Laura Rogora, Marcello Bombardi, Stefano Carnati, Marco Zanone arrampicata a muerte in Spagna
Stanno finendo le vacanze natalizie ed è tempo per fare un veloce primo bilancio delle grandi prestazioni di alcuni fortissimi climbers italiani che, sempre più spesso, scelgono di migrare verso sud ed arrampicare nelle falesia spagnole durante il periodo più freddo dell’anno.
Partiamo con la 17enne Laura Rogora che durante il primo giorno dell’anno è riuscita a salire il 9a di Esclatamaster a Perles. Sempre il primo dell’anno e sempre 9a, ma falesia diversa e persona diversa: Marcello Bombardi si è aggiudicato Estado critico a Siurana, poi per essere proprio sicuro della sua forma ha rilanciato il giorno successivo salendo il vicino 8c+ L'odi social. Marco Zanone ha ripetuto anche lui questo famoso test di Carles Brasco, defininedolo "una delle vie migliori che io abbia mai fatto", poi a Margalef si è tolto la soddisfazione di salire l’8c+/9a di La Ley Innata. Ultimo ma non per questo meno importante: durante due brevissimi viaggi tra Margalef e Siurana, Stefano Carnati ha salito una sfilza di 8c ma anche La ley innata 8c+, L’odi social 8c+ e A muerte 8c+/9a.
Segnaliamo infine il veloce viaggio a Saint Loup in Svizzera di Riccardo Scarian e Alessandro Zeni. Mentre Scarian ha provato Bimbaluna, Zeni invece ha tentato di mettere insieme questo classic test di placca degli anni '90 di Francois Nicole con un’altra mitica placca, Bain de Sang di Fred Nicole, salendo prima la parte dura di Bain per poi raggiungere il passo chiave di Bimbaluna. Nessuno dei due è riuscito nei progetti, ma la connection promette essere parecchio interessante e anche, nelle parole di Zeni, "parecchio difficile".