio si cambia. I buon propositi di inizio anno sono stati presi alla lettera anche dalla rivista alp, che cambia abito, orizzonti, periodicità e stile. Dalle monografie bimestrali tematiche che avevano trasformato la pubblicazione in una rivista-libro da collezione, si torna alla versione delle origini (Alp esiste dal 1985) più attenta all'attualità. Un ritorno al “mensile” dunque, con l'eccezione, però, per chi vuole proseguire la collezione, di due monografie all'anno nello stile di Alp Grandi Montagne (come è stato dal 2001 al 2006). Per il resto - ed è qui la grande novità - attenzione all'attualità del mondo alpinistico e alpino, alle notizie, alla cronaca di esplorazione, alla creatività, alle proposte. Ecco perché il logo di Alp, fino ad oggi scritto in maiuscolo, diventa minuscolo e si accompagnerà alla scritta “magazine”. A rappresentare, anche a livello simbolico, la discesa dal piedistallo del patinato, la volontà di darsi del “tu” invece che del “lei”, di ri-portare nell'alpinismo un po' di sano giornalismo attento alle vicende del quotidiano, nel limite sempre fin troppo dilatato della periodicità mensile, ovviamente. Ricordiamolo: un mensile di alpinismo, in Italia, non esisteva più da tempo. Certo, altre riviste si occupano di montagna o di arrampicata, ma nessuna ha cadenza mensile, nessuna batte con altrettanta attenzione l'attualità e la trasversalità degli argomenti. alp ora, se anche non sarà più un pezzo per bibliofili puristi, non rinuncerà all'originalità e alla volontà di offrire pezzi “unici” da collezione, a partire dal numero di gennaio 2007 che inaugura il nuovo corso. Una copertina di “rottura”, ma anche di continuità con un mondo che è cambiato, sarà il volto del primo numero di alp magazine: una cover che ci dice, ritraendo un ice climber come Ezio Marlier impegnato con le piccozze da ghiaccio su una parete di container, che la globalizzazione, nel bene e nel male, ha avvicinato mondi una volta lontani distanze siderali. Mari e monti, urban e wilderness: quanti sono ancora i montanari che non hanno mai visto il mare? Sempre meno. E ai merenderos della domenica che fanno capolino nei rifugi d'alta montagna aspettandosi di trovare strani eremiti cui chiedono: “ma voi cosa mangiate qui? polenta e cervo?”, il rifugista odierno risponde: “Dipende, a volte anche spaghetti con le vongole!”. Insomma, diciamolo, pur consapevoli delle differenze che continueranno a esistere, non se ne può più della solita pizza “mari e monti”… In concreto: alp magazine non sarà la rivista di un mondo chiuso e isolato, immemore di quello che succede lontano dalle pareti, ma sarà attento alla società, alla cultura, alla musica, a linguaggi diversi, come i fumetti, che con la montagna hanno flirtato solo occasionalmente, benché si sappia quanto attraenti siano i rapporti occasionali. Ogni numero prevede un ampio speciale, dedicato a un tema, a una disciplina, a un personaggio, a una via: a gennaio si parte con il ghiaccio, a febbraio seguirà lo scialpinismo “da gara” delle grandi classiche come il Mezzalama. Nello specifico il primo alp magazine del 2007 propone una trentina di pagine dedicate al ghiaccio, per mostrare il volto friendly e on the road dell'arrampicata su ghiaccio, con il racconto in prima persona del viaggio (Ice tour) del climber valdostano Ezio Marlier che, l'inverno scorso (con replica in questa stagione appena iniziata), ha percorso tutte le Alpi, da ovest a est, incontrando personaggi, tradizioni, storie, ambienti, dialetti diversi. A dar conto di questo universo di ghiaccio, insieme a Marlier, cinque personaggi: Cecco Vaudo, Elio Bonfanti, Fabio Salini, Giuseppe Ballico e Piercarlo Berta. Nello stesso speciale, una proposta nei Pirenei selvaggi, di Iñaki Cabo, una retrospettiva storica sulle piccozze, ma anche una fotografia sulle più recenti picche che artigliano il ghiaccio con l'affilata leggerezza del carbonio. E poi, nella migliore tradizione di alp, le schede gialle, con le indicazioni tecniche per andare a scalare. Inoltre, un'intervista di Stefano Ardito a Nives Meroi, l'alpinista italiana dell'anno, protagonista sugli ottomila e nelle pagine di un bestseller. Carlo Alberto Pinelli racconta invece la sua esperienza tra le montagne della guerra in Afghanistan. Tommy Caldwell si sofferma, in un servizio - testimonianza dalle foto mozzafiato, sulla recente storia delle “libere” al Capitan, nella valle di Yosemite. E ancora: un racconto inedito dello scrittore Erri De Luca scritto appositamente per alp, l'inchiesta di Francesca Colesanti sull'annosa querelle su chi sia autorizzato a tenere i corsi di arrampicata, i fumetti realizzati da Paolo Cossi e Andrea Gobetti. Senza dimenticare l'agenda con gli appuntamenti del mese, la fotonotizia, quattro rubriche di attualità che torneranno tutti i mesi con la cronaca alpinistica (Exploit a cura di Carlo Caccia), arrampicatoria (Cronache della libera a cura di Federica Balteri), sociale e ambientale (Succede nel mondo a cura di Simone Bobbio), culturale (CulturE Media a cura di Linda Cottino e Lorenzo Scandroglio), una rubrica della guida alpina-scrittore Alberto Paleari (Luoghi non tanto comuni), una rubrica di materiali (a cura di Jacopo Alajmo), una di tecnica (a cura di Cecilia Cova), una di allenamento (a cura di Federica Balteri) e, last but not least, ritorna doctor Alp di Paolo Gugliermina. Infine, in cantiere già per il secondo numero di febbraio, una rubrica di Vinicio Stefanello che ritrarrà, a colpi di penna, i volti leggendari del verticale, la rubrica “Message in a bottle” con cui i lettori potranno mandare un sms ad alp e una sulla via e/o sull'avventura dei lettori a cura di Paolo Campagnoli (i lettori sono invitati a scrivere a redazione@cdavivalda.it). Insomma, anche l'abbonamento ad alp può essere una buona idea per un regalo di Natale. Qualcuno sostiene che si arrotola comodamente anche nella calza della Befana... alp Magazine (Cda&Vivalda Editori, pagg. 120, €. 6,50) è in edicola dai primi di Gennaio 2007.
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