The North Face Kalymnos Climbing Festival 2012: un grande successo

Sole, mare, grande arrampicata e festa per tutti. Sono questi gli ingredienti del primo The North Face Kalymnos Climbing Festival che si è tenuta sull’isola greca dal 26 al 30 settembre 2012.

Forse sono di parte, ma affermare che il primo The North Face Festival Kalymnos Climbing Festival è stato un grande successo è certamente dire poco. L'evento di quattro giorni, da giovedì a domenica scorsa, si è rivelato del tutto avvincente grazie alla semplice formula che ha messo in primo piano la pura gioia di arrampicare tra amici nel meraviglioso contesto delle favolose falesie, il sole e l’irresistibile mare dell’isola di Kalymnos.
Il festival era aperto a tutti, e più di 350 climbers da tutto il mondo si sono recati in Grecia per partecipare a questo meeting. Molti di loro arrivavano per la prima volta sull’isola delle spugne e sono stati affiancati da 19 dei migliori climbers in circolazione, invitati per il PROject Competition, ovvero l'evento, all’interno del festival stesso, che dava la possibilità di tentare una serie di bellissime e difficilissime vie spittate appositamente per il festival in una falesia “segreta” da Simone Moro e Jacopo Larcher.
A volte essere un professionista ha i suoi svantaggi e qui a Kalymnos questo significava dover alzarsi presto – leggete alle 5.30 – per approfittare dell'ombra mattutina e darsi qualche chance su queste vie poco strapiombanti e molto tecniche. Tutti i PRO climbers si sono inerpicati per quasi 40 minuti su per il ripido sentiero alle prime luci del giorno, tranne la russa Anna Mikushkina che ha sbalordito i colleghi arrivando all’ultimo tornante verso l’una, giusto quando tutti stavano correndo giù per un veloce e ben meritato tuffo in mare… per affrontare il caldo della Grecia evidentemente il suo recente viaggio in Tailandia le è ben servito!
Per tre giorni (anzi, tre mattine) i PRO climbers si sono dati battaglia su 4 vie per gli uomini e 4 per le donne, e nonostante ci fosse in palio un monte premi di 10,000 euro, è da sottolineare un fatto del tutto inusuale e sorprendente: sono riusciti a creare un'ambiente estremamente rilassato, di festa, e il tifo che si facevano a vicenda dimostrava grandissima, genuina sportività. Era quasi come se volessero vedere tutti in catena, e questo non capita spesso, quindi complimenti davvero! C’è da aggiungere che quest'atmosfera di divertimento e fairplay era completamente in linea con il filo conduttore del festival, si sentiva questa semplice gioia nell’area ovunque, soprattutto mentre tutti gli altri arrampicatori salivano le oltre 500 vie valide per la maratona e sparse su 17 falesie sull’isola come la Grande Grotta, Afternoon, Spartacus, Panorama, Poets... Si, perché mentre i big erano impegnati nella “loro” nuova falesia (che adesso come ha spiegato Moro prende il nome della montagna) i 350 climbers scalavano venerdì e sabato su qualsiasi via che li ispiravano. Poi segnavano semplicemente il nome ed i tentativi su un foglio di carta da consegnare a fine giornata al Campo Base, nel bellissimo Elena Village, per poi stilare il punteggio ufficiale. Per rendere le cose più interessanti c’erano due categorie, Open (dal 3a al 7a) e Big (dal 7a+ al 8a) e ovviamente anche la possibilità di salire in team composti da uomini, donne o misti. Insomma, per certi versi una gara, ma basata sulla fiducia reciproca e del tutto informale. E, come si sarebbe poi dimostrato, avvincente per tutti!

