Addio Tito Traversa
Venerdì 5 luglio, una giornata nera, nerissima. Non ce l'ha fatta Tito Traversa, il fortissimo e giovanissimo climber di Ivrea che martedì scorso si era gravemente infortunato cadendo, per motivi ancora da chiarire ufficialmente, da una via nella falesia di Orpierre in Francia. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime, tanto che era stato trasportato in ospedale a Grenoble dove a causa del fortissimo trauma alla testa era stato ricoverato e posto in coma farmacologico.
La notizia del terribile incidente e della tragica morte del 12enne ha scioccato e scosso l'intera comunità di climbers che aveva giustamente individuato in Tito un ragazzo con una gioia, una passione ed un talento per l'arrampicata incontenibili. Tito aveva una dedizione ed una grinta inusuali, da campione, che gli aveva fatto centrare dei risultati che avevano dell'incredibile: il primo 8a a soli 8 anni nel 2010, seguito dal suo primo 8b a 9 anni e il primo 8b+ a 10 anni. Numeri che lo collocavano indubbiamente tra i più forti giovani climbers del mondo e che facevano sperare per un grande futuro, non solo per Tito ma anche per tutta l'arrampicata sportiva.
Venerdì pomeriggio invece tutti questi numeri e sogni hanno perso qualsiasi significato. I genitori Barbara Sirio e Giovanni Traversa hanno acconsentito alla donazione degli organi e a loro, e al piccolo grande Tito, va il più grande abbraccio di tutti.