Falesia Gole della Stretta... il tempo ritrovato

Max Flaccavento presenta la falesia delle Gole della Stretta in provincia di Siracusa, Sicilia. Un “posto magico” per l'arrampicata, con quasi 30 vie fino all’8a.
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Il lato sinistro degli strapiombi
Max Flaccavento
Ci sono luoghi che echeggiano per anni nella memoria delle persone, quasi come se si trattasse di paradisi lontani a cui soltanto pochi eletti è concesso di godere della bellezza che offrono. Angoli di mondo a portata di mano, ma che per lo stato di abbandono in cui versano, vengono di conseguenza vissuti sporadicamente, contrariamente a come meriterebbero. A maggior ragione quando questi luoghi poi, sono tutt’altro che isolati e fuori dalla portata dei più.

Uno di questi posti sono sicuramente le Gole della Stretta, in provincia di Siracusa. Situato a pochissimi chilometri da Buccheri, si tratta di un posto magico che per tanto, forse troppo tempo, è caduto ingiustamente nel dimenticatoio, a maggior ragione vista la bellezza della roccia e dell’ambiente che circonda il tutto.

Valorizzato tanti anni fa da Giovanni Brugaletta, un appassionato arrampicatore di Pedagaggi trasferitosi successivamente al Nord, questo posto ha vissuto per alcuni anni una certa fama, grazie sopratutto alla presenza di alcune belle vie di placca che si prestavano bene a facili arrampicate. Il tempo però, come sempre ha lasciato il suo segno, facendo invecchiare gli spit in parete, rendendo le soste ormai insicure, e facendo si che la vegetazione si riprendesse lentamente gli spazi che le appartenevano grazie alle leggi che la natura impone. Uno stato di cose questo che ha generato un successivo e graduale abbandono di questa falesia, e che per noi arrampicatori della provincia di Ragusa, ha costituito da sempre, un motivo evidentemente poco valido per non frequentarla.

Un giorno di inizio inverno infatti, grazie anche all’invito di Davide Gallo, un arrampicatore nonché nostro amico di Noto, improvvisamente ci ritrovammo in questo sito. Inutile dire che fu amore a prima vista, e che da quella volta nacque una sorta di impegno tra noi e quella falesia. Davide nel corso di quella giornata diede alla luce una nuova bellissima via sul lato sinistro degli strapiombi, e noi scalando quello che ci era possibile, progettammo le future vie del settore. Disegnammo con la mente le nuove linee possibili che la roccia offriva ai nostri occhi, alcune così logiche, da restare quasi stupiti per essere così fortunati da avere a disposizione tutta per noi, così tanta roccia da poter interpretare e successivamente vivere.

Il resto è storia recente, decine e decine di giornate passate a sostituire vecchi ancoraggi in cima alle pareti, a lottare con vecchi ed arrugginiti spit, ad estirpare vegetazione lungo le vie e alla base, e soprattutto intere giornate a scalare e ad aprire dal basso, nuove e bellissime linee.

Il tutto per noi è stato motivo di grande soddisfazione personale, sia per aver restituito a questo posto il valore che meritava, sia per aver dato a tanti la possibilità di un nuovo luogo dove scalare e vivere intense giornate all’insegna del silenzio e della natura. Da parte nostra quindi, non ci resta che augurare buona arrampicata a tutti quelli che decideranno di spellarsi le dita su queste rocce Siciliane.

Per ultimo ma non per importanza, da parte mia vorrei personalmente ringraziare di cuore Giovanni Brugaletta, Gabriele Puccia, Antonio Tidona, Piero Criscione, Vincenzo Di Maria, Peppe “Kona” Barbagallo, Peppe Leggio, e tutti gli altri amici che con la mia stessa passione, si sono spesi in queste Gole, accettando le fatiche di lunghe giornate di lavoro, e gioendo allo stesso tempo, per le soddisfazioni che questo progetto, l’ennesimo, ci ha regalato.

di Max Flaccavento


SCHEDA: Gole della Stretta, Sicilia




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