Laura Rogora e Adam Ondra: storica vittoria a Briançon

A Briançon in Francia Laura Rogora e Adam Ondra hanno vinto la prima e probabilmente unica tappa di questa edizione della Coppa del Mondo Lead. Rogora è la seconda italiana che sale sul gradino più alto del podio dopo Luisa Iovane nel remoto 1989.
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Laura Rogora vince a Briançon la prima tappa della Coppa del Mondo Lead 2020
Marco Iacono

È un momento storico per l’arrampicata sportiva italiana: dopo mesi di stop causa coronavirus, ieri a Briançon in Francia Laura Rogora ha dimostrato tutto suo immenso talento vincendo la prima, e probabilmente unica, tappa della Coppa del Mondo Lead. La 19enne climber romana ha vinto raggiungendo il top in finale proprio come aveva fatto l’indiscussa regina delle gare lead Janja Garnbret pochi minuti prima di lei. Le due sono quindi sono state spareggiate in base al risultato della semifinale dove Rogora sembrava avere non una ma due marce in più rispetto a tutte le sue avversarie. La vittoria non sorprende affatto visto il suo percorso stellare nelle gare giovanili, ma le gare senior richiedono ovviamente un impegno ben maggiore. Giusto per rendere meglio l’idea dell’importanza di questa serata: l’unica altra italiana ad aver vinto una tappa della Coppa del Mondo Lead è Luisa Iovane che era riuscita nell'impresa a Yalta nel lontano 1989, quando è arrivata seconda nell’anno di esordio della Coppa del Mondo Lead.

Dunque oro per Rogora e argento per Garnbret, mentre davanti al pubblico di casa la boulderista Fanny Gibert si è aggiudicata la medaglia di bronzo. Jessica Pilz si è piazzata quarta, Vita Lukan quinta, Tjasa Kalan sesta e Nina Arthaud settima. E ottava? Una bravissima Giorgia Tesia che, incredula, si è trovata per la prima volta in finale di una Coppa del Mondo Lead senior. La sua gioia ha dimostrato quanto sia stata importante questa bella gara - tracciata pressoché alla perfezione - per l’arrampicata sportiva italiana.

Nella gara maschile è stato Domen Škofic a dettare il passo. Dopo un anno quasi “sabbatico” lo sloveno è tornato più forte e soprattutto motivato come non mai per raggiungere un punto altissimo, due prese sotto il top. Quando Alexander Megos è piombato al quinto posto e persino la climbing machine Jakob Schubert è caduto sotto il punto raggiunto da Škofic si è capito che il 26enne aveva creato un piccolo capolavoro. Luka Potocar si era infatti già piazzato quarto, Mathias Posch sesto, Mejdi Schalck settimo e Nao Monchois ottavo.

L’unico che poteva fare meglio di Škofic era l’ultimo rimasto in gara, Adam Ondra, che davanti ai 5000 mille spettatori ha dimostrato perché viene spesso descritto come il miglior climber del mondo. Concentrato e carico come poche altre volte in passato il ceco è letteralmente volato verso l’alto, fermandosi solo un attimo dove Škofic era caduto per organizzare le idee, poi ha tenuto una spallata intenibile prima di rilanciare al top inesistente e portarsi a casa la sua 15° vittoria in Coppa del Mondo Lead. La sua gioia sembrava incontenibile e a questo oro si aggiungono, solo nella stagione precedente, le vittorie nel Campionato del Mondo, il Campionato Europeo e la Coppa del Mondo Lead 2019. Anche se in questi ultimi mesi il mondo sembra completamente cambiato una cosa è rimasta immutata: Ondra è sempre Ondra.

