Campionato Europeo Giovanile arrampicata Boulder: i verdetti di Bressanone

Successo per i Campionati Europei di arrampicata Boulder tenutasi a Bressanone. Oro per Stefan Scherz e Sandra Lettner (Junior), Paul Jenft e Naile Meignan (Youth A), Toby Roberts e Oriane Bertone (Youth B).
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Naile Meignan ai Campionati Europei di arrampicata Boulder di Bressanone
Newspower

Le gare del Campionato Mondiale giovanile di arrampicata a Bressanone non sono state certo per deboli di cuore! Suspense fino all’ultimo boulder sia per i maschi che per le femmine. Andiamo per ordine.

JUNIOR

Sembra uno “Scherz”, ma è proprio l’austriaco Stefan Scherz a beffare tutti nella prima finale del Campionato Europeo giovanile di arrampicata di Bressanone. Prima finale sabato sera finita sul tardi, con i favoriti junior Uznik (AUT) e Milne (GBR) a controllarsi, ma battuti sul filo di lana dal classico terzo incomodo. Quattro top tutti conquistati al primo tentativo, una prova maiuscola per Stefan Scherz sottolineata da un boato di applausi del folto pubblico assiepato nell’arena della Vertikale. Nessun italiano in finale maschile, con gli obbiettivi puntati sulla ligure Camilla Moroni. Ha fatto stare tutti col fiato sospeso, in testa fino all’ultimo boulder dell’ultima atleta. ‘Kami’ è andata alla grande, anche su quel secondo boulder ostico e indigesto pure per Sandra Lettner (AUT). L’ultimo blocco però, prima di lei che era penultima a scendere in gara, non l’aveva centrato nessuna e dunque quando è scaduto il suo tempo era sempre in vetta col sapore dell’oro in bocca. La Lettner ci ha provato sei volte a vuoto, sugli spalti già si stava sognando. Poi allo scadere del tempo un settimo tentativo dell’austriaca, azzeccato a due secondi dalla fine. Un boato per lei, facce tristi per gli italiani che speravano in una medaglia d’oro. “La vittoria mi è scappata per un pelo - ha detto Camilla a fine gara - i primi due blocchi sono riuscita a “flasharli” ma sul terzo sono partita proprio tesa, sapendo che la Cohaut l’aveva flashato, e sono stata troppo cauta. Ho capito che il quarto blocco era molto complesso perché la francese non era riuscita a fare zona, e quando sono uscita mi sono resa conto che era un blocco molto duro: non sono riuscita a fare il lancio. La Lettner è stata brava perché è stata capace di fare il blocco trovando una soluzione alternativa, senza lanciare, ha letto bene il blocco e ha avuto un’intuizione veramente molto brillante”.

YOUTH B
Finale degli Under 16 nel pomeriggio di domenica. Una straordinaria Oriane Bertone che ormai non sorprende più ha centrato, unica a riuscirci, 4 top su 4. Agile e decisa nelle prese come nessuna, ha fatto en plein. Francese anche la seconda, Zèlia Avezou con un top in meno, e bronzo per la ceca Marketa Janosova. Tra i maschi Toby Roberts è quello che ha interpretato al meglio i boulder, severi, dei tracciatori, unico a salire sul terzo boulder rimasto tabù per tutti. Poteva essere “spareggio” col lettone Edvards Gruzitis, unico a toccare il top, ma non col tempo sufficiente per garantire il punteggio. Ovvio il disappunto di chi ambiva all’oro. Soddisfatto invece Alessandro Mele che al suo primo anno di competizioni internazionali si è guadagnato un importante bronzo, a pari “Top” e “Zone” del secondo ma con 5 tentativi in più.

YOUTH A
L’ultima finalissima di domenica sera, quella degli Under 18, ha fatto spellare le mani agli spettatori, non c’era modo di contarli perché AVS ha deciso di lasciare entrata libera al pubblico, ma gli organizzatori stimano di aver avuto non meno di 2.000 persone sugli spalti.

Domenica sera è stato un successo francese, tondo tondo. L’azzurra Miriam Fogu ce l’ha messa tutta per regalarci l’oro, ma un piccolo infortunio al dito al primo blocco l’ha rallentata. Poi ha ripreso vigore ed ha centrato un top dopo l’altro. Ma in finale sono finite tutte atlete di primo piano. Sicuramente i tracciatori non sono stati morbidi, nessuna ha raggiunto il top al secondo boulder, ma anche i maschi hanno faticato non poco ad ingegnarsi per pinzare le dita al top.

Tra le ragazze ha vinto la transalpina Naile Meignan. E se lo merita proprio perché è stata l’unica a conteggiare tre top e 4 zone. Quello conclusivo le ha lanciato l’oro al collo, lasciando un po’ di amaro in bocca alla compagine azzurra, un oro almeno ci voleva. Ma la perugina l’ha presa con filosofia: “É stata una finale abbastanza combattuta contro me stessa, nel primo blocco mi si è bloccato un dito e ho perso un po’ la testa, anche se alla fine non era nulla di grave. Mi sono ripresa al terzo blocco: mi sono gasata e sono riuscita a dare quello che volevo dare. Adesso mi aspetta solo altro duro allenamento”.

Un volo liberatorio dalla parete e gli applausi per la Meignan, poi un abbraccio col connazionale Paul Jenft anche lui a concludere vittorioso col quarto boulder, in contemporanea: “Sono felice di come ho arrampicato - ha detto Naile. - Questa gara è davvero importante per me e sono contenta di com’è finita. Non so cosa mi aspetta ora, ma potrei prendermi qualche giorno per festeggiare la vittoria”.

E dunque doppio successo francese. Jenft ha scalato in scioltezza, oseremo dire con leggerezza, ma la sua tecnica è ineccepibile. Unico a mettere a fuoco i 4 boulder, non ha mai sofferto il confronto diretto con i due spagnoli Bazan Martin e Gines Lopez. Quest’ultimo soprattutto ha mal digerito la sconfitta, lui che puntava in alto anche al Mondiale. Gran pubblico alla premiazione, con la Francia a fare la parte del leone con tre ori, l’Austria con due e la Gran Bretagna con uno.

Cala così il sipario su una bella manifestazione cha ha lasciato tutti soddisfatti. Alexandra Ladurner tira un bilancio provvisorio con tanti segni più. “Abbiamo fatto un gran lavoro - ci dice con un gran sorriso soddisfatto la meranese - iniziato due anni fa con la candidatura. Nell’ultimo anno ci abbiamo dato sotto, negli ultimi tre mesi soprattutto con Peter (uno dei gestori della Vertikale) con grande intensità. Per noi era tutto nuovo, a marzo con la gara nazionale abbiamo fatto un test importante ed abbiamo migliorato molte cose. È andata bene anche la gestione dei volontari che hanno risposto positivamente, dal punto di vista tecnico e pure del catering. Considerate che l’età media era al di sotto dei 18 anni”. Sogni nel cassetto? “Si, ne abbiamo molti, ma irrealizzabili per il momento. Ci piacerebbe proporre una Coppa del Mondo, ma le richieste della IFSC sono troppo elevate. Se venisse qualcuno con 100.000 euro saremmo pronti!” Quindi se il presidente della Provincia Kompatscher vi mettesse un assegno sul tavolo…? “Noi saremmo sicuramente pronti! La AVS Bressanone ha avuto un grande ruolo, tutto si è svolto sotto il loro cappello. La AVS ha capito bene i valori e gli interessi dell’arrampicata. È uno sport giovane che piace ai giovani.” 10 e lode anche alla struttura Vertikale che ora sta raddoppiando i volumi con nuove pareti boulder e due vie speed omologate.

Finale Youth A maschile
1 Paul Jenft FRA; 2 Héctor Bazan Martín ESP; 3 Alberto Ginés López ESP; 4 Lawrence Bogeschdorfer AUT; 5 Louison Burtin FRA; 6 Andrej Polak SLO

Finale Youth A femminile
1 Naile Meignan FRA; 2 Miriam Fogu ITA; 3 Vanda Michalkova SVK; 4 Lola Sautier FRA; 5 Polina Kulagina RUS; 6 Kintana Iltis FRA

Finale Junior maschile
1 Stefan Scherz AUT; 2 Nicolai Uznik AUT; 3 Maximillian Milne GBR; 4 Nathan Martin FRA; 5 Leo Favot FRA; 6 Ziga Zajc SLO

Finale Junior femminile
1 Sandra Lettner AUT; 2 Camilla Moroni ITA; 3 Flavy Cohaut FRA; 4 Ayala Kerem ISR; 5 Lucile Saurel FRA; 6 Lucia Dörffel GER

Finale Youth B maschile
1 Toby Roberts GBR; 2 Edvards Gruzitis LAT; 3 Alessandro Mele ITA; 4 Perry Bloem Thorben GER; 5 Gergő Vályi HUN; 6 Lluc Macià Llobet ESP

Finale Youth B femminile
1 Oriane Bertone FRA; 2 Zélia Avezou FRA; 3 Markéta Janošová CZE; 4 Lea Kempf AUT; 5 Sara Copar SLO; 6 Louise Flockhart GBR

Info: www.alpenverein.it – www.vertikale.it




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