Arrampicata in Sardegna: news 2 / giugno 2013
La seconda puntata dell'aggiornamento di Maurizio Oviglia con le novità dalla Sardegna: i settori Vernacoliere e Dino Park a Baunei; il settore mutanda a Tancau; la falesia di Conca Manna a Isili.
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Un 7a molto estetico al settore Mutanda (falesia Lucertole al sole, Tancau, Baunei)
Cecilia Marchi
Una delle zone che in questi ultimi anni ha conosciuto maggiore sviluppo dal punto di vista dellarrampicata sportiva è senza dubbio quella di Baunei, sulla costa orientale. Solo 10 anni fa in questa zona vi era solo una falesia e, sebbene ci fossero alcune tra le più belle grandi pareti della Sardegna, Baunei non poteva neanche pensare di rivaleggiare con Dorgali e Cala Gonone. Oggi le cose son cambiate e negli ultimi anni sono nate un gran numero di falesie. Tra quelle attrezzate nellultimo anno, segnaliamo il settore Vernacoliere, opera di Roberto Vigiani e Luisa Siliani e il settore Dinopark, nato per mano di un gruppo di ceki capitanati da Jan Kares.
Al Vernacoliere si scala una manciata (per ora) di vie sulla classica roccia sarda, talvolta un po (troppo) aggressiva. Il pregio più evidente del settore pare però essere il panorama, di primordine sulla costa e sullincombente parete SW della Punta Giradili. Le difficoltà vanno dal 6a al 7a. Poco più avanti si trova il settore Dino Park, una strapiombante parete gialla posta sotto Bacu Olco è (attenzione, talvolta questa gola è frequentata dai torrentisti e vi può essere un importante pericolo di caduta sassi), tra la Punta Su Mulone e la Punta Argennas. Qui già diversi anni fa avevano tentato di aprire una via di più tiri i fratelli Mabboni, ma avevano rinunciato per la mediocre qualità della roccia. In effetti questa non è sempre buona e la falesia, una quindicina di tiri in tutto dal 5c al 7c+, presenta lunghezze atletiche su canne talvolta molto belle ma sovente un po polverose e con tratti non troppo solidi. Non resta che sperare che il tempo e la frequentazione del sito aiuti a migliorare la qualità di certe vie, ma perché ciò accada, conoscendo bene la Sardegna, possono volerci anche 10/15 anni. Ad entrambe le falesie si accede dal sentiero Selvaggio Blu, proprio allinizio di questo e parcheggiando poco sopra Pedra Longa. Sono necessari 15 minuti di cammino per il Vernacoliere e 25 per Dino Park. Le topos della falesia Il Vernacoliere sono pubblicate sul sito Toscoclimb, mentre quelle di Dinopark sul sito 27 crags.
Molto vicino a Santa Maria Navarrese, frazione marina di Baunei vi è il piccolo agglomerato di Tancau. Sopra le case si trova una piccola collina caratterizzata da un bel granito tafonato. Già qualche anno fa Giorgio Puxeddu vi aveva creato una piccola falesia sul versante sud, che aveva battezzato Lucertole al sole. Ora è passato a valorizzare il settore settentrionale, caratterizzato da una grotta tafonata. Lo strapiombo è molto pronunciato ma le vie non sono molto lunghe e alcune sono ancora da liberare. Per ora difficoltà dal 5c al 7b con un 7a veramente imperdibile e super estetico. Forse una parete così carina meritava un nome più accattivante che settore mutanda, ma si sa che la fantasia degli arrampicatori talvolta non ha limiti e spazia dal kitsch al surreale senza problemi.
Se Giorgio Puxeddu è appassionato del granito Simone Sarti predilige decisamente il calcare, anche se non particolarmente quello di Isili. Ciò nonostante, spinto dal local Carlo Abis, ha voluto creare qualche novità in questo centro, diventato negli anni novanta forse il più famoso dellisola grazie ai suoi strapiombi. La valletta dove si trovano la gran parte dei settori di Isili appariva ormai satura, rimaneva pur sempre la grande parete di Conca Manna, un po discosta, e per la verità di poco successo presso i climbers, nonostante i periodici tentativi di valorizzazione. Dopo le prime vie agli inizi degli anni novanta ad opera di Antonio Marino e il successivo restyling di quattro anni fa (Maurizio Oviglia e Giampaolo Mocci) arriva dunque lennesimo tentativo di portare alla ribalta questa parete da parte di Simone e Carlo. In particolare Simone, oltre a liberare Non cè trippa per gatti (7c+/8a) ha aggiunto ora vari progetti di grado 8 che dovrebbero costituire una valida alternativa ad Urania nella stagione più calda. Staremo a vedere se queste novità potranno aiutare a rilanciare il centro di Isili, negli ultimi anni un po a corto di novità
News Sardegna di Maurizio Oviglia
Al Vernacoliere si scala una manciata (per ora) di vie sulla classica roccia sarda, talvolta un po (troppo) aggressiva. Il pregio più evidente del settore pare però essere il panorama, di primordine sulla costa e sullincombente parete SW della Punta Giradili. Le difficoltà vanno dal 6a al 7a. Poco più avanti si trova il settore Dino Park, una strapiombante parete gialla posta sotto Bacu Olco è (attenzione, talvolta questa gola è frequentata dai torrentisti e vi può essere un importante pericolo di caduta sassi), tra la Punta Su Mulone e la Punta Argennas. Qui già diversi anni fa avevano tentato di aprire una via di più tiri i fratelli Mabboni, ma avevano rinunciato per la mediocre qualità della roccia. In effetti questa non è sempre buona e la falesia, una quindicina di tiri in tutto dal 5c al 7c+, presenta lunghezze atletiche su canne talvolta molto belle ma sovente un po polverose e con tratti non troppo solidi. Non resta che sperare che il tempo e la frequentazione del sito aiuti a migliorare la qualità di certe vie, ma perché ciò accada, conoscendo bene la Sardegna, possono volerci anche 10/15 anni. Ad entrambe le falesie si accede dal sentiero Selvaggio Blu, proprio allinizio di questo e parcheggiando poco sopra Pedra Longa. Sono necessari 15 minuti di cammino per il Vernacoliere e 25 per Dino Park. Le topos della falesia Il Vernacoliere sono pubblicate sul sito Toscoclimb, mentre quelle di Dinopark sul sito 27 crags.
Molto vicino a Santa Maria Navarrese, frazione marina di Baunei vi è il piccolo agglomerato di Tancau. Sopra le case si trova una piccola collina caratterizzata da un bel granito tafonato. Già qualche anno fa Giorgio Puxeddu vi aveva creato una piccola falesia sul versante sud, che aveva battezzato Lucertole al sole. Ora è passato a valorizzare il settore settentrionale, caratterizzato da una grotta tafonata. Lo strapiombo è molto pronunciato ma le vie non sono molto lunghe e alcune sono ancora da liberare. Per ora difficoltà dal 5c al 7b con un 7a veramente imperdibile e super estetico. Forse una parete così carina meritava un nome più accattivante che settore mutanda, ma si sa che la fantasia degli arrampicatori talvolta non ha limiti e spazia dal kitsch al surreale senza problemi.
Se Giorgio Puxeddu è appassionato del granito Simone Sarti predilige decisamente il calcare, anche se non particolarmente quello di Isili. Ciò nonostante, spinto dal local Carlo Abis, ha voluto creare qualche novità in questo centro, diventato negli anni novanta forse il più famoso dellisola grazie ai suoi strapiombi. La valletta dove si trovano la gran parte dei settori di Isili appariva ormai satura, rimaneva pur sempre la grande parete di Conca Manna, un po discosta, e per la verità di poco successo presso i climbers, nonostante i periodici tentativi di valorizzazione. Dopo le prime vie agli inizi degli anni novanta ad opera di Antonio Marino e il successivo restyling di quattro anni fa (Maurizio Oviglia e Giampaolo Mocci) arriva dunque lennesimo tentativo di portare alla ribalta questa parete da parte di Simone e Carlo. In particolare Simone, oltre a liberare Non cè trippa per gatti (7c+/8a) ha aggiunto ora vari progetti di grado 8 che dovrebbero costituire una valida alternativa ad Urania nella stagione più calda. Staremo a vedere se queste novità potranno aiutare a rilanciare il centro di Isili, negli ultimi anni un po a corto di novità
News Sardegna di Maurizio Oviglia
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