Valle di Trona: vie invernali per Cristian Candiotto e Co.
Come lamentarsi, quando si vive in una valle che immancabilmente ogni anno ti regala l’avventura fuori casa? È una fortuna non per tutti. È così che anche quest’anno, magro di neve e con l’acquolina alla gola in attesa del ghiaccio, iniziano le transumanze alla ricerca di qualcosa di nuovo. Su e giù per le valli che circondano, sempre carico per non perdere l’occasione di una salita al volo. E prima o poi l’occasione arriva, quando meno te lo aspetti… balzano ai tuoi occhi cascate che curavi da tempo, canali che dici… perché non provare!
Annate così strane, ovvero tanto piovose in autunno quanto poco nevose nella prima parte della stagione invernale, ormai stanno diventando un’abitudine. Valli che accolgono nella stagione estiva una grande affluenza turistica diventavano nella stagione fredda il park privato dal popolo dello sci alpinismo.
Ora intendiamoci, non è che la neve non arriva più... arriva semplicemente più tardi, lasciando quel lasso di tempo che permette di andare alla ricerca di linee o effimere colate il cui accesso diventa più agevole e sicuro. Non si deve fare i conti con sci o racchette da neve e sopratutto con il pericolo di slavine. La neve tende a coprire ciò che in parte c'è sempre stato, ma non era così' ben visibile ed accessibile.
Avevo già provato a salire una delle due cascate ma le condizioni erano proibitive facendomi cosi desistere. Ho confidato nell'anno seguente e cosi... eccoci qui. Sono nati così 3 itinerari - forse prime salite - per tutti i gusti, dal ghiacciatore all’amante dell’avventura più alpinistica. Tutti in uno scenario tra i più belli delle Orobie: la Val Gerola, più precisamente la valle di Trona con i suoi laghi Trona, Zancone e Rotondo che fanno da scenario unico come finestra sulle Alpi Centrali. Quindi ora… buon divertimento a tutti!
di Cristian 'Cinghio' Candiotto
SCHEDA: Vale, Valle di Trona
SCHEDA: Bea, Valle di Trona
SCHEDA: Couloir del dado tratto, Valle di Trona