Trento Film Festival day 2: appuntamento al cinema, iniziano le proiezioni

Il secondo giorno del Trento Film Festival 2023: sabato 29 aprile, in mattinata, appuntamento con l’attivista dei diritti umani etiope Alganesh Fessah. Alle 18.00 premiazione della 49° edizione del Premio ITAS del Libro di montagna 2023, ed infine la serata evento con Hervé Barmasse, Alex Txikon, Chhepal Sherpa e David Göttler.

La seconda giornata del Trento Film Festival inizia alle 9.30 con l’apertura del Punto Salute SAT, presso la Casa della SAT di via Manci: uno spazio aperto a tutti per rispondere a domande, dare informazioni e indicazioni su medicina e salute.

Alle 10.30 la diretta da Piazza Fiera di Radio Dolomiti: il Caffè scientifico del giorno vedrà come ospite il presidente della rete Ecomusei del Trentino Giuseppe Gorfer che racconterà il progetto Scopriamo il paesaggio con gli Ecomusei. Un percorso partecipativo di educazione al paesaggio che ha coinvolto attivamente le scuole primarie, gli enti, le associazioni e i cittadini dei nove territori degli Ecomusei del Trentino, rafforzando le esperienze maturate dagli Ecomusei stessi a partire del 2007, in occasione delle Giornate europee del paesaggio. Un incontro promosso da rete Ecomusei del Trentino e Tsm | step, Scuola per il governo del territorio e del paesaggio.

Alle 11, in sala conferenze a Palazzo Benvenuti, il primo appuntamento con Destinazione… Etiopia. Alganesh. All’orizzonte una speranza vedrà la partecipazione di Alganesh Fessaha, in dialogo con Lia Beltrami, per provare a capire cosa accade prima delle immagini degli sbarchi di migranti che ci vengono mostrate quotidianamente sui media. Un viaggio intenso attraverso quattro campi rifugiati per eritrei in Etiopia, in mezzo a bambini non accompagnati, Kunama perseguitati, anziani. Un viaggio che segue la dottoressa Alganesh Fessah e il suo impegno nella protezione dei diritti dei rifugiati, e la liberazione di quelli rapiti e torturati nel deserto del Sinai. Tre protagonisti: i rifugiati; Etiopia, terra accogliente; Alganesh che, in mezzo alla disperazione, racconterà le sue speranze all’orizzonte. L’evento è organizzato con il contributo di Fondazione Caritro.

Alle 11.30, alla Baita Festival di Piazza Cesare Battisti, Fernanda Zendron dell’azienda agricola Essicchiamo il Gusto terrà un laboratorio di preparazione di crespelle utilizzando prodotti dell’orto adeguatamente essiccati, in collaborazione con CIA Trentino.

A mezzogiorno, nel Salotto letterario di MontagnaLibri – quest’anno in Piazza Duomo – il quotidiano appuntamento con la rubrica Cosa vedo oggi? in cui il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant e i registi ospiti guideranno il pubblico alla scoperta delle proiezioni della giornata.

Alle 15 nella Sala Conferenze della Fondazione Caritro si svolgerà l’incontro – a cura del METS - Museo etnografico trentino San Michele, in collaborazione con il Museo nazionale della Montagna, il Collegio nazionale delle Guide alpine, la SAT - Ri-salire. Montagne che cambiano: strategie, strumenti e segni, otto interventi interdisciplinari in rapida successione che, prendendo spunto dalla crisi climatica, racconteranno esperienze alpinistiche, nuovi approcci di avventura, adattamenti tecnologici, ripensamenti di ruolo nel rapporto uomo/montagna, reinterpretazioni artistiche.

Sempre alle 15 Palazzo Roccabruna ospiterà il seminario Vini di montagna: visioni del futuro con il professor Marco Stefanini della Fondazione Edmund Mach, l’architetto Giorgio Tecilla, direttore dell’Osservatorio del paesaggio trentino, la dottoressa Rosa Roncador del Consorzio turistico Piana Rotaliana Königsberg e la dottoressa Alice Vierin del CERVIM: un contributo multidisciplinare per capire ed affrontare le nuove sfide della viticoltura di montagna. A seguire, dalle 17, la mostra dei vini Assaggi resistenti: alla scopertà dei vini PIWI: alcune cantine regionali metteranno in degustazione le migliori espressioni dei vini ottenute dalle nuove varietà ecosostenibili PIWI, che hanno il dichiarato obiettivo di ridurre l’uso di fitosanitari, mantenere il paesaggio vitato delle aree di versante e garantire sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un evento a cura di Associazione PIWI Trentino, Associazione PIWI Südtirol e Palazzo Roccabruna – Enoteca provinciale del Trentino.

Gli appuntamenti del pomeriggio continuano alle 15.30 con l’inaugurazione di T4Future, la sezione del Festival che animerà Piazza Fiera grazie a una serie di laboratori e attività per famiglie e scuole legate al mondo della montagna e organizzate in collaborazione con prestigiosi partner del territorio. In questo contesto, ritorna anche lo storico Parco dei Mestieri che, con uno sguardo rivolto al futuro, cerca di avvicinare i più piccoli alle tradizioni e alle professioni delle terre alte. A seguire, lo spettacolo di giocoleria Le follie del Cappellaio, a cura dell’associazione Bolle di Sapone.

Alle 16, Jacopo Santini presenterà presso il Salotto letterario di MontagnaLibri, in dialogo con il giornalista Antonio Pirozzi, il nuovo libro Fratelli. Viaggio al termine dell’Africa, edito da Castelvecchi editore.

Alle 17.30, presso la sala conferenze del MUSE, l’alpinista valdostano Hervé Barmasse presenterà, in dialogo con il giornalista Luca Castaldini, The Future Game, una riflessione sui cambiamenti cui è chiamato l’alpinismo, alla luce dei problemi legati alla crisi climatica, alla plastificazione delle terre alte del nostro pianeta e alla sempre crescente disuguaglianza sociale.

Alla stessa ora, ma presso il Salotto letterario di MontagnaLibri, Alessandro Franceschini, Ilaria Perusin e Adriana Stefani presenteranno il volume Gli Ecomusei sono paesaggi, edito da ETS: un’analisi del rapporto fra gli Ecomusei e il paesaggio, con uno sguardo interdisciplinare e intergenerazionale.

Alle 18, presso la sala di rappresentanza di Palazzo Geremia, la premiazione dei vincitori del Premio ITAS – Libro di Montagna, mentre alle 19, in Piazza Cesare Battisti, il quotidiano appuntamento con Un’ora per acclimatarsi: il filosofo Matteo Oreggioni, il glaciologo Giovanni Baccolo e il presidente del Collegio Guide Alpine del Trentino Gianni Canale, dialogheranno con il blogger Pietro Lacasella sul tema I ghiacciai, sentinelle del clima. Un evento a cura di Ci sarà un bel clima, Il Dolomiti, Pow e AltoRilievo.

Appuntamento poi al MUSE, dove alle 19.30 l’esploratore Alex Bellini ci porterà in Viaggio a Oblivia. Perché potremmo essere ecologisti ma non ci riusciamo?. Presentando il suo omonimo libro, infatti, Bellini rifletterà con il giornalista Edoardo Vigna su quanto l’uomo sia disposto a rinunciare per mitigare l’impatto ambientale della sua presenza nel mondo.

Infine, alle 21, l’Auditorium Santa Chiara sarà teatro di un’attesa Serata alpinistica: Alex Txikon, Chhepal Sherpa, Hervé Barmasse e David Göttler saranno i protagonisti di Fra ghiaccio e neve, dove l’alpinismo si fa epico, un evento che riflette sui successi e le rinunce dei quattro alpinisti durante le invernali himalayane, con un approfondimento in merito alle reciproche scelte e ai reciproci stili.

Highlights | Programma cinema
Ecco una selezione delle proiezioni di questa seconda giornata – la prima, per quanto riguarda il programma cinematografico – di Festival.

Al Multisala Modena, in Sala 1 alle 14.45, segnaliamo, per la sezione Terre Alte, il corto d’animazione Fogu, di Francesco Mescolini e Marco Rinicella, seguito da Disturbed Earth di Kumjana Novakova e Guillermo Carreras-Candi: una potente e traumatica mappatura delle montagne circostanti la cittadina di Srebrenica, con riflessioni sul genocidio compiuto dall’esercito serbo nel 1995 e sulle sue ripercussioni odierne. Sempre per la sezione Terre Alte e sempre in Sala 1, verrà proiettato alle 16.45 Movimento fermo di Silvy Boccaletti, con protagonisti tre giovani che incarnano una diversa idea di montagna: figure dinamiche, che animano spazi marginali dei territori alpini, prealpini e appenninici.

In Sala 2, alle 15, la Proiezione speciale di È solo acqua e vento di Luca Rosini, ritratto dedicato all’esploratore e avventuriero Alex Bellini, che sarà presente in sala. Alle 17 sarà invece la volta, per la sezione Orizzonti vicini, di Paesaggio rifugio. Visioni e incontri da un altrove alpino, una riflessione di Michele Trentini e Andrea Colbacchini sulle strutture presenti oltre il limite dei territori antropizzati, che sempre più frequentatori delle montagne ambiscono a raggiungere.

Sempre al Multisala Modena, ma in Sala 3, sarà presentato in Concorso il documentario Bitterbrush di Emelie Mahdavian, che segue la vita e il lavoro di due tenaci cowgirls durante la loro ultima stagione a cavallo, accompagnate da immense mandrie di bestiame fra gli splendidi paesaggi montani dell’Idaho. A seguire, alle 17, la Proiezione speciale di Lupo uno, documentario con cui Ivan Mazzon e Bruno Boz offrono un esaustivo resoconto del lavoro di una coppia di ricercatori, incaricati di monitorare e gestire una famiglia di lupi sulle prealpi venete, con tecniche mai utilizzate nel contesto alpino.

Al Supercinema Vittoria, spazio per la sezione Alp&Ism, con la proiezione, alle 14, de Il Ragno della Patagonia, documentario di Fulvio Mariani – regista veterano al Festival – capace di creare un interessante parallelo tra le gesta di uno dei pionieri dell’alpinismo patagonico, il Ragno di Lecco Casimiro Ferrari, e quelle del giovane Matteo della Bordella, che ne rivive le imprese. Sempre al Vittoria, ma in programma alle 16.45, il film – pensato per la sezione Family – Le Chêne di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux: un documentario naturalistico nel solco della migliore tradizione francese, in grado di unire stupefacente realismo e inattesa spettacolarità. Protagonista del film è una maestosa quercia, con tutti gli animali e insetti, dai più piccoli ai più imponenti, dai più teneri ai più minacciosi, cui offre casa e riparo durante le quattro stagioni.

Per le proiezioni della sera, presso la Sala 1 del cinema Modena sarà dapprima la volta di Custodi, Proiezione speciale delle 18.45: un documentario nel quale il regista Marco Rossitti ha raccolto una serie di ritratti a luoghi remoti e ai loro abitanti, che se ne prendono cura perché parte essenziale della propria identità. Alle 21.15, per la sezione Sestogrado, verrà invece proiettato Berg, ipnotico documentario di Joke Olthaar.

In Sala 2, il primo film della sezione Destinazione… Etiopia: Stand Up My Beauty di Heidi Specogna, dove una cantante azmari di Addis Abeba sogna di raccontare, attraverso la sua musica, la vita delle donne etiopi, le cui storie ci guidano alla scoperta di un paese in rapida evoluzione. Seguirà, alle 21.30, Innesti di Sandro Bozzolo, che indaga – per la sezione Terre Alte – la tradizione dei castagneti piemontesi, ripercorrendo il rapporto col padre Ettore, casellante autostradale e appassionato castanicoltore.

Sala 3 sarà invece teatro serale della sezione Alp&Ism, con la proiezione, alle 19, di due film italiani: Ruga - A Sign in the Valley di Achille Mauri e AltaVia 4000 di Luca Matassoni e Marco Tonolli. Alle 21.15, l’unico lungometraggio italiano in Concorso: Montanario di Eleonora Mastropietro, in anteprima mondiale, che analizza il legame fra tecnologia, turismo e alpinismo osservando l’attività dell’ormai popolare funivia costruita sul versante italiano del Monte Bianco.

Infine, alle 18.30 presso il Supercinema Vittoria, un altro documentario in Concorso: l’attesissimo Wild Life, firmato dai premi Oscar per Free Solo Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, con la spettacolare produzione di National Geographic. Il film, in anteprima italiana, è un appassionante4 ritratto dell’imprenditrice e ambientalista Kristine Tompkins, vedova dell’alpinista ed exfondatore di The North Face Doug Tompkins, oltre che amica di lunga data del patron di Patagonia Yvon Chouinard: prima insieme al marito, e poi da sola, Kristine ha portato avanti il visionario progetto di proteggere sterminati territori incontaminati nel sud del Cile, per sottrarli allo sfruttamento delle risorse e farne dei parchi nazionali.

A concludere un’intensa prima giornata di proiezioni, alle 21, l’anteprima internazionale di A passo d'uomo (Sur les chemins noirs), diretto da Denis Imbert e tratto dall’omonimo libro autobiografico dello scrittore francese Sylvain Tesson, già protagonista di La Panthère des Neiges, film che vinse la Genziana d’Argento a Trento proprio lo scorso anno. Il personaggio principale è interpretato dal premio Oscar per The Artist Jean Dujardin, che veste i panni di Pierre, celebre esploratore e scrittore, perennemente in viaggio alla ricerca di avventure, ma che una sera, ubriaco, è vittima di un incidente. Quando si risveglia dal coma, malgrado riesca malapena a stare in piedi, decide di ripartire: questa volta per attraversare la Francia a piedi, lungo sentieri dimenticati, alla ricerca di se stesso e delle sue radici.

Programma completo su www.trentofestival.it




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