Lisetta, nuova via al Col dei Bos in Dolomiti
I primi due giorni, 13/14 luglio, sono con Lorenzo e durante l'avvicinamento si parlava su che etica adottare nella chiodatura e sulla speranza di non trovare sorprese in parete, altre vie in poche parole... e in un'attimo siamo già alla base. Nei preparativi affermiamo e consolidando la nostra etica di chiodatura affinata da un paio d'anni grazie ai super consigli e insegnamenti di Nicola Tondini e Nicola Sartori: “arrampico finche posso, mi fermo sui cliff, recupero trapano e mazzetta di chiodi, se entra un bel chiodo “bomba” ok, altrimenti spit”, per far sì che sia sicura, ben protetta e di conseguenza ripetuta... questo di sicuro non toglie l'impegno psicologico che richiede la via, ve lo assicuro...i run-out non mancano, servono i friend n° 0,5-0,75-1-2 BD, e l'esposizione è veramente unica.
I primi due tiri facili li saliamo veloci, a questo punto iniziano le prime rognette. La parete giallo ocra s'impenna e la roccia è talmente compatta che i chiodi che cerchiamo di mettere si attorcigliano come code di maiale e non parliamo dei buchetti che sono tutti ciechi...ma non per il trapano che va giù che è una meraviglia, creando così un terzo tiro di IX- (7b+) spettacolare. Poi segue una lama incredibile (lo spit è stato messo in un secondo momento per eliminare gli attriti delle corde che venivano inghiottite dalla lama, incastrandosi sulle camme dei friend), di seguito un bel tiro di VIII (7a) che porta alla base dell'imponente pilastrone finale che si getta verso valle con un'assurdità antigravitazionale pazzesca.
A questo punto tornerò il 22 luglio con Giacomo, con l'idea di concludere l'opera, dunque saliamo la parte aperta precedentemente liberandola, e ripartiamo (dopo un bel spuntino “+Watt”) puntando alla cima con una linea mozzafiato, tirando fuori dal cilindro altri 3 tiri spettacolari...grandissimo il Duzz che mi ha fatto riposare aprendo lui il 6° tiro, un VIII+(7a+) senza pari. Sono le 19.00 e siamo sulla cima del Col dei Bos, facciamo una foto, mando un messaggio a Lisa e Lorenzo (che non è potuto venire) e giù le doppie.
Gioia, soddisfazione ed un tramonto favoloso ci ripagano delle fatiche sofferte regalandoci la felicità della nostra prima via in Dolomiti! Propongo alla fine il nome della via “Lisetta”, dedicando questa nostra prima opera in Dolomiti alla mia ragazza, ora super indaffarata col lavoro, ma vicina a noi lassù sulle “crode” e lontani da casa. Sono certo che la via piacerà e regalerà belle soddisfazioni ai ripetitori.
Ringrazio: Patagonia, Wild Climb, +Watt e Risk Protect
di Andrea Simonini
SCHEDA: Lisetta, Col dei Bos, Dolomiti
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