Will Bosi ripete Burden of Dreams 9A in Finlandia!
Mercoledì 12 aprile Will Bosi ha effettuato l'ambita seconda salita di Burden of Dreams, il capolavoro di Nalle Hukkataival a Lappnor, in Finlandia. Il boulder è stato liberato nel 2016 dal finlandese dopo tre anni di tentativi ed è stato il primo boulder al mondo per il quale sia stato proposto il grado 9A. Composto di soli 5 movimenti, Burden of Dreams è caratterizzato da uno stile estremamente puro con minuscole tacche e cristalli, su un masso a 45° che ha respinto alcuni dei migliori climber in circolazione.
Bosi ha trascorso 14 giorni sul boulder in Finlandia e 10 giorni su una copia del boulder tracciato a Sheffield utilizzando delle prese ottenute con la stampante 3D. Una tattica che sta diventando sempre più frequente tra gli atleti d'élite. In totale ha impiegato quindi 24 giorni per venirne a capo e questo è il periodo più lungo che Bosi abbia investito su un singolo boulder. In confronto, Alphane a Chironico in Svizzera aveva richiesto 12 giorni di tentativi. Il 24enne ha confermato il grado di 9A/V17 proposto da Hukkataival. Ecco la nostra intervista esclusiva al climber con le dita più forti del momento.
Grande Will! Niente male per il tuo primo boulder in Finlandia!
Haha! Grazie mille! Sì, è sicuramente un gran bel blocco!
Quando hai iniziato a pensare di salire questo boulder?
Ho iniziato a considerarlo come un boulder che avrei potuto effettivamente provare solo a febbraio, dopo le mie sessioni di allenamento sulla replica! Fino a quel momento non avrei mai immaginato di potermi anche solo avvicinare a questo blocco.
Ti sei avvicinato appunto, provando i movimenti su una copia su un pannello nel Regno Unito. Quanto è stato importante?
È stato incredibilmente importante per me potermi allenare sulla replica. Ogni sessione sulla replica sembrava fosse buona quasi quanto una sessione sul boulder vero. Quindi ho speso altri dieci giorni di ottimo allenamento, per imparare i movimenti. Inoltre, senza la replica non credo che avrei mai pensato di riuscire un giorno a chiudere il blocco, e probabilmente non sarei venuto in Finlandia.
Ma quanto era precisa questa copia?
La replica è molto precisa ed è stata realizzata con prese costruite utilizzando le scansioni 3D che Aidan Roberts aveva fatto delle vere prese quando era qui in Finlandia. Aidan ha misurato esattamente anche le pendenze e le distanze tra le prese, quindi quando sono arrivato qui mi sembrava di conoscere già bene sia le prese che i movimenti. Ovviamente non era perfetto, ma è molto simile al blocco vero.
Allora quando l'hai provato per la prima volta, come erano le sensazioni?
La prima sessione sulla replica è stata incredibilmente dura! Sono riuscito a fare i due movimenti più facili dopo l'intera sessione, ma solo per un pelo. Quando sono arrivato al vero boulder dopo l'allenamento sulla plastica, mi è sembrato molto meglio di quanto mi aspettassi. Già al primo giorno avevo fatto tutti movimenti ed avevo iniziato a provare il collegamento di alcune sequenze.
Come si è visto nel live stream su IG e Youtube...
L'idea del live streaming è nata dal dibattito che si era acceso sul fatto che allenarsi su una replica significa che tecnicamente non si può salire il boulder in stile flash. Sapevo che fare BOD flash fosse praticamente impossibile, quindi ho pensato che sarebbe stato divertente mostrare il mio tentativo in diretta ed interagire con chi mi stesse guardando. Dopodiché ho chiesto alle persone se volevano che continuassi a fare dei live streaming, mi hanno detto di sì, quindi ho continuato a farlo. Non penso che questo abbia reso la mia vita più complicata, dato che ho trasmesso in streaming solo le mie prime sessioni in cui lavoravo i movimenti.
Hai provato il blocco con alcuni dei più forti al mondo. Com'erano queste boulder session tutti assieme?
È stata un'esperienza assolutamente incredibile, sicuramente i miglioramenti sono stati molto più veloci e l'atmosfera ha reso il viaggio super divertente! Ho imparato tanto dagli altri ragazzi e questo indubbiamente mi ha aiutato molto.
Sembra quasi esagerato essendo un boulder ma: riesci a spiegarci le sequenze? E il primo movimento, è davvero il singolo più difficile che tu abbia mai fatto all'aperto?
Sì, penso che il primo movimento sia il più difficile che abbia fatto finora, intorno all'8B/+ come singolo. Il secondo movimento sarà intorno a 8A, il terzo intorno a 7C. Il quarto forse 7B e l'ultimo è 8A credo.
Le condizioni sono sempre un fattore importante. Qui sembra che fossero praticamente eccellenti tutto il tempo.
Sì, penso che siamo stati super fortunati con le condizioni durante questo viaggio! La prima settimana è stata piuttosto nevosa e un po' umido, ma in generale quasi tutti i giorni sono stati asciutti e con buone temperature.
Quanto eri andato vicino a salire BOD prima dell'altro giorno?
Sono caduto per ben due volte dall'ultimo movimento. È stato piuttosto straziante, ma allo stesso tempo molto, molto stimolante!
Alla fine, quando l'hai chiuso, quanto è stato "semplice"?
Il dinamico iniziale è stato praticamente perfetto, ho eseguito perfettamente i primi quattro movimenti e mi sono sentito come se stessi fluttuando. Tuttavia, al quinto movimento ho preso la tacca troppo a sinistra e sono riuscito a malapena a tenerla e controllare lo sbandieramento. Quindi, sebbene fino a quel punto mi fosse sembrato più semplice del previsto, il risultato è stato comunque difficile e complesso
9A?
Credo di si! Sono fiducioso che sia il boulder più difficile che abbia mai salito e penso che sia un bel salto in avanti rispetto agli 8C/+ che ho fatto. Suppongo che sia un 9A solido oppure un 9A soft, in ogni caso molto lontano dal 9A+.
Il boulder risale al 2016. 7 anni sono tanti in qualsiasi sport, soprattutto nel boulder. Cosa hai da dire sulla salita di Nalle?
Sicuramente è passato un po' di tempo e penso che ciò abbia dato valore al blocco. Penso che quella di Nalle debba essere considerata tra le salite, se non la più, impressionanti di sempre. La quantità di lavoro e il tempo che Nalle ha dedicato a questa linea, senza sapere se sarebbe andata a buon fine, è stata una grande fonte d'ispirazione per me.