Manolo e la Bellissima... sei ore per chiodarla e sei minuti per liberarla
"All’inizio i sogni sembrano impossibili, poi improbabili, alla fine sono inevitabili." Christopher Reeve
Dopo tre anni, Walter continuava a ripetermi ancora la stessa cosa: muro bellissimo, roccia strepitosa, strana, liscia, a volte lavorata a tratti avara, con grana quasi morbida, forse "inscalabile"... non vorrei rovinarlo... Dai Mago! Dovresti salire almeno una volta a guardarlo, solo a guardarlo.
Se è così liscio amico... non ci penso nemmeno, non è più roba per me!
La tenacia diverte, diceva Hesse! Ma doveva pur esserci una ragione per tanta cocciutaggine e quando sono arrivato lassù, Walter sostiene che mi siano brillati gli occhi!
Sei ore, ci sono volute sei ore per mettere una manciata di spit!... tanto mi è costato in quel muro compatto cercare un percorso. Centimetro dopo centimetro gli appigli sono lentamente diventati una linea sinuosa, quasi gentile, facendo affiorare appena percettibile un disegno leggero, vecchio milioni di anni. Ed è bello come qualcosa che assomiglia a un sottile tratto di una matita possa incidere uno spiraglio nell’impossibile.
Ci sono voluti oltre quarant’anni di scalata per scoprire che può esistere una via verticale di questa difficoltà, senza nemmeno un appiglio violento o doloroso. E’ incredibile come esplorare con creatività possa avvicinarti a un processo di riduzione della realtà simile al radicale cambiamento della “minimal art” nel clima artistico degli anni sessanta.
...Trentacinque metri, che forse sarebbe esagerato definire come la difficoltà per la terza età, soltanto perché la forza - sorprendentemente - non serve. Non esiste nemmeno l’incubo della resistenza, tutto si annulla semplicemente scalando, basta adattarsi con fluidità e se non hai la capacità per farlo, puoi trovare altre soluzioni... ma non è sempre così facile, fra quella miriade di "verticali"! ... E scivolo!
Al secondo tentativo sono più sciolto, tutto diventa incredibilmente facile e quasi senza accorgermene sono in cima. Ma quanto può essere difficile una via che chiudo al secondo giro? Sembra quasi che mi abbia preso in giro... sussurrandomi che non ho ancora capito nulla, e che non riuscirò nemmeno a dargli un grado!
Ha ragione, ho ancora molto da imparare ma anche se ormai non mi tengo più come un tempo qualcosa ho capito. Questa linea non è facilissima e nemmeno difficilissima ma... semplicemente Bellissima!
Grazie Walter* e grazie anche a te Daniele*, anche perché non è sempre facile né scontato, trovare sintonia con l’ "altro capo della corda".
Un grazie di cuore anche a “quell’onda d’urto” di Vincenzo Lancini, che è anche più cocciuto di Walter.
Maurizio 'Manolo' Zanolla
*Walter Bellotto - *Daniele Lira
Manolo usa La Sportiva e Montura
Bellissima (35m) sale sulla parete Sud Ovest del Picco delle Aquile, Monte Coppolo, Val Nuvola. L'attacco è circa 50 metri a sinistra della via Shakti.