Il Piccolo Principe, Punta Larsei, nuova via per Tondini e Segato
Il 31 agosto 2005, Nicola Tondini e Dario Segato (Guide alpinie della scuola XMountain sempre attive nel proporre novità) hanno completato (e liberato) una nuova via sulla parete sud della Punta dei Larsei, nel Gruppo del Sella, Dolomiti.
Nicola Tondini e Dario Segato (Guide alpinie della scuola XMountain sempre attive nel proporre novità) hanno aperto (e liberato) una nuova via sulla parete sud della Punta dei Larsei, nel Gruppo del Sella. E' un itinerario che Nicola Tondini definisce un misto tra "classico-moderno". Classico per lo stile di chiodatura che presenta chiodi normali e protezioni veloci lungo i tiri e fix (da 8mm) alle soste. Moderno per la ricerca di una linea che privilegiasse lo stile e la bellezza del "gesto" dell'arrampicata. Il tutto per 250 metri (8 lunghezze) con difficoltà massima di 7a+. Il "Piccolo Principe" corre a sinistra della bella "Leviti-Nemela" (Aldo leviti e Ivo Nemela 1973) e della più recente "Banda degli Onesti" (Eddy Boldrin). IL PICCOLO PRINCIPE Punta di Larsei Gruppo del Sella, Dolomiti di Nicola Tondini "La Punta di Larsei è una bella cima che si trova nel gruppo del Sella sopra al passo Pordoi. Ci si passa sotto per andare a fare la ferrata 'C.Piazzetta' che conduce alla cima del Piz Boè. Nonostante la comodità e la bellezza della roccia, non è mai stata tanto frequentata. Per anni l'unica via presente era la 'Leviti-Nemela (VI+)', giustamente proposta da Jaccopelli nelle sue scelte di vie. Più recente è la 'Banda degli onesti' aperta da Edy Boldrin (V+A0). Entrambe queste vie evitano accuratamente i tre muri più compatti della parete, dove io e Dario abbiamo invece deciso di disegnare la nostra via. La via 'Il Piccolo Principe' (questo è il nome datogli, dedicata a mio figlio) è una via che si può, così, definire classico-moderna. Moderna è la linea ricercata: abbiamo puntato alle zone più compatte della parete, alla roccia migliore e alla difficoltà, esattamente come si avrebbe fatto nel chiodarla sistematicamente a spit, alla ricerca del bel gesto di arrampicata. Classico è lo stile di chiodatura che io e Dario abbiamo scelto: solo chiodi, nuts, freends, tricam, clessidre. Solo sulle soste abbiamo messo dei tasselli (6 per l'esattezza su otto soste). Tutti i chiodi utilizzati li abbiamo lasciati e sono facilmente integrabili con tricam e freends (utile i 4 camelot). Una via che merita sicuramente di essere ripetuta. 31 agosto 2005. E' la terza volta che partiamo per terminare questa via che inizialmente pensavamo di portarci a casa in giornata o poco più. Invece ben due temporali e sempre nelle primissime ore del pomeriggio, ci hanno sempre costretto ad una veloce ritirata. Nelle prime 2 volte abbiamo portato a termine i primi 5 tiri più il passo più duro del 6° tiro. Non siamo mai stati tanto veloci: su ogni tiro abbiamo fatto vari resting per riuscire a posizionare buoni chiodi (sia per noi, che per i ripetitori). Subito siamo indecisi se arrivare alla quinta sosta percorrendo la vicina e più facile 'Leviti-Nemela' o se ripercorrere nuovamente tutta la via. Optiamo per questa seconda scelta, avendo così la possibilità di percorrere interamente in libera il 2°, il 4° e il 5° tiro (il primo l'aveva già percorso senza resting Dario durante la seconda giornata di apertura). Decidiamo anche di invertirci i tiri: io percorro quelli aperti da Dario e viceversa, per rendere più interessante 'l'avvicinamento'. Il primo tiro tocca a me, quindi, e posso apprezzare il capolavoro di Dario: una partenza bruciante su roccia molto compatta dove ogni appiglio e da cercare con pazienza. Per fortuna si riescono ad integrare con freends i pochi chiodi che la parete ha accettato. A mezzogiorno siamo alla quinta sosta e passa davanti Dario per terminare il suo tiro. Anche questa volta la partenza è bruciante e torna molto utile il chiodo, piantato la volta precedente, per riuscire nella libera. Anche qui un bel 6c+ ci sta sicuramente bene come sul primo tiro. Ora tocca a me. Fino a qui la roccia l'avevamo trovata veramente molto bella di colore giallo-rossastra, ma la sezione alta della parete si presenta di un giallo più chiaro e quindi meno compatta. Disegno il settimo tiro immaginando di dover tracciare un tiro di arrampicata sportiva: salgo le zone più compatte dove la roccia è bella ed evito accuratamente tutti i punti di discontinuità: rampette, deviazioni su zone più facili, ecc. Alla fine viene fuori un bel tiro di 30m di 6c. Sono costretto a ripeterlo una seconda volta perché nel posizionare un'utile clessidra avevo fatto un resting. Sono le 16,00 e parte Dario. 2 ore intense di arrampicata e chiodatura lo portano sulla cima. Arditamente è salito su due muri molto compatti e difficili da chiodare o proteggere. Alla fine lo vedo esausto. Sono le 18 passate, propongo a Dario di calarlo e di provare io velocemente il tiro in libera. Parto quindi con tutte le protezioni già rinviate deciso a chiudere i conti con questa parete. Mi accorgo subito, però, che gli appigli sono piccoli e distanti. Passo il primo muretto. Sul secondo faccio i miei complimenti al mio compagno: la sezione è continua e l'arrampicata complessa; salto fuori dal tratto duro appena in tempo, prima che gli avambracci mi abbandonino. Bravo Dario: un bel 7a+, a protezioni naturali. Aspettiamo ora le ripetizioni, anche per la conferma dei gradi da noi proposti." di Nicola Tondini Scheda Via "IL PICCOLO PRINCIPE" Punta di Larsei gruppo del Sella, Dolomiti Prima salita: Nicola Tondini e Dario Segato 5/08/04, 18/07/05, 31/08/05. Prima libera: Nicola Tondini e Dario Segato 31/08/05 Sviluppo: 250m Difficoltà: max 7a+, R2/3. Impegno ambiente II, (ED+) Lunghezze: 8 tiri (6c+, 6c, 4+, 6c, 6b+, 6c+, 6c, 7a+) Materiale: Friends (fino al 4 camelot), tricam, cordini, 2 corde da 60m Accesso: Dal Passo Pordoi proseguire in macchina fino all'Ossario. Da lì si seguono le inidicazioni per 'Ferrata C.Piazzetta' fino a quando il sentiero arriva sotto la parete di Punta Larsei. La ferrata attacca a destra su un pilastro staccato, la nostra via a sinistra in centro parete, a sinistra delle vie: 'La banda degli onesti' e 'Leviti Nemela'. Attacco riconoscibile da cordino passato su due nuts e chiodo appena sopra. Discesa: Dall'ultima sosta con 4 doppie o a piedi per la ferrata 'C.Piazzetta' Note: La via è attrezzata con chiodi (lungo i tiri) e fix (alle soste: tasselli Raumer inox da 8mm). Il 31/08/05 Tondini e Segato hanno terminato la via e ripercorso tutti i tiri in libera (tutti i tiri sono stati aperti con restino per chiodare).
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