Arrampicata in parete: Testa o Croce al Monte Cimo per Rolando Larcher
Questo genere di vie il primo giorno necessitano umiltà, salendo piano piano e memorizzando il più possibile. Nonostante un freddo cane, procediamo abbastanza bene fin sotto l'ultimo tiro, dove arriva la randellata! Una pancetta dall'apparenza innocua determina tutta la salita. Come nel resto dei tiri non c'è nessun segno, ne un filo di magnesio ed arrivato ad uno spit in strapiombo, gli appigli “normali” spariscono.
Comincio ad esser stanco e rigido dal freddo, ma comunque tento di scoprire questo rebus. A fatica metto assieme alcuni movimenti e a forza di voli intuisco come interpretare questo repulsivo bombè. Arrivo due volte con il naso a sfiorare il chiodo successivo, ma non riesco a moschettarlo, le mani si aprono per la stanchezza e dopo l'ennesimo lungo volo, ritirata strategica, so però che la prossima volta riuscirò a passare.
Qua i due Nic sono stati veramente bravi, nella concitazione del momento li manderei quasi a quel paese, ma poi gli ringrazio per quanto mi fanno divertire ed impegnare. La via non è piaciuta solo a me, anche Herman ne è entusiasta, pertanto ritorniamo assieme per il secondo giorno. Quando si sa dove mettere le mani, le cose procedono più agevolmente e inaspettatamente, nonostante sia ancora freddo, arrivo in rotpunkt fin sotto il boulder finale. Ancora un bel volone e poi finalmente moschetto lo spit dell'obbligatorio più duro della via, due movimenti ancora e una piacevole placca mi conduce in cima. Scendo e riprovo agguerrito, ma per oggi il massimale ha già dato, game over.
Questa lunghezza è veramente notevole, 8b è un grado coerente per immaginarla e benché sia lunga 40m e valutata 7c obbligatorio, per dare il giusto merito a questi 12 movimenti senza respiro, un bel 7c boulder lo troverei più adeguato. Aggiungo che delle vie aperte e liberate dagli stessi apritori al Monte Cimo (Vola Via e Via di Testa) , questa abbia l'obbligatorio più impegnativo.
Le differenze tra un compagno ed un amico diventano nitide dopo il secondo giorno di tentativi... e così mi ritrovo nuovamente all'attacco assieme ad Herman. Partiamo entusiasti, tutto fila per il meglio, ma nel super estetico 4° tiro di 8a+, alla fine della sezione dura mi sgomma un piede e volo. Amareggiato proseguo per la sosta, mi consola solo il fatto che l'ultimo tiro mi farà ancora tribolare.
Mi avvio con l'idea di ripassare le sensazioni sul boulder, ma incredibilmente mi ritrovo ansimante sulla facile placca finale. Molto bene, questo è andato, ma per completare il tutto, manca il 4° da regolare. Mentre ci caliamo sento un po' la pressione, nelle braccia c'è ancora energia ed i piedi non fanno troppo male, vado! Questa volta non sgomma nulla e felice concludo in bellezza questo splendido itinerario, grazie Nic & Nic, grazie Herman!
Rolando Larcher CAAI
Si ringrazia: La Sportiva – Montura - Petzl
SCHEDA: Testa o Croce, Monte Cimo, Val d'Adige
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