Angelika Rainer non molla a Pian Schiavaneis in Dolomiti
Sabato 17/03/2012 nella falesia di Pian Schiavaneis (Dolomiti) Angelika Rainer ha salito il suo primo 8b+, Non mollare.
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Angelika Rainer sale Non mollare 8b+, Pian Schiavaneis, Dolomiti
Marco Servalli
Angelika Rainer non molla su "Non mollare" 8b+, a Pian Schiavaneis, Dolomiti, confermando il suo periodo di gran forma, nel trittico di discipline che lha vista da prima liberare "Il volo dellangelo" D13- e chiudere "M come mostro" D13-, poi vincere la Coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio 2012, per concludere quindi, dopo sole tre settimane, con la realizzazione di questo progetto che ora la riempie di gioia.
"Ho provato questa bellissima via in un tempo distribuito su tre anni", dice Angelika, "interrotto da varie pause dovute agli allenamenti in vista delle due stagioni di gare e dalla doppia tendinite al gomito dello scorso anno. Tutto questo era molto duro psicologicamente, varie volte ho dovuto ricominciare daccapo a riprovare i movimenti chiave, che sono costituiti da due lanci, il primo dei quali seguito da una serie di movimenti duri su tacchettine piccolissime."
Continua Angelika "Ho chiuso la via al primo giro di giornata, dopo che per tutto linverno lavevo riprovata una sola volta e senza aver scalato molto a mani nude! Però ero motivatissima e sentivo che con le condizioni giuste, che in questa via contano tantissimo, potevo chiuderla".
La meranese infatti, durante questultima settimana, ha aggiunto al già ottimo stato di forma delle sue braccia, dovuto ai continui e mirati allenamenti per le piccozze, delle sedute extra di boulder e di corsa per rafforzare mani e fiato, che le hanno permesso di arrivare al top della forma e della via, anche se con molta fatica, ma con il tifo ed il supporto dei molti amici che erano in falesia con lei. Al prossimo progetto!
"Ho provato questa bellissima via in un tempo distribuito su tre anni", dice Angelika, "interrotto da varie pause dovute agli allenamenti in vista delle due stagioni di gare e dalla doppia tendinite al gomito dello scorso anno. Tutto questo era molto duro psicologicamente, varie volte ho dovuto ricominciare daccapo a riprovare i movimenti chiave, che sono costituiti da due lanci, il primo dei quali seguito da una serie di movimenti duri su tacchettine piccolissime."
Continua Angelika "Ho chiuso la via al primo giro di giornata, dopo che per tutto linverno lavevo riprovata una sola volta e senza aver scalato molto a mani nude! Però ero motivatissima e sentivo che con le condizioni giuste, che in questa via contano tantissimo, potevo chiuderla".
La meranese infatti, durante questultima settimana, ha aggiunto al già ottimo stato di forma delle sue braccia, dovuto ai continui e mirati allenamenti per le piccozze, delle sedute extra di boulder e di corsa per rafforzare mani e fiato, che le hanno permesso di arrivare al top della forma e della via, anche se con molta fatica, ma con il tifo ed il supporto dei molti amici che erano in falesia con lei. Al prossimo progetto!
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