Luca Bacer da 9a con Sanjski par ext a Mišja Peč in Slovenia
Salire una via di questa difficoltà è stato un pensiero fisso fin da quando ero bambino. La via nella falesia di casa, Mišja Peč, che ha sempre attratto la mia attenzione è stata Sanjski par, sia per il suo stile particolare, che forse poteva essermi congeniale, sia perchè negli anni avevo visto tanti forti climber scalarla.
La voglia di mettermi veramente in gioco e iniziare a provarla è iniziata la scorsa stagione, nell'autunno 2022, quando sono riuscito a salire la prima lunghezza. Dopo poco però, a causa di un infortunio, non ho potuto calzare le scarpette per un paio di mesi e l'idea di salirla era svanita.
Quest'autunno ho ripreso a provarla, con la consapevolezza che era nelle mie corde. Il processo è stato lungo ma mai noioso perchè non sono quasi mai stato il solo a provarla: condividere le giornate sotto questo tetto con climber più forti di me è stato motivante, istruttivo e divertente.
La scorsa settimana, dopo aver scovato qualche ulteriore trucchetto per passare quello che per me si è rivelato il crux della via dopo la prima catena, sono riuscito a raggiungere le ultime buone prese, cadendo però poco prima della seconda catena, ormai sulla parte più facile.
Avevo capito che salirla era possibile e tantissimi pensieri mi frullavano per la testa: "l'avrei fatta con la ginocchiera?", "se all'ultimo metro fossi sceso sulla placca e le ronchie l'avrei chiusa?". Alla fine con un po' di coraggio ho ripreso a provarla come era stata originariamente liberata. Infatti, quello che più mi è piaciuto di questa via è stato proprio aver avuto la possibilità di provarla come l'avevano scalata i primi salitori ormai molti anni fa.
Questa settimana, visto il meteo e le mie condizioni fisiche, sono ritornato in quel famigerato grottino e al secondo tentativo di giornata sono riuscito a superare il crux giungendo alla parte più facile. Con il clima più favorevole della scorsa volta e la testa un po' più lucida ho finalmente raggiunto la seconda catena, liscio.
Quel piccolo, ma nemmeno tanto, sogno che avevo fin da bimbo si è avverato e adesso non vedo l'ora di spostare il mio limite un po' più in là. Grazie a tutti coloro che hanno avuto la voglia di assicurarmi in quella grotta, e alla mia famiglia e ad Anna per il loro continuo sostegno da casa.
di Luca Bacer
Luca ringrazia E9 per il supporto