Zombie Roof a Squamish e la free solo di Will Stanhope
Siete pronti per fare un passo indietro, per immergervi in una bella storia d'arrampicata nord americana? Ecco, mettetevi comodi perché questo ne vale la pena: il racconto di Zombie Roof, un difficile tetto liberato trent'anni fa, nel 1982 dopo un primo viaggio dei climbers dello Squamish in Canada nella Yosemite Valley negli USA. In quell'autunno del 1976 i canadesi avevano incontrato a Camp 4 alcuni di quelli che avrebbero poi guidato lo sviluppo del "free climbing", come Jim Bridwell, Dale Bard, Ron Kauk e John Bachar. La vera folgorazione, poi, venne soprattutto da una delle vie destinate a segnare per sempre la storia del free climbing: Separate Reality di Ron Kauk.
Tornati a casa si sono messi a cercare una via simile, trovata poi sulla Smoke Bluff Wall. Dopo numerosi tentativi il fortissimo Peter Croft è riuscito a liberare questo evidente tetto con difficoltà di 5.12d (circa 7c), e ancora oggi questi doloriosi incastri di dita sono rimasti una sorta di rito di passaggio per tutti i più forti. Incluso, ovviamente, il giovane Will Stanhope (quello che sempre a Squamish ha ripetuto la famosa Cobra Crack e che l'anno scorso è andato molto vicino a ripetere la temuta The Prophet su El Capitan assieme ad un altro Squamish local, Sonnie Trotter) che qui effettua la prima free solo. Il tutto è narrato da uno dei pionieri dell'arrampicata nella Squamish Valley, il grande Perry Beckham.