Melloblocco 2016 e le tempeste ormonali del boulder

Appunti programmatici per il Melloblocco n° 13 che ormai è un "ragazzino". Sì, anche il Mello, dopo i suoi primi 13 anni, si prepara a lasciare le scuole medie. E, si sa, per quelli di terza è l'anno delle prime scelte. All'orizzonte ci sono le "superiori". E, insieme, ci sono anche i ricordi, quelli che preannunciano l'adolescenza e... le tempeste ormonali. Ormai si annunciano i chi siamo? chi sono? cosa sarò e cosa farò... e tutto il resto di domande, spesso non dette, e ancora più spesso senza risposte. Intanto tutto scorre e inesorabilmente va avanti. Un po' come il Mello, ma anche come la vita, che sempre di più va di corsa, e non si ferma mai. Neanche le emozioni sembrano più trovar posto e respiro. Neppure quella bellezza e felicità che pur abbiamo visto, vissuto, attraversato, sembra lasciar traccia. Eppure i ragazzini, come il Mello, in quella terra di nessuno che si affaccia al mondo dei grandi, hanno ancora un loro territorio dei sogni. E' quel regno della fantasia e del gioco in cui tutto, o quasi, è possibile immaginare ma anche vedere, vivere, trovare. E’ possibile, per esempio, scovare una piccola e nascosta terra come la Val Masino e la splendida Val di Mello. E scoprire che, per magico destino o per volontà degli dei dell'aria, dell'acqua e delle rocce, proprio lì, nella valle incantata, il gioco del boulder e dell'arrampicata ha il suo paradiso. Per poi, con un pizzico di fantasia, inventarsi il gioco del Melloblocco.

Certo occorre saper vedere. Bisogna essere un po' pazzi e un po' visionari per crederci. Ma appunto, a volte, come i ragazzini che giocano, è necessario far volare semplicemente la fantasia. Poi, certe volte, le cose accadono veramente. Così il gioco del Mello, o se volete del boulder e della libera arrampicata fine a se stessa, è cresciuto. Anno dopo anno, Melloblocco dopo Melloblocco, sono arrivati a migliaia. Da ogni parte d'Italia ma anche del mondo si sono dati convegno e si sono ritrovati per arrampicare sui massi (ma non solo) della Valle delle meraviglie. Hanno ammirato le cascate (quelle che fanno le curve). Si sono accampati lungo il torrente. Guidati dalla (incomprensibile) mappa del tesoro si sono persi, per scoprire e risolvere i mille e più problemi di roccia. Si sono conosciuti. Si sono ritrovati. Hanno cantato, ballato, arrampicato assieme. Hanno conosciuto l' "ammore". Hanno lottato per salire il loro masso. Hanno vinto (o cercato di vincere) pacificamente la gravità. Sono caduti, svariate e svariate migliaia di volte. Si sono infilati tra quelle onde gravitazionali, della cui esistenza (gli arrampicatori) hanno sempre sospettato. Hanno rispettato la Valle e la Valle li ha addottati. Hanno sfidato anche la pioggia e hanno sorriso al sole... perché l'arrampicata è semplicemente un gioco, e il gioco non si ferma mai. Come il Melloblocco che è, e sempre sarà, solo un gioco felice per chi (ragazzi e non) sa ancora giocare e ritrovarsi, aldilà delle tempeste ormonali del boulder.

13° Melloblocco 5 - 8 Maggio 2016 Val Masino - Val di Mello (SO)

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