Un finale emozionale
L'atto conclusivo della competizione ha visto il presidente IFSC Marco Scolaris, il presidente FFME Pierre You, l'ambasciatrice Climbers Against Cancer Sheila McCarron, l'atleta francese Nao Monchois e la famiglia di Luce Douady rendere omaggio alla, giovane scalatrice tragicamente scomparsa il 14 giugnoLa famiglia di Luce ha donato un assegno di 7.500 euro al CAC, ciascuno dei relatori l'ha ricordata con un discorso e l'omaggio si è concluso con le parole di Luce, lette da suo padre:

"Mi immagino mentre tolgo l'ancora, e c'è una grande liberazione, provo una gioia che non posso nascondere; una gioia così pura, così vera, così forte dentro di me, che deve fuoriuscire ... la spargo ovunque: ad ogni volto, ad ogni persona che incontro, trasmetto il mio amore per la vita e la mia allegria."

1 Laura Rogora ITA top
2 Janja Garnbret SLO top
3 Fanny Gibert FRA 42
4 Jessica Pilz AUT 41+
5 Vita Lukan SLO 39+
6 Tjasa Kalan SLO 39+
7 Nina Arthaud FRA 34+
8 Giorgia Tesio ITA 30+
9 Lucija Tarkus SLO 24+
10 Julia Fiser AUT
11 Camille Pouget FRA
12 Julia Chanourdie FRA
13 Eliska Adamovska CZE
14 Christine Schranz AUT
15 Claudia Ghisolfi ITA
16 Heloïse Doumont BEL
17 Tjasa Slemensek SLO
18 Salomé Romain FRA
19 Nolwenn Arc FRA
20 Lucie Watillon BEL
21 Hannah Meul GER
21 Ina Plassoux Djiga FRA
23 Ilaria Scolaris ITA
24 Martina Demmel GER
25 Lana Skusek SLO
26 Marketa Janosova CZE
27 Roxana Wienand GER
28 Lucia Dörffel GER
29 Agathe Calliet FRA
30 Michaela Smetanova CZE
31 Luisa Flohé GER
32 Colette Bobenrieth FRA
33 Silvia Cassol ITA
34 Stasa Gejo SRB
34 Ana Belén Argudo Marugan ESP
36 Eva Maria Hammelmüller AUT
37 Mattea Pötzi AUT
38 Saula Lerondel FRA
39 Nikola Kralikova CZE
40 Maria Benach Zubero ESP
41 Aida Torres Illamola ESP
42 Tereza Širůčková CZE
43 Bianca Magalhaes De Castro BRA

1 Adam Ondra CZE top
2 Domen Škofic SLO 41
3 Jakob Schubert AUT 38+
4 Luka Potocar SLO 30
5 Alexander Megos GER 27
6 Mathias Posch AUT 26
7 Mejdi Schalck FRA 25+
8 Nao Monchois FRA 25+
9 Hugo Parmentier FRA
10 Paul Jenft FRA
11 Rishat Khaibullin KAZ
12 Sam Avezou FRA
13 Diego Fourbet FRA
14 Jakub Konecny CZE
15 Marcello Bombardi ITA
16 Alistair Duval FRA
17 Jeremy Bonder FRA
18 Alberto Ginés López ESP
19 Philipp Martin GER
20 Leo Avezou FRA
21 Filip Schenk ITA
22 Christoph Hanke GER
23 Yannick Flohé GER
24 Martin Stranik CZE
25 Loïc Timmermans BEL
26 Davide Marco Colombo ITA
27 Adrien Lemaire FRA
28 Francesco Vettorata ITA
29 Simon Potucek CZE
29 Jan Hojer GER
31 Nicolas Collin BEL
32 Ziga Zajc SLO
33 Ties Vancraeynest BEL
34 Mikel Asier Linacisoro Molina ESP
35 Max Kleesattel GER
36 Martin Bergant SLO
37 Stefan Scherz AUT
38 Arno Luypaert BEL
39 Héctor Bazan Martín ESP
40 Milan Preskar SLO
41 Georg Parma AUT
42 Ludovico Fossali ITA
42 Stepan Potucek CZE
42 Sven Lempereur BEL




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