Arrampicata: a Usobiaga ed Eiter la settima tappa della World Cup Lead di Marbella
Il 6/08 lo spagnolo Usobiaga e l'austriaca Angela Eiter si sono aggiudicati la settima prova della Coppa del Mondo Difficoltà a Marbella (ESP). Flavio Crespi è 2°.
Marbella o dell'altalena della Coppa del Mondo Lead. Dove per altalena s'intende il continuo ricambio al vertice (maschile) della classifica di Coppa maschile che, nella settima tappa dell'infinito Tour mondiale della Difficoltà, ha baciato Patxi Usobiaga, per una volta profeta in patria. Ma anche (con minor suspence per la verità) ha sorriso ad Angela Eiter che ritorna sul podio più alto dopo le brevissime parentesi di Kuala Lampur e del Rock Master di Arco dove, l'austriaca acchiappa-tutto, aveva toccato il fondo, inusuale per lei, del 3° e 2° posto. Due lati della stessa medaglia? Forse sì. Ma andiamo con ordine. Il primo a far le spese della vittoria di Patxi è stato senz'altro Flavio Crespi che, pur con il bel 2° gradino del podio di Marbella, si vede costretto a lasciar posto, anche in classifica generale, al basco che recupera 2 posizioni e va a condurre il circuito con 16 punti di vantaggio dall'italiano e 43 dalla coppia formata dall'olandese Jorg Verhoeven e dallo spagnolo Ramón Julián Puigblanque, a Marbella rispettivamente 3° e 4°. In Costa del Sol Usobiaga ha davvero sbancato tutti all'ultimo giro. E' stato lui (l'unico) a superare lo scoglio che François Legrand aveva preparato a 4 prese dal top: un lancio a due mani che spalancava la strada a quella catena che Patxi è stato il solo ad agguantare. Un bel volo per una grande prestazione! Da parte sua Crespi, che con Mrazek e Verhoeven aveva risolto la via della semifinale e comandava in coabitazione con il cecoi e l'olandese la classifica dopo il 2° turno, ha tentato di arrivare statico là dove Patxi aveva lanciato e non ce l'ha fatta. Stesso discorso anche per Puigblanque, anche lui restio e forse troppo titubante a lanciarsi in volo verso la (per lui lontana?) salvezza. Tra gli altri finalisti, inoltre, c'è da registrare il 5° posto di Tomasz Mrazek (dopo una bella semifinale) e il 6° posto di David Lama davanti alla new entry giapponese del sedicenne, neo campione del mondo youth A, Sachi Anma (7°) e allo svizzero Cédric Lachat (8°). Fuori dalla finale, invece, ma assolutamente da sottolineare la prestazione (della serie le leggende a volte ritornano) di Yuji Hirayama alla fine 9° e primo degli esclusi dall'ultimo round. Così come va sottolineata la prova dell'intramontabile Luca Canon Zardini, 11° a Marbella - ma per la verità 10° se il ricorso per una svista dei giudici che l'aveva penalizzato fosse stato presentata entro i termini di regolamento. In gara femminile è ancora Angela Eiter a vincere cogliendo, anche lei, l'unico top (bello e pure sofferto) della finale. Per la campionessa del mondo austriaca è la sesta vittoria su sette tappe e detta così sembra proprio che in gara femminile non ci sia tutta quella competizione e quella lotta che invece caratterizza la corsa dei maschi. Ma sarebbe ingiusto: in realtà la Eiter è davvero stellare e inarrivabile così come nel recente passato nelle gare maschili sembrava inarrivabile e imbattibile un certo Alexander Chabot A volte ci sono campioni che schizzano verso l'alto solitari e danno la spinta per migliorare a tutti gli altri. Così è successo dopo l'era Chabot e così succederà anche nelle gare delle donne. Le slovene Natalija Gros e Maja Vidmar (2° e 3° posto a Marbella), ma anche la giapponese Yuka Kobayash, la 21enne francese Caroline Ciavaldini, la 17enne russa Yana Chereshneva e la 16enne francese Charlotte Durif (rispettivamente al 5°, 6°, 7° e 8° posto a Marbella) stanno crescendo e arriveranno. Altro discorso per Sandrine Levet, 4a in quest'ultima gara, e l'unica a battere per due volte Angela quest'anno: lei è una fuoriclasse (del boulder e della difficoltà), e sicuramente è la più vicina alla Eiter. Insomma, a tre turni dal termine, il cirduito maschile ci riserverà ancora delle grandissime emozioni: la strada per la vittoria finale è ancora apertissima, e in corsa c'è alla grande Flavio Crespi. In gara femminile, invece, anche se tutto sembra già scritto, c'è da aspettarsi e da osservare con grande attenzione la crescita delle nuove realtà emergenti tra le atlete ma anche nei nuovi territori dell'arrampicata agonistica... non a caso per l'ottava tappa del tour si ri-vola ancora una volta in estremo oriente: il 2 e 3 ottobre la Worl Cup Lead va in scena a Shanghai! Classifica maschile - Marbella (ESP) 1. Usobiaga Patxi ESP 2. Crespi Flavio ITA 3. Verhoeven Jorg NED 4. Puigblanque Ramón Julián ESP 5. Mrázek Tomás CZE 6. Lama David AUT 7. Anma Sachi JPN 8. Lachat Cédric SUI 9. Hirayama Yuji JPN 10. Millet Sylvain FRA 11. Zardini Luca ITA 12. Bindhammer Christian GER 12. Marin Garcia Eduard ESP 12. Midtboe Magnus NOR 15. Reis Jürgen AUT 16. Winkler Daniel SUI 17. Preußler Timo GER 18. Caude David FRA 19. Becan Klemen SLO 20. Kaurov Ivan RUS Classifiche complete Classifica femminile - Marbella (ESP) 1. Eiter Angela AUT 2. Gros Natalija SLO 3. Vidmar Maja SLO 4. Levet Sandrine FRA 5. Kobayashi Yuka JPN 6. Ciavaldini Caroline FRA 7. Chereshneva Yana RUS 8. Durif Charlotte FRA 9. Bacher Barbara AUT 10. Pinet Florence FRA 11. Cufar Martina SLO 12. Anda Irati ESP 13. Caprez Nina SUI 14. Noguchi Akiyo JPN 15. Zijlstra Vera NED 16. Cardoso JanineFernandesM. BRA 17. Lavarda Jenny ITA 18. Rajfova Silva CZE 19. Sandoz Mélanie FRA 20. Markovic Mina SLO classifiche complete |
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