Dentro e fuori le cime, il viaggio in bianconero di Alberto Bregani
A fine Novembre 2012 uscirà “Dentro e fuori le Cime: Dolomiti di Brenta, tra l’occhio e il passo”, libero viaggio - racconto per immagini in bianconenero di Alberto Bregani con i testi di Roberta Bonazza e i percorsi di Sandro Vidi. La presentazione di Daniele D'Elia e Ale Petteruti.
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A fine Novembre 2012 uscirà “Dentro e fuori le Cime: Dolomiti di Brenta, tra l’occhio e il passo”, libero viaggio - racconto per immagini in bianconenero di Alberto Bregani con i testi di Roberta Bonazza e i percorsi di Sandro Vidi.
Alberto Bregani
Dopo tre anni di intenso lavoro, a fine Novembre 2012, sarà disponibile il libro di Alberto Bregani dal titolo "Dentro e fuori le cime". E' il racconto, in immagini fotografiche, di un rapporto intimo e profondo tra l'autore fotografo e le Dolomiti del Brenta. E' un progetto che nasce, appunto, nel 2009, in una sera di Agosto, al rifugio Graffer. Bregani, appassionato alpinista, conosceva già i sentieri del Brenta e le sue ferrate; decide, però, di ripercorrerli per ricercare un rapporto più intimo con quelle montagne e condito di solitudine, di silenzio. In quella stessa sera il fotografo medita sugli strumenti del mestiere che recherà con se ogni qualvolta si avventurerà in alta quota: una Rolleiflex 3.5T e qualche manciata di rullini biancoenero Kodak.
Le scelte strumentali dell'autore non sono casuali. La sua intenzionalità è chiara: trasmettere una "percezione" del paesaggio e delle sue molteplici sfumature. Il suo è un modo di sentire la montagna condizionato dalla sua esperienza personale e il materiale fotografico prodotto vuole essere l' "interpretazione" di un sentimento o una sensazione percepita. Cosi, il suo stile inconfondibile, è connotato dall'uso del bianco e nero che in maniera molto fedele sembra riportare su pellicola, come nella tecnica del carboncino, quei giochi di luci e ombre molto frequenti in montagna e che sfuggono a un occhio troppo distratto. Cosi come è connotato dall'uso della tradizionale camera oscura. "Senza un negativo vero e proprio con pellicola b/n, non è possibile quella magia che si crea, poi, in camera oscura, con l'uso dell'ingranditore. La stampa così realizzata risulta essere una vera e propria "incisione" resa possibile grazie a un processo chimico che, altrimenti, con il digitale non sarebbe possibile. Ecco anche delucidata l'abitudine di servirsi e portare con sé una macchina come la Rolleiflex capace di regalare un negativo generoso e conseguentemente grandi risultati in camera oscura.
Il lettore di "Dentro e fuori le cime" non potrà che rimanere positivamente impressionato da questo stile e potrà anche, con facilità, presumere la quantità di tempo dedicata a cogliere l'attimo esatto per lo scatto migliore. Ci sono giornate, spiega Bregani, che risultano essere alquanto infruttuose, al termine delle quali il bottino da portare a casa è insignificante. Ogni istantanea, in questo libro, è il risultato di una ricerca, di un'attesa, di un rapporto con la natura fatto di sottomissione nella consapevolezza che sarà proprio la montagna a decidere quali immagini dispensare e concedere al fotografo. Così, i fenomeni atmosferici, nella loro imprevedibilità, le nebbie, le rugiade, le nuvole, i venti, sono i veri protagonisti di questa meravigliosa raccolta.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei co-autori Roberta Bonazza e Sandro Vidi e vi possiamo leggere una prefazione di Maurizio Rebuzzini, docente di Storia della Fotografia alla Facoltà di lettere e filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ed editore della rivista mensile "FotoGraphia". E' un tributo alla natura e alle Dolomiti. Di Rebuzzini riportiamo parole tratte dalla prefazione che ci illustrano meglio il senso di questo libro "Quelle di Alberto Bregani sono fantastiche fotografie di montagna che non si limitano all’osservazione da lontano, come invece fanno altri autori, anche glorificati, che si tengono a debita distanza. No, Alberto Bregani fotografa in escursione, salendo sulle montagne, percorrendone i sentieri, raggiungendo luoghi preclusi ai più, respirando l’aria in quota, sintonizzando il battito del suo cuore sul palpito della montagna." E poi afferma "solo i poeti sanno raccontare ed evocare sogni dolcissimi e inebrianti".
Su Facebook la pagina di Bregani ha raggiunto quasi 12.000 fans e ciò è sintomatico dell'approvazione di cui egli gode e dei tanti amici di cui è circondato e che lo seguono con affetto nei suoi itinerari. Tantissime delle copie di "Dentro e fuori le cime" sono già state prenotate con la possibilità di ricevere una dedica da parte dell'autore che ha inteso, dall'inizio, instaurare con i suoi lettori un rapporto non basato sull'anonimato, ma sulla cordialità e la stima reciproca. Sono ormai tre anni che egli riporta in tempo reale le sue esplorazioni, le sue sensazioni, il suo entusiasmo, attraverso un blog sul quale chiunque può godere in anteprima di immagini davvero stupende che Alberto, puntuale, ci riporta ogni volta che ritorna dalle amate Dolomiti.
Daniele D'Elia
Ale Petteruti
Le scelte strumentali dell'autore non sono casuali. La sua intenzionalità è chiara: trasmettere una "percezione" del paesaggio e delle sue molteplici sfumature. Il suo è un modo di sentire la montagna condizionato dalla sua esperienza personale e il materiale fotografico prodotto vuole essere l' "interpretazione" di un sentimento o una sensazione percepita. Cosi, il suo stile inconfondibile, è connotato dall'uso del bianco e nero che in maniera molto fedele sembra riportare su pellicola, come nella tecnica del carboncino, quei giochi di luci e ombre molto frequenti in montagna e che sfuggono a un occhio troppo distratto. Cosi come è connotato dall'uso della tradizionale camera oscura. "Senza un negativo vero e proprio con pellicola b/n, non è possibile quella magia che si crea, poi, in camera oscura, con l'uso dell'ingranditore. La stampa così realizzata risulta essere una vera e propria "incisione" resa possibile grazie a un processo chimico che, altrimenti, con il digitale non sarebbe possibile. Ecco anche delucidata l'abitudine di servirsi e portare con sé una macchina come la Rolleiflex capace di regalare un negativo generoso e conseguentemente grandi risultati in camera oscura.
Il lettore di "Dentro e fuori le cime" non potrà che rimanere positivamente impressionato da questo stile e potrà anche, con facilità, presumere la quantità di tempo dedicata a cogliere l'attimo esatto per lo scatto migliore. Ci sono giornate, spiega Bregani, che risultano essere alquanto infruttuose, al termine delle quali il bottino da portare a casa è insignificante. Ogni istantanea, in questo libro, è il risultato di una ricerca, di un'attesa, di un rapporto con la natura fatto di sottomissione nella consapevolezza che sarà proprio la montagna a decidere quali immagini dispensare e concedere al fotografo. Così, i fenomeni atmosferici, nella loro imprevedibilità, le nebbie, le rugiade, le nuvole, i venti, sono i veri protagonisti di questa meravigliosa raccolta.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei co-autori Roberta Bonazza e Sandro Vidi e vi possiamo leggere una prefazione di Maurizio Rebuzzini, docente di Storia della Fotografia alla Facoltà di lettere e filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ed editore della rivista mensile "FotoGraphia". E' un tributo alla natura e alle Dolomiti. Di Rebuzzini riportiamo parole tratte dalla prefazione che ci illustrano meglio il senso di questo libro "Quelle di Alberto Bregani sono fantastiche fotografie di montagna che non si limitano all’osservazione da lontano, come invece fanno altri autori, anche glorificati, che si tengono a debita distanza. No, Alberto Bregani fotografa in escursione, salendo sulle montagne, percorrendone i sentieri, raggiungendo luoghi preclusi ai più, respirando l’aria in quota, sintonizzando il battito del suo cuore sul palpito della montagna." E poi afferma "solo i poeti sanno raccontare ed evocare sogni dolcissimi e inebrianti".
Su Facebook la pagina di Bregani ha raggiunto quasi 12.000 fans e ciò è sintomatico dell'approvazione di cui egli gode e dei tanti amici di cui è circondato e che lo seguono con affetto nei suoi itinerari. Tantissime delle copie di "Dentro e fuori le cime" sono già state prenotate con la possibilità di ricevere una dedica da parte dell'autore che ha inteso, dall'inizio, instaurare con i suoi lettori un rapporto non basato sull'anonimato, ma sulla cordialità e la stima reciproca. Sono ormai tre anni che egli riporta in tempo reale le sue esplorazioni, le sue sensazioni, il suo entusiasmo, attraverso un blog sul quale chiunque può godere in anteprima di immagini davvero stupende che Alberto, puntuale, ci riporta ogni volta che ritorna dalle amate Dolomiti.
Daniele D'Elia
Ale Petteruti
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