Arrampicata: prima a-vista di Giallo Dream alla Vallaccia per Mario Prinoth
Il 7/10 Mario Prinoth ha realizzato la prima onsight di Giallo Dream (240m, max 8a), via aperta e poi liberata da Rolando Larcher nel 1996, sulla parete ovest della Torre Mezzaluna nel Gruppo della Vallaccia (Val di Fassa, Dolomiti).
Risale a qualche giorno fa, e precisamente al 7 ottobre, la ripetizione di Mario Prinoth e Bruno Pederiva di "Giallo Dream", la via aperta e poi liberata da Rolando Larcher, nel 1996, sulla parete ovest della Torre Mezzaluna nel Gruppo della Vallaccia (Val di Fassa, Dolomiti). Si tratta di una linea di 9 lunghezze (su roccia bellissima) e con una difficoltà max di 8a che Prinoth ha superato a-vista, mentre Pederiva rotpunk. Questa di Mario è la prima on-sight della via e senz'altro una gran bella realizzazione (!), pur senza aggiungere che con tutta probabilità è anche la prima ripetizione integrale. D'altra parte la coppia Pederiva-Prinoth è rodata e fortissima, nonchè in formissima. Tanto per dare alcune anticipazioni: voci di corridoio mormorano che Mario apparirà presto su questi schermi con un'altra bella prestazione. Mentre Bruno, giusto lo scorso 11 ottobre, ha centrato la ripetizione on-sight di Spirit, la super via aperta da Massimo "Mox" Da Pozzo e Danilo Serafini (e liberata poi dallo stesso Mox) nel settembre 2003 sulla Cima Orientale delle Cime D'Auta. Oltre al valore indiscusso di questa realizzazione, quel che ci sembra debba essere sottolineato è come stia prendendo sempre più piede (anche se non si tratta di una novità assoluta) la "libera" delle vie a spit sulle pareti alpine. Ma attenzione a prendere tutto ciò alla leggera, o come una "moda", o ancora a farsi fuorviare dallo spettro del "vituperato" spit. Come ci scrive Prinoth: su queste vie (e intendiamo quelle aperte con lo stile di Larcher, Vigiani, Da Pozzo, Manolo, per citarne solo alcuni senza andare a pescare in un passato non proprio recente) il più delle volte non è consentito sbagliare, nonostante gli spit. GIALLO DREAM ALLA VALLACCIA di Mario Prinoth Ricevo qualche giorno fa la gradita telefonata da un amico che voleva congratularsi per la via ripetuta da me e Bruno e mi invita a raccontare la mia esperienza. Sono contento perché ho la possibilità di far conoscere una meravigliosa via delle mie parti e, oltre a una esperienza "verticale", anche di amicizia e incontro tra due generazioni. La possibilità di scalare con un pioniere dell'arrampicata libera come Bruno mi ha insegnato ad affrontare con lo spirito giusto l'arrampicata in montagna, perciò sfrutto ogni occasione di ingaggiare una lotta con lui su nuove pareti. L'anno scorso tra i vari tentativi fatti in Marmolada (sulla via Larcher-Vigiani) trovavamo tempo per affrontare altre vie magari meno impegnative; con questo spirito abbiamo intrapreso l'iniziativa di scalare "Mururoa", fantastica via su roccia sanissima con grado max. 7b+, che si trova a destra di "Giallo Dream". Entrambe si trovano nel gruppo della Vallaccia, sulla Torre di Mezzaluna, posta in mezzo al Sasso delle Undici e il Sasso delle Dodici e ben visibile da Mazzin di Fassa. La magia di "Giallo Dream", aperta e liberata da Rolando Larcher e co. nel 1996, segue la forma della Torre centrale, dando la sensazione di arrampicare su una mezzaluna, consentendo di scalare prima in strapiombo e poi sempre più appoggiato e tecnico nella parte alta. Alle undici del 7 ottobre siamo all'attacco della via, la giornata è tipicamente autunnale e il clima è decisamente freddo. Sui primi tiri soffriamo un po' per le dita congelate, ma dopo l'atmosfera si riscalda e ci consente così di affrontare il tiro più impegnativo. Risolto quest'ultimo, il resto della via ci pare già un po' più in discesa, anche se rimane ancora l'incognita del 7c. L'arrampicata su questa roccia fantastica che richiede una buona dose di resistenza ci fa dimenticare il tempo che passa, e così siamo presto sulla cima, soddisfatti della realizzazione e soprattutto dell'8a e del 7c "a vista". Solo dopo qualche giorno arriva la notizia che potrebbe essere la prima ripetizione. Con questa occasione voglio anche ricordare che l'umiltà è necessaria per affrontare questo tipo di vie, unita a una certa preparazione fisica ma soprattutto mentale. Fare questo genere di vie (attrezzate sì a spit, ma tutt'altro che "ascellari") non può essere considerata una moda, e il fatto di dover fare un passaggio anche molto duro senza possibilità di proteggersi da una parte può essere un grande stimolo e dà grande soddisfazione in caso positivo, ma dall'altra è un rischio in certi casi elevato che non permette di sbagliare. di Mario Prinoth Torre Mezzaluna (2628m), Gruppo della Vallaccia, Dolomiti parete Ovest via GIALLO DREAM Apertura: Rolando Larcher con Letizia Deavi, Andrea Tomasi, Corrado Coser, Marcello Luciani, Bruno Mestrina (7,11,16,21/07/96 e 21/08/96) Prima libera: Rolando Larcher (14/09/96) Prima libera a-vista: Mario Prinoth (7/10/06) Prima ripetizione: Mario Prinoth, Bruno Pederiva (7/10/06) Sviluppo totale: 240m Difficoltà: 8a max; (tiro per tiro: L1:6a ; L2:7b/c ; L3:8a ; L4:7b/c ; L5:7a+ ; L6:7c; L7:7a/b ; L8:7b ; L9:VI°). Accesso: Da Pozza di Fassa per la strada della Val San Nicolò fino a parcheggiare sulla dx (300m prima di una chiesetta bianca) in corrispondenza della tabella CAI che indica il sentiero per il Bivacco Zeni posto in un anfiteatro con a sx la Torre di Mezzaluna sulla cui sx scende il ghiaione della forcella Vallaccia (1h). Attacco: dal bivacco in 15' si raggiunge la base della Torre, la si costeggia a dx fin sotto la gialla e strapiombante parete centrale. Discesa: in doppia sulla via.
In alto lo schizzo della Giallo Dream (arch. R. Larcher). |
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