Rock Master Lead, i risultati della Semifinale
Così s’inizia per i 12 + 12 atleti del Rock Master Lead 2014. Sei, sia in gara maschile sia in quella femminile, sono invitati di diritto in base alla classifica del ranking mondiale. Gli altri sei si sono conquistati l’accesso giovedì nell’Open e ora sfidano i più forti al mondo. Si corre sulla parete di sinistra, quella gialla che in alto (lì sta il “duro”) s’impenna contro il cielo. E la battaglia inizia da subito. In palio ci sono gli 8 posti per l’accesso alla finale (“lavorata”) di questa sera.
Partono per primi i qualificati dall’open. Comincia la svizzera Alina Ring che scopre da subito il “difficile” della via femminile. Poi tocca all’ucraino Valeriy Kryukov che esplora tutta la prima parte della via per poi arrendersi proprio lì, sulla grande semisfera rossa dove il missile cambia decisamente pendenza e “marcia”. Pare comunque una buona corsa la sua. Lo conferma il francese Thomas Joannes che cade ben più in basso. Mentre il belga Loïc Timmermans si avvicina un po’ di più. Ma è il russo Mikhail Chernikov che mette la testa un po’ più avanti. Sì, è qui la fossa delle Marianne.
Lo conferma anche Francesco Vettorata che arriva ad un soffio dal russo e di pochissimo davanti all’ucraino. Intanto, tra le donne, Claudia Ghisolfi dimostra il suo valore portandosi in testa, insieme alla ben più esperta francese Mathilde Becerra, alla classifica provvisoria femminile, superando, oltre che la Ring, anche l’austriaca Christine Schranz. Poi però arriva la “veterana” francese Charlotte Durif che allunga in avanti. La sensazione è che la via femminile, forse, riserverà delle sorprese.
Ora si entra nel vivo: partono i sei atleti qualificati di diritto. S’inizia da Stefano Ghisolfi e Jenny Lavarda. Il giovanissimo talento italiano insieme alla più esperta atleta azzurra. Jenny va su bene, più con grinta che tecnica, ma ci sta. E va su. Fino ad un metro dalla Durif ed è seconda provvisoria. Ghisolfi invece si ferma sotto Timmermans e per ora è 5°. Ma non c’è tempo per pensare perché i big ormai premono…
La prima sorpresa arriva dalla russa Evgeniya Malamid che sta sotto a Durif e Lavarda. Per non parlare della immediata caduta della slovena Maja Vidmar che cade subito. Poi anche lo sloveno Urban Primozic si ferma prima di Kryukov. Mentre il suo connazionale Domen Skofic vola davanti due metri più alto di Chernikov e Vettorata. Qualcuno (non diciamo chi) comincia a sperare… Soprattutto quando il re del Rock Master Ramón Julian Puigblanque cade molto (forse troppo) in basso. Il sette volte vincitore del Rock Master ora è a rischio eliminazione. Quasi incredibile.
Intanto in gara femminile una scatenata Hélène Janicot va altissima e fortissima, arrivando quasi al top. Davvero grande la francese! La russa Dinara Fakhritdinova non riesce ad imitarla, anzi si ferma nello stesso punto della Ghisolfi. Per chi si fosse perso, questo vuol dire che Lavarda è ancora al 3° posto e la Ghisolfi ancora al 5° (insieme a Becerra e Fakhritdinova) quando mancano solo due concorrenti. La prima, l’austriaca Magdalena Röck, va alta e, quando cade, è due metri sotto la Janicot ma ben davanti a Durif e Lavarda. Ora manca solo la slovena Mina Markovic, la vincitrice del Rock Master 2013.
Intanto anche la classifica maschile ha ricevuto una scossa sotto i “colpi” magistrali prima del canadese Sean McColl e poi del grande giapponese del Lead Sachi Amma. McColl è primo, Sachi secondo. Tra i due ci sono due metri… Ma manca ancora l’ultimo concorrente, l’austriaco Jakob Schubert, “la macchina”.
Insomma è un bel gran finale, con Schubert e la Markovic che, sulle rispettive vie, danno lezione di arrampicata. Per un po’ salgono appaiati. Poi è l’austriaco ad ingranare la marcia, e mentre la Markovic finisce la sua corsa ben sotto la Röck e alla Janicot, l’austriaco va su ben oltre il punto toccato da McColl. Sembra destinato al top ma cade quando ormai è in vista del fine corsa. E’ comunque primo di questa “semifinale” ed è chiaramente il favorito.
Dunque, alla fine i campioni di questa prova onsight sono Jakob Schubert ed Hélène Janicot. Con Schubert si qualificano nell’ordine per la finale lavorata maschile di questa sera: Sean McColl, Sachi Amma, Domen Skofic, Mikhail Chernikov, Francesco Vettorata, Valeriy Kryukov e appaiati all’ottavo posto Urban Primozic e Loïc Timmermans. Da segnalare (con applausi) la prova di Vettorata 6°, Kryukov (7°), Primozic e Timmermans (8°) tutti provenienti dall’Open! Fuori a sorpresa il grande Puigblanque, ma anche Stefano Ghisolfi che è risultato il primo degli esclusi.
In gara femminile oltre alla Janicot vanno in finale nell’ordine: Magdalena Röck, Mina Markovic, Charlotte Durif, Jenny Lavarda, Evgeniya Malamid, Mathilde Becerra, Dinara Fakhritdinova e Claudia Ghisolfi – queste ultime tre perfettamente appaiate al 7° posto. Inutile dire che il più grande goal anche qui l’hanno fatto le atlete che, onore al merito, sono partite dal primo turno: Durif, Becerra e Claudia Ghisolfi.
Ma non c’è tempo per fermarsi. Già nel pomeriggio partono le prove per le vie lavorate di questa sera. La maratona continua. L’appuntamento e alle 20:00 di questa sera, per l’ultima decisiva corsa!
ROCK MASTER 2014
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CLASSIFICA SEMIFINALE A-VISTA
Maschile
1 Jakob Schubert AUT 42
2 Sean McColl CAN 36
3 Sachi Amma JPN 34
4 Domen Skofic SLO 31
5 Mikhail Chernikov RUS 29.5+
6 Francesco Vettorata ITA 29+
7 Valeriy Kryukov UKR 29
8 Urban Primozic SLO 27+
8 Loïc Timmermans BEL 27+
10 Stefano Ghisolfi ITA 23
11 Ramón Julian Puigblanque ESP 20+
12 Thomas Joannes FRA 20
Femminile
1 Hélène Janicot FRA 47
2 Magdalena Röck AUT 45+
3 Mina Markovic SLO 37+
4 Charlotte Durif FRA 31+
5 Jenny Lavarda ITA 30+
6 Evgeniya Malamid RUS 27.5+
7 Mathilde Becerra FRA 26+
7 Dinara Fakhritdinova RUS 26+
7 Claudia Ghisolfi ITA 26+
10 Christine Schranz AUT 21+
11 Alina Ring SUI 13+
12 Maja Vidmar SLO 11+
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