Andrea, Simone, James, Caro e Nico...
Parlando di tutti. Dopo l’arrampicata, il tuffo e l’insalata greca e mentre il sole spariva dietro l’isola di Telendos, i climbers giovedì sera hanno partecipato all’inaugurazione del festival che è iniziata con la bellissima musica del bravissimo DJ Filippo Colombo e i sentiti ringraziamenti ufficiali a tutti quelli che hanno reso questo festival così bello. Sul palco c’era ovviamente Andrea di Bari, colui chi ha scoperto l’isola e che poi si è dichiarato felicissimo e stupito per il grandissimo successo in tutti questi anni. Accanto a lui e accanto al sindaco, il responsabile del turismo e il presidente del Club alpino Greco, c’era, ovviamente, anche l’ideatore dell’evento Simone Moro che con il solito entusiasmo ha spiegato come si era materializzato questo suo sogno. Anche grazie ad un’altra persona chiave, Tiziana Di Gioia di The North Face che, assieme appunto a Simone ed Andrea, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Kalymnos. Un regalo enorme, fatto a sorpresa dal sindaco che con le sue parole, precise e sentite e subito tradotte con dolcezza da Christos Boukoros, ha fatto capire l’importanza e l’amore che l’isola nutre verso l’arrampicata. Dopo di che è arrivato il momento clou della serata: la veloce presentazione di ciascun atleta, seguito ogni volta da un tifo da stadio, e poi via con le birre al bar!
Se giovedì sera era da considerare “l’antipasto”, venerdì prometteva d’essere un piatto davvero pregiato, era infatti arrivato il momento delle Speakers Series, un momento unico per saperne di più di tre di questi eccezionali atleti invitati al festival. La luna è spuntata sopra la Grande Grotta ed una leggera brezza ha trasportato le parole di James Pearson e Caroline Ciavaldini, due climber con un passato radicalmente diverso che hanno però trovato la loro strada assieme su alcune delle pareti più selvagge e pazzesche del mondo. Perché, mentre Pearson è nato in Inghilterra e vanta un curriculum incredibile fatto di boulder e trad, (cioè il primo flash al mondo di un 8B boulder, ripetizioni veloci di difficilissime vie trad come Equilibrium e Muy Caliente, la prima salita di The Promise e The Walk of Life per citarne soltanto alcune), Caroline Ciavaldini ha lasciato la sua casa sull' Isola della Reunion a 16 anni per entrare nel esclusivo team degli atleti francesi. Il suo curriculum agonistico è impressionante, con 65 partecipazione nella Coppa del Mondo Lead, innumerevoli podi (13 volte d'argento!), una vittoria a Chamonix lo scorso anno e vie lavorate fino a 8c+. Quando si dice che gli opposti si attraggono non potrebbe essere più vero per James e Caro, che si sono inspirati dai talenti di ciascuno per diventare ancora più bravi: Caro ha ora salito l' E8 trad e James ha alzato il suo gioco chiudendo vie fino al 9a. È interessante notare anche come i due hanno iniziato a viaggiare molto: la serata di venerdì era appunto dedicata alla loro ultima avventura, una spedizione con lo statunitense Daniel Woods e il mito giapponese Yuji Hirayama per scoprire i segreti del granito del Monte Kinabalu, la montagna più alta della Malesia. Un trip di quattro settimane, durante il quale Yuji ha finalmente chiuso dopo 2 anni il suo progetto: una via di più tiri gradata 9a che lui stesso ritiene come una delle cinque salite più importanti della sua vita. Ma anche gli altri si sono dati da fare a spittare e liberare eccezionali vie in quota (bello il racconto di James che, il primo giorno a 4000m, si trova a lottare duramente con un 6c+) e man mano che il racconto di Caro e James si sviluppava è apparso chiaro che Kinabalu è stato molto più di un semplice viaggio di arrampicata. Tanto che la via di Yuji ha acquisito un importantissimo significato, perché la libera era il suo modo di dare un messaggio di speranza alla sua gente dopo il terribile disastro di Fukushima. Yuji è salito sul palco accompagnato da un applauso immenso, seguito immediatamente da un silenzio reverenziale mentre spiegava le sue paure e i suoi pensieri di quei giorni che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di ciascuno. Un momento davvero toccante che non dimenticheremo in fretta!
E certamente non dimenticheremo nemmeno chi è salito sul palco subito dopo: Nico Favresse, l’uomo che forse più di chiunque altro esemplifica il semplice piacere di arrampicare, veloce, pulito e con pochi fronzoli, sulle più grandi e remote big wall del pianeta. L'asso belga ha dato il via al suo show suonando la sua guitalele (no, non il mandolino come ci ha spiegato ma una mini chitarra acustica con sei corde) mentre la sua ragazza Argyro Papathanasiou ha sorpreso tutti con un tradizionale canto greco. Un momento bello e genuino regalatoci dalla fortissima Argyro (la prima greca a salire un 8a) che ci ha portato direttamente all’ultima impresa di Nico, la nuova via aperta assieme a Sean Villanueva, Stephane Hanssens e Jean-Louis Wertz sull' Amuri Tepui in Venezuela. Nico ha raccontato, spiegato, suonato, mostrato foto e video, dando vita alla via sopra la giungla, alle loro paure, i dubbi e le gioie. Gli spettatori, e non poteva essere altrimenti, erano estasiati e forse più di qualcuno di loro sarà ora motivato a liberare il proprio tiro al buio e con la frontale, proprio come Nico!

Danze e canti greci, la premiazione e la festa
Ci devono essere state attorno alle 500 persone sabato sera per l’ultima serata del festival. Dopo un’altra bellissima giornata (cielo blu, neanche una nuvola e 27°C) all’insegna dell’arrampicata con la indispensabile guida di Aris Theodoropoulos, erano venuti naturalmente per la premiazione e il party. Ma anche per la musica e la danza greca, per scoprire e condividere un’altra importante tradizione che lega i greci alla loro terra e alle loro radici. Gli arrampicatori si sono mescolati agli isolani di tutte le età e quando finalmente le prime note del Bouzouki si sono levate nell'aria della magica notte, l'atmosfera è diventata frenetica. Ballerini vestiti in costumi tradizionali di Kalymnos hanno ballato con orgoglio creando una sorta di potente, coinvolgente trance che a cui in molti non hanno resistito, tra tutti spiccavano Yuji Hirayama, Nico Favresse e Iker Pou… sì, c’era la voglia di festeggiare! Il Syrtaki è stato seguito da un altro ballo, quello dei pescatori di spugne, nel quale, quando ad un certo punto la musica cambia, si vede come i tuffatori rischino la vita decomprimendo male mentre risalgano verso la superficie dell’acqua. Dopo questo incredibile e toccante momento era arrivato il momento della premiazione, per i vincitori delle Marathon Competition delle due categorie Open e Big che, mentre salivano sul palco a ritirare i premi, sono stati accolti da un grande tifo da stadio che ha sottolineato quanto questi climbers si sentivano parte di una grande famiglia. L’applauso più grande è probabilmente andato al fortissimo spagnolo Urko Carmona, recente Campione del Mondo Paraclimbing e vincitore assieme a S. Sola Atares della categoria Open Big Uomini. Come Urko riesce ad arrampicare così, e come riesce a salire quegli erti sentierini fino in falesia, ha davvero dell’incredibile... Ma ha anche un vantaggio –ci ha spiegato strizzando l'occhio - che poi quando arriva non deve fare nessun riscaldamento! Un vero esempio per tutti, Urko!
Poi eccoci alla premiazione del PROject Competition, per vedere sul palco quei climber che erano riusciti sulle 3 vie chiuse (la quarta via, sia per gli uomini sia per le donne, è rimasta un progetto…). A ciascun atleta è stato riservato un tifo veramente speciale e dopo la rituale foto di gruppo ed i doverosi ringraziamenti (fatti nuovamente dal sindaco che quella mattina ci aveva stupito salendo fino in falesia per vedere la gara in prima persona…), un altro DJ ha cominciato a dare vita ad una festa indimenticabile. Ma questo, propria come il segreto del successo dell’isola di Kalymnos, è un’altra storia…

PROJECT CLIMBERS Uomini
Dani Andrada (ESP), Hansjörg Auer (AUT), Sam Elias (USA), Nicolas Favresse (BEL), Kilian Fischhuber (AUT), Michael Fuselier (FRA), Yuji Hirayama (JPN), Alexander Megos (GER). Gabriele Moroni (ITA), Andre Neres (POR), Iker Pou (ESP), Jonathan Siegrist (USA)

VIE Uomini
Early Bird
: Nicolas Favresse, Kilian Fischhuber, Michael Fuselier, Yuji Hirayama, Gabriele Moroni, Alexander Megos, Andre Neres
Fruit Ninja: Nicolas Favresse, Michael Fuselier, Yuji Hirayama, Alexander Megos, Gabriele Moroni
Il Re della Pioggia: Dani Andrada, Hansjörg Auer, Sam Elias, Nicolas Favresse, Kilian Fischhuber, Michael Fuselier, Yuji Hirayama, Alexander Megos, Gabriele Moroni, Andre Neres, Iker Pou, Jonathan Siegrist

PROJECT CLIMBERS Donne
Caroline Ciavaldini (FRA), Melissa Le Neve (FRA), Anna Nikoushkina (RUS), Daila Ojeda (ESP), Argyro Papathanasiou (GRE), Anna Stöhr (AUT), Barbara Zangerl (AUT)

VIE Women
Tizi: Caroline Ciavaldini, Melissa Le Neve, Anna Nikoushkina, Anna Stöhr, Barbara Zangerl
Jonas: Caroline Ciavaldini, Melissa Le Neve, Barbara Zangerl
Cottero: Caroline Ciavaldini, Melissa Le Neve, Anna Stöhr

OPEN MARATHON – Uomini

1. Urko Carmona Bandarian & Sergio Sola Atares (ESP)
2. Dimitry Khoronzhin & Andrey Losev (RUS)
3. Claude Idoux & Stephane Desbiens (Gre)
OPEN MARATHON – Donne
1. Sandra Nakamatsu & Tiia Porri (GRE)
2. Elizaveta Kim & Natalya Kundelko (RUS)
3. Natalia Mari Wells & Rosa Vergara Ortiz (ESP)
OPEN MARATHON - Mix
1. Anna Mushchynina & Dmytro Mushchynina (UKR)
2. Pavel Markevych & Natalya Bilyk (UKR)
3. Kateryna Gunaza & Vadim Shcherobkov (UKR)

BIG MARATHON– Uomini
1. Vladimir Starstev & Stanislav Poplavskiy (RUS)
2. Adam John Renshaw & Nils Rune Birkeland (GBR)
3. Nick Ostroukh & Sergij Kishchenko (UKR)

BIG MARATHON – Mix
1. Teresa Troya Gil & Iris Matamoros Quero (ESP)
2. Gryshko Kyrylo & Olga Mendrieva (UKR)
3. Grazia Fenu & Hervé Barmasse (ITA)


Note:
Expo.Planetmountain
Expo The North Face
www
www.thenorthfacejournal.com



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