Val Porsiglia e Val Longa, nuove cascate di ghiaccio in Trentino
A febbraio Peter Moser, Thomas Ballarin, Fabrizio Dellai e Fabrizio Rattin hanno aperto una serie di cascate nuove in Val Porsiglia e Val Longa.
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Peter Moser sale Baci al Veleno (6, 110m Peter Moser, Thomas Ballarin 02/2012) Val Porsiglia
archivio Peter Moser
"Mi sono chiesto se era possibile passare ancora giornate intere ad aprire nuove cascate, proprio come si fa in terre lontane. La risposta alla mia domanda me la sono data adesso, arrampicando per due settimane consecutivamente su cascate vergini mai salite da nessuno, aprendo tutti i giorni almeno un itinerario nuovo. Alla fine del mio giro sono nate più di venti linee, oltre a rappresentare per il momento uno dei maggiori siti di ghiaccio in Valsugana. Gran parte degli itinerari sono molto impegnativi e sicuramente stupendi..." Ecco come la guida alpina Peter Moser ha descritto in breve il suo tour de force dello scorso febbraio. Riportiamo ovviamente le schede di queste singole cascate e, come di consueto, anche il resoconto di Moser.
FEBBRAIO 2012 IN VAL PORSIGLIA E VAL LONGA
di Peter Moser
E’ difficile spiegare a chi non l’ha mai provato cosa si provi a scoprire una cascata nuova… è un po’ come vedere una bellissima ragazza e innamorarsi perdutamente di essa. Per giorni, a volte per anni, si pensa solo a quel flusso perfetto visto in quel attimo, si aspetta il momento buono per salirlo, che a volte non arriverà mai… E’ questo il fascino del ghiaccio e delle cascate dove la salita rappresenta solo l'ultimo atto. Alcune linee aspettano l'apritore giusto, ne sono sempre più convinto, e mi affascina l'idea che una cascata sia rimasta li per millenni ad aspettarti come una dama legata al tuo destino. Quest’anno il mio destino era legato a parecchie dame si vede…
A febbraio finalmente arriva il freddo e tutte le strutture prendono vita, salgo lungo i boschi di faggio della Val Porsiglia e scopro formata una delle più belle cascate della valle, mi ricordo di lei tre anni fa quando l'avevo vista per la prima volta, peccato, era stesa a blocchi per terra e di essa ne rimaneva qualche misera frangia appesa all’enorme anfiteatro. Quest’anno mi ritrovo a seguire la traccia di un camoscio che mi rivela il passaggio meno ostico per entrare nella valle e d’un tratto mi appare stupenda davanti ai miei occhi lei… è bellissima, mi lascia senza fiato, questa volta è in piedi per tutti i suoi 110m verticali. Difficile spiegare cosa si prova….quello che aspettavi è li davanti a te e basta solo salirlo!
L’indomani sono alla base con il mio amico Thomas Ballarin e ci divertiamo su questa fantastica cascata che chiameremo Baci al veleno. Mi ritrovo fuori dall’ultimo tiro di sesto in cima a questa bellissima creatura ma non mi sento appagato come solitamente in questi casi...Mi chiedo se è possibile passare giornate e giornate ad aprire cascate nuove qui in Trentino senza spostarsi in terre lontane. Insomma ho in mente solo una cosa: aprire tutto e per il più tempo possibile! Non è un pensiero egoistico o smania di collezionare nuove salite, è solo che voglio vivere quella sensazione di avventura per il più lungo tempo possibile.
Il risultato è che passerò due settimane indimenticabili ad aprire tutti i giorni linee nuove, tutte bellissime e in gran parte sostenute. In compagnia dei miei amici Thomas Ballarin e Fabrizio Dellai passiamo intere giornate ad aprire itinerari qui in Val Porsiglia che vanno dal grado 5 al 6, caratterizzati per la maggior parte da formazioni a frange pensili o colonne.
Ormai le nostre giornate hanno una monotonia fantastica... butto tutto sulla mia jeep, corro al ritrovo al bar del paese poi un po’ di fuoristrada aggressivo tra i boschi della valle per portar su il materiale e finalmente mi ritrovo con le picche in mano.
Passano i giorni e le temperature si alzano ma c'è un'altra Dama che ci aspetta, questa volta nella vallata del Vanoi. Nevica e con il mio amico Fabrizio Rattin saliamo questa bellissima cascatona azzurra immersa tra i boschi della Val Longa. Nemmeno il tempo di bere una birra e asciugare i vestiti che il mio pensiero è di nuovo tra le valli laterali della Valsugana.
Al mattino siamo in tre sotto a quella che diventerà una dei gioielli della vallata: io Fabrizio Dellai e Fabrizio Rattin. La salita è fantastica ed adrenalinica, il primo tratto frange e colonne stupende, poi il tiro del boccale dove devi mettere su “off” il cervello e farti leggero e delicato, dimenticarti di respirare fin che non sei fuori da quella colonna senza protezioni, davvero fine e precaria. Saranno 300m di di cascata veramente emozionanti che chiameremo "E mi e ti e el Peter".
Ormai si sta sciogliendo tutto ma da buon testone voglio la ciliegina sulla torta e così con i compagni del giorno precedente ci alziamo presto e saliamo l’ultima cascata della valle. Pianto l’ultima picozzata per uscire e mi accorgo che è fatta! Ho salito tutto e dopo quasi 2 settimane di aperture consecutive mi sento pienamente soddisfatto. Ancora una volta siamo riusciti a vivere la nostra passione tra queste montagne di casa. Il disgelo si porta via tutte le nostre Dame ma non abbiamo nessun rimpianto e le aspetteremo tornare il prossimo anno… forse.
FEBBRAIO 2012 IN VAL PORSIGLIA E VAL LONGA
di Peter Moser
E’ difficile spiegare a chi non l’ha mai provato cosa si provi a scoprire una cascata nuova… è un po’ come vedere una bellissima ragazza e innamorarsi perdutamente di essa. Per giorni, a volte per anni, si pensa solo a quel flusso perfetto visto in quel attimo, si aspetta il momento buono per salirlo, che a volte non arriverà mai… E’ questo il fascino del ghiaccio e delle cascate dove la salita rappresenta solo l'ultimo atto. Alcune linee aspettano l'apritore giusto, ne sono sempre più convinto, e mi affascina l'idea che una cascata sia rimasta li per millenni ad aspettarti come una dama legata al tuo destino. Quest’anno il mio destino era legato a parecchie dame si vede…
A febbraio finalmente arriva il freddo e tutte le strutture prendono vita, salgo lungo i boschi di faggio della Val Porsiglia e scopro formata una delle più belle cascate della valle, mi ricordo di lei tre anni fa quando l'avevo vista per la prima volta, peccato, era stesa a blocchi per terra e di essa ne rimaneva qualche misera frangia appesa all’enorme anfiteatro. Quest’anno mi ritrovo a seguire la traccia di un camoscio che mi rivela il passaggio meno ostico per entrare nella valle e d’un tratto mi appare stupenda davanti ai miei occhi lei… è bellissima, mi lascia senza fiato, questa volta è in piedi per tutti i suoi 110m verticali. Difficile spiegare cosa si prova….quello che aspettavi è li davanti a te e basta solo salirlo!
L’indomani sono alla base con il mio amico Thomas Ballarin e ci divertiamo su questa fantastica cascata che chiameremo Baci al veleno. Mi ritrovo fuori dall’ultimo tiro di sesto in cima a questa bellissima creatura ma non mi sento appagato come solitamente in questi casi...Mi chiedo se è possibile passare giornate e giornate ad aprire cascate nuove qui in Trentino senza spostarsi in terre lontane. Insomma ho in mente solo una cosa: aprire tutto e per il più tempo possibile! Non è un pensiero egoistico o smania di collezionare nuove salite, è solo che voglio vivere quella sensazione di avventura per il più lungo tempo possibile.
Il risultato è che passerò due settimane indimenticabili ad aprire tutti i giorni linee nuove, tutte bellissime e in gran parte sostenute. In compagnia dei miei amici Thomas Ballarin e Fabrizio Dellai passiamo intere giornate ad aprire itinerari qui in Val Porsiglia che vanno dal grado 5 al 6, caratterizzati per la maggior parte da formazioni a frange pensili o colonne.
Ormai le nostre giornate hanno una monotonia fantastica... butto tutto sulla mia jeep, corro al ritrovo al bar del paese poi un po’ di fuoristrada aggressivo tra i boschi della valle per portar su il materiale e finalmente mi ritrovo con le picche in mano.
Passano i giorni e le temperature si alzano ma c'è un'altra Dama che ci aspetta, questa volta nella vallata del Vanoi. Nevica e con il mio amico Fabrizio Rattin saliamo questa bellissima cascatona azzurra immersa tra i boschi della Val Longa. Nemmeno il tempo di bere una birra e asciugare i vestiti che il mio pensiero è di nuovo tra le valli laterali della Valsugana.
Al mattino siamo in tre sotto a quella che diventerà una dei gioielli della vallata: io Fabrizio Dellai e Fabrizio Rattin. La salita è fantastica ed adrenalinica, il primo tratto frange e colonne stupende, poi il tiro del boccale dove devi mettere su “off” il cervello e farti leggero e delicato, dimenticarti di respirare fin che non sei fuori da quella colonna senza protezioni, davvero fine e precaria. Saranno 300m di di cascata veramente emozionanti che chiameremo "E mi e ti e el Peter".
Ormai si sta sciogliendo tutto ma da buon testone voglio la ciliegina sulla torta e così con i compagni del giorno precedente ci alziamo presto e saliamo l’ultima cascata della valle. Pianto l’ultima picozzata per uscire e mi accorgo che è fatta! Ho salito tutto e dopo quasi 2 settimane di aperture consecutive mi sento pienamente soddisfatto. Ancora una volta siamo riusciti a vivere la nostra passione tra queste montagne di casa. Il disgelo si porta via tutte le nostre Dame ma non abbiamo nessun rimpianto e le aspetteremo tornare il prossimo anno… forse.
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