Via Bertone - Zappelli all'Aiguille Croux, Monte Bianco
Proprio alla base della Croux si trova il famoso passaggio della Brogliatta che consente di mettere piede sul tormentatissimo ghiacciaio del Freney evitando nelle stagioni migliori di dover risalire sino al colle dellinnominata per poterlo attraversare. Per anni, sul versante est di questa cima, l'itinerario che contava il maggior numero di ripetizioni era la classica Ottoz Hurzeler che aperta nel 1935 con intelligenti e arditi traversi ne raggiungeva la cima. Altre vie erano state salite ma presto erano cadute nell'oblio in quanto la qualità della roccia non aveva la fama di cui godevano altre pareti del gruppo, anche se la relazione della poco conosciuta Ottoz Nava recitava di roccia solida e ben appigliata.
Nel 1967 la fortissima cordata composta da Giorgio Bertone e Cosimo Zappelli facendo ricorso a molti tratti di scalata artificiale salì un itinerario di estrema difficoltà che rimase a lungo irripetuto ma che, percorrendo uno straordinario diedro nella parte alta, era veramente sempre sotto l'occhio di tutti. Per portare la “Croux” alla ribalta ci vollero gli anni Novanta e con essi l'uso sistematico dello spit per proteggerne i tratti inchiodabili. In questo modo iniziarono a fiorire un certo numero di itinerari di pregio uno su tutti "Vuoto a perdere" dovuto alla cordata Azzalea, Motto, Predan, poi per alcuni anni apritori del calibro di Vogler e Piola, di Gabarrou e Long si alternarono con Manlio Motto vero e proprio mattatore dell'epoca a cercare la migliore linea tra le pieghe della parete.
Il più era fatto e dal 1994 in avanti non restava che ripetere. Ma dal rifugio Monzino il diedro della Bertone Zappelli continuava a farsi insistentemente vedere così che nel luglio 2012 la via, ad opera di Plat e Giotto, è stata soggetta ad un "restyling", con il posizionamento di circa 120 fix inox. Con questo lavoro hanno fatto attaccare la via tra gli itinerari "Leggenda e Demì portion" aggiungendo tre lunghezze nuove per andare a incrociare la Ottoz. Poi in cima invece di piegare verso sinistra hanno salito un tiro finale diretto rispetto al tracciato originale. Il risultato è assolutamente apprezzabile e nell'ottica dell'attrezzatura media degli itinerari della parete, direi che, pur essendo abbondantemente chiodata, non è ancora da inserire nella categoria "scala per galline". La vicinanza del Rifugio Monzino, l'ospitalità dei gestori e la bellezza dell'ambiente a mio parere fanno della Croux una meta da non perdere.
Buon divertimento
Elio Bonfanti
SCHEDA: Bertone Zappelli, Aiguille Croux, Monte Bianco