Jernej Kruder, intervista dopo la prima ripetizione di Es Pontas a Maiorca

Intervista al climber sloveno Jernej Kruder che l’1 novembre 2016 si è aggiudicato la prima ripetizione di Es Pontas, la famosa via di Deep Water Solo liberata dieci anni fa da Chris Sharma sull'isola di Maiorca in Spagna.
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Jernej Kruder, Es Pontas, Mallorca, Spain
Luka Fonda

Jernej Kruder ha realizzato la seconda salita di Es Pontas, la famosa via di deep water solo - l’arrampicata senza corda sopra il mare - sull'isola spagnola di Maiorca, liberata nel 2006 dallo statunitense Chris Sharma. Come avevamo riportato, a metà ottobre Kruder aveva già ripetuto Pontax, la variante più facile di Es Pontas che si attesta comunque attorno all’ 8c. Nel frattempo lo sloveno ha continuato a provare la via insieme al tedesco Jan Hoyer. Il successo arriva quindi dopo quasi un mese di tentativi. Anche se un decennio fa Sharma non aveva mai ufficialmente dato un grado alla via, aveva comunque paragonato le difficoltà di questo suggestivo arco di calcare alla sua Realization a Ceuse. Il che significa che il grado si attesta attorno al 9a/9a+. Kruder conferma che le difficoltà si aggirano attorno al grado 9 e sottolinea, soprattutto, la unicità della via.

Jernej, quanta esperienza avevi di deep water soloing prima di questa salita, e cosa ti ha attirato di questa linea?
Avevo programmato di dover trascorre 5 settimane a Maiorca. Pensavo inizialmente di fare delle vie più facili durante la prima settimana, e poi quando mi fossi sentito a mio agio avrei iniziato a provare Es Pontas. Ma già al primo giorno mi sono sentito troppo bene per non tentare qualcosa di difficile. Così ho salito a-vista Weather man, un 8a+ di Sharma alto 18 metri, con il passaggio chiave in cima, e poi mi sono subito messo su Es pontas. Soltanto un altro giorno ho salito altre vie, a Porto Cristo e Cala Barques, dove ho risolto in stile flash le famose vie Loskot e 2 smoking barrels, entrambe 8a+, e ho salito a-vista due altri 8a. Prima di tutto questo però avevo fatto soltanto un’altra via di DWS, una via praticamente sconosciuta nelle Gorges du Verdon in Francia, e di certo non mi sentivo a mio agio quanto qui a Maiorca. Siccome mi piace provare molti stili diversi dell’arrampicata ho deciso di provare anche il "Psicobloc". Sapevo di essere bravo a fare dei dinamici, e che non ho paura delle altezze. Es Pontas sembrava così straordinaria in video che mi sono detto che, se un giorno avessi provato un po’ di DWS, questa via sarebbe diventata il mio obiettivo principale.

Hai deciso di provarla dal basso. Come mai?
Inizialmente volevo venire qui con Gregor Vezonik, il mio compagno di cordata dell’ultima difficile via di più tiri, Hattori Hanzo a Engelberg in Svizzera. Purtroppo però lui doveva lavorare, quindi sono venuto qui da solo. Jan Hojer era già stato qui prima di me, così quando ha saputo che venivo era tutto contento e ha deciso di unirsi a me. Credo che sia stata una buona cosa che ci siamo incontrati, perché è stato un po’ più facile scoprire le sequenze insieme. Jan provava con la corda dall’alto e dopo un po’ anche io ho deciso di fare dei tentativi con la corda dall’alto. Non avevo molto tempo a disposizione, quindi alla fine è stato meglio provare lo spigolo con la corda.

La via è famosa anche per quell’enorme dinamico. Ma alla fine per te il lancio è stato quasi la cosa più facile…
All’inizio il movimento chiave è stato sicuramente il dinamico. E se analizzo ogni singolo passo, il lancio rimane il movimento più difficile. Detto questo, dopo il lancio bisogna attraversare verso lo spigolo e questo per me rappresentava un grande mistero. Avevo visto Chris fare delle folli lolotte, per me questa sequenza era impossibile, ma per fortuna poi ho trovato una soluzione migliore. L’ultima sezione chiave è stata lo spigolo vero e proprio. Sapevo di non aver molto tempo da passare sull'isola così ho deciso di provare la parte alta con una corda. I movimenti me li sentivo anche bene, non troppo difficili quindi sapevo che sarebbe stato possibile salirli tutti insieme. Nei miei ultimi 4 giorni di tentativi ho avuto la fortuna di non cadere mai sul lancio, quindi alla fine il passo chiave per me è stato l’allungo verso lo spigolo. Tre volte sono riuscito a tenerlo, ma poi sono caduto 3 movimenti sotto la "zanca". Dopo c’è ancora un movimento strano, ma ero molto fiducioso che se avessi salito tutto il duro fino a lì, arrivare in cima sarebbe stata una formalità. E l’altro giorno cosi è stato!

Raccontaci di più
Di sicuro la cosa più frustrante di questa via è non sapere se ti riesce il dinamico, e anche durante la volta buona non mi sentivo un granché. Ma dopo il lancio mi sono sentito estremamente calmo, ho semplicemente fluttuato verso alto, su tutti i movimenti. Arrivare in cima all'arco è stata la sensazione più bella del mondo, ero davvero felice che la battaglia fosse finita.

Sei il primo a ripetere la via. Hai mai pensato al grado?
Mi limiterò ad usare le parole di Chris. Questa cosa è così specifica. Di sicuro si attesta attorno al 9° grado, ma ci sono così tanti fattori diversi da prendere in considerazione. Come il lancio. Se ci fossero 200 persone al mondo che fanno il 9a, forse solo il 10% riuscirebbe a fare questo lancio. C'è il fattore paura. E poi c'è la battaglia mentale - cerchi di salirla più e più volte, non sapendo mai se sarai capace di eseguire i movimenti. Adesso non mi sento come Superman, o come avessi salito tutte le vie più difficili al mondo, ma mi sento fortunato ad avere avuto tutte le capacità necessarie per salire questa via. Forse sono uno dei pochi prescelti che può effettivamente salire questo tipo di cose!

Cosa ci puoi dire quindi della prima salita di Sharma di dieci anni fa?
Ho un grande rispetto per Chris. Deve essere stato così difficile per lui capire che questa cosa era fattibile. Investire 100 tentativi per tenere il lancio, senza sapere se il resto è possibile!?! Questo è anche un altro motivo per cui non voglio parlare troppo del grado. Diciamo che questa via è una delle più difficili nel mondo! E di sicuro non soltanto a causa dei movimenti difficili... ma perché è necessario mettere tutto insieme, senza la corda, lì in alto sopra il mare...

Jernej Kruder su Es Pontas


Chris Sharma su Es Pontas


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