Melloblocco 2016: mi sono perso!
Non seguitemi mi sono perso. Vado al Melloblocco e so che mi perderò. Per l'ennesima volta, la tredicesima, mi perderò. A nulla mi servirà la mappa del tesoro dei Boulder. Nemmeno le birre della Iris serviranno ad illuminarmi. Anche se qualcuno - quei soliti tre fokozzoni del Mello – mi dirà che è tutto semplice. Che è bello, e anche sano. Io continuerò a non capire. Quel cielo della Valle. Le sue rocce. Quei boulder che si nascondono nel bosco. Quei problemi che tutti scalano. Tutti quei sorrisi. Perché mai così tanti si ostinino ad esserci. A ritornare. Ad arrivarci per la prima volta. Insomma, non seguitemi. Non seguiteli. Rischiate di perdervi anche voi. Di trovare più domande e più problemi di quelli che avete mai immaginato di scalare. E poi rischiate di incontrare e conoscere tutti quei climber che arrivano da ogni dove. Dalla Turchia. Francia. Spagna. Germania. Austria. Svizzera. Financo dalla Sicilia, Alto Adige, Valle d'Aosta e da chissà dove. Una volta ne ho incontrato uno dall'Australia... E poi ci sono anche i Bresciani, gente poco raccomandabile. Guai a farsi irretire: si dicono scalatori, ma poi li trovi sempre a far casino.
Per non parlar di quelli che non smettono mai di arrampicare. Ché c'è sempre un boulder da fare. Da scovare. Da provare. Da risolvere. Anche di notte con le pile frontali. Magari vi contagiano. Magari finite con le dita “bruciate” da troppa roccia. Il Mello fa male, c'è da far indigestione di roccia. E poi c'è anche da camminare. Sembra che negli ultimi anni ci sia la mania di lasciare al parcheggio le macchine. Una pazzia. Tutta sta gente di tutte le età che cammina – anche mezzora! - per andare a scalare con quei materassi (li chiamano crash-pad) in spalla. Una follia ecologica. Anzi una stranezza. Per non dir di quelli che ti propongono di fare il test per vedere se sei un possibile donatore di midollo osseo. O quello (doctor Kelios) che ti dà le dritte scientifiche per non devastarti tendini e compagnia bella tirando tacche infinitesimali e non. Oppure quelli che non è mai tardi. Non è mai abbastanza. Quelli che, tolte le mani dalla roccia, si attaccano a qualsiasi gioco che sfidi la gravità. Quelli che ogni occasione è buona per ballare. Quelli sempre in cerca di qualcosa per vedere film d'arrampicata. Per discutere di arrampicata. E anche per festeggiare con l'arrampicata.
Senza contare che poi si rischia di scalare (o ballare) a fianco dei o, ancor meglio, delle climber famose, quelle da copertina delle riviste. Oppure farsi prendere dagli incontri tipo il Pedeferri che, davanti ad una birra, ti parla di svasi e... Schopenhauer. Potrei andare avanti ancora a lungo. Ma vedete (cari) è difficile spiegare se non avete capito già. Dunque, se proprio non ce la fate, se non resistete... affari vostri. Di certo non capirete, ma di certo arrampicherete. Eccome se arrampicherete!
L'appuntamento con il Melloblocco n° 13 è dal 5 all'8 Maggio in Val Masino – Val di Mello
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REELROCK10: Grande cinema al Melloblocco 2016 giovedì 5 maggio ore 21