To The Edge: in vetta al Monte Bianco per combattere la leucemia
07/2006 un gruppo di ragazzi leucemici faranno base a Courmayeur con l'obiettivo di salire il Monte Bianco. Ad accompagnarli ci sarà un gruppo di guide alpine ed alpinisti del team “To the edge” formato da alcuni famosi alpinisti tedeschi, dal DKMS (il più grande centro tedesco per donatori di midollo) e il Lifebridge.
In questo ultimo fine settimana di luglio, un gruppo di ragazzi leucemici faranno base a Courmayeur con l'obiettivo di salire il Monte Bianco. Ad accompagnarli ci sarà un gruppo di guide alpine ed alpinisti, tra cui spiccano i nomi di Hajo Friederich, Daniel Bartsch, Hans Lochner e Anna Torretta. E' questa l'ultima avventura del team “To the edge” (fino al limite), formato da alcuni famosi alpinisti tedeschi, dal DKMS (il più grande centro tedesco per donatori di midollo) e il Lifebridge. Combattere la malattia rompendo e stravolgendo le barriere e i confini che dividono il “mondo dei sani e forti” dal mondo dei più deboli, ovvero da quella sorta di limbo ospedaliero in cui sono imprigionati e a volte dimenticati i malati. E' questo l'obiettivo e il progetto di “To the edge” l'associazione no profit, fondata e composta da alcuni famosi alpinisti tedeschi, che da alcuni anni ha come focus della sua attività alpinistica e delle sue spedizioni (in Groenlandia, Pakistan e Patagonia) proprio la condizione dei malati e in particolare di quelli colpiti da gravi malattie. E' un modo per questