The North Face Kalymnos Climbing Festival - day one: Project Competition
Partenza per il The North Face Kalymnos Climbing Festival con i big che prendono le misure della Project Competition. L'atmosfera è già quella giusta: arrampicata mediterranea, roccia (fantastica, sole, mare e gioia di esserci. Il report dai nostri "climber per caso" Nicoletta Costi e Nicola Noè.
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La falesia della Project Competition per il 1° TNF Kalymnos Climbing Festival
N. Costi, N. Noè
È una giornata stupenda, sole, aria tersa, mare piatto come uno specchio, i colori di Kantouni distanti sotto di noi sono saturi di una luce che abbacina. La salita verso l’Olimpo dell’arrampicata è lunga, ma lassù ci attendono emozioni forti.
Alziamo lo sguardo verso l’alto. I top gialli delle ragazze e le t-shirt arancioni dei ragazzi punteggiano la parete a diverse altezze. Passato l’ultimo sperone di roccia grigia, lo spettacolo che ci si presenta è inconsueto quanto unico: gli atleti top stanno provando, salendo o flashando le vie riservate loro da Kalymnos Climbing Festival.
Come ragazzini dinanzi ad un giocattolo nuovo non sappiamo dove guardare, le linee sono meravigliose, gli atleti impressionanti nei gesti e nel tifo che si fanno a vicenda. Ci lasciamo travolgere dal gioco, assieme ad altri climber “umani” che hanno rinunciato ad una mezza giornata di arrampicata per assistere alla Project competition, questo originale evento- nell’evento.
Questo raduno infatti si svolge su una falesia nuova e tenuta segreta fino a ieri sera, chiodata tra gli altri da Jacopo Larcher e Simone Moro. La formula è accattivante e prevede quattro vie per le ragazze e quattro per gli uomini: gli atleti hanno 25’ minuti per lavorare la via e poi si effettuano tentativi liberi … ma se si cade si ritorna a terra e si lascia il posto al prossimo! Il montepremi in denaro messo in palio su ciascun progetto viene diviso tra i ripetitori di ciascuna via.
Le immagini si susseguono nei nostri occhi: Melissa Le Neve prova i movimenti con Anna Stoehr; Yuji Hirayama, Dani Andrada e Kilian Fischhuber, appena scesi dal tiro, incitano chi sta salendo, Iker Pou e Daila Ojeda si scambiano impressioni entusiaste sulla nuova falesia, mentre Gabriele riceve un meritato applauso per aver chiuso il “suo” tiro, e ancora non abbiamo esaurito la lista dei nomi celebri… L’atmosfera è rilassata, amichevole e scherzosa, eppure i gesti dell’arrampicata sono quelli da rivedere 1000 volte per poter anche solo pensare di imitarli.
E siamo solo al primo giorno, domani i top climber continueranno la loro fatica, per i climber “umani” inizia la maratona sui 350 per la categoria OPEN (fino al 7a) e 155 per la categoria BIG (dal 7a+ all’8a)!
di Nicoletta Costi e Nicola Noè
Alziamo lo sguardo verso l’alto. I top gialli delle ragazze e le t-shirt arancioni dei ragazzi punteggiano la parete a diverse altezze. Passato l’ultimo sperone di roccia grigia, lo spettacolo che ci si presenta è inconsueto quanto unico: gli atleti top stanno provando, salendo o flashando le vie riservate loro da Kalymnos Climbing Festival.
Come ragazzini dinanzi ad un giocattolo nuovo non sappiamo dove guardare, le linee sono meravigliose, gli atleti impressionanti nei gesti e nel tifo che si fanno a vicenda. Ci lasciamo travolgere dal gioco, assieme ad altri climber “umani” che hanno rinunciato ad una mezza giornata di arrampicata per assistere alla Project competition, questo originale evento- nell’evento.
Questo raduno infatti si svolge su una falesia nuova e tenuta segreta fino a ieri sera, chiodata tra gli altri da Jacopo Larcher e Simone Moro. La formula è accattivante e prevede quattro vie per le ragazze e quattro per gli uomini: gli atleti hanno 25’ minuti per lavorare la via e poi si effettuano tentativi liberi … ma se si cade si ritorna a terra e si lascia il posto al prossimo! Il montepremi in denaro messo in palio su ciascun progetto viene diviso tra i ripetitori di ciascuna via.
Le immagini si susseguono nei nostri occhi: Melissa Le Neve prova i movimenti con Anna Stoehr; Yuji Hirayama, Dani Andrada e Kilian Fischhuber, appena scesi dal tiro, incitano chi sta salendo, Iker Pou e Daila Ojeda si scambiano impressioni entusiaste sulla nuova falesia, mentre Gabriele riceve un meritato applauso per aver chiuso il “suo” tiro, e ancora non abbiamo esaurito la lista dei nomi celebri… L’atmosfera è rilassata, amichevole e scherzosa, eppure i gesti dell’arrampicata sono quelli da rivedere 1000 volte per poter anche solo pensare di imitarli.
E siamo solo al primo giorno, domani i top climber continueranno la loro fatica, per i climber “umani” inizia la maratona sui 350 per la categoria OPEN (fino al 7a) e 155 per la categoria BIG (dal 7a+ all’8a)!
di Nicoletta Costi e Nicola Noè
Note:
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www.thenorthfacejournal.com |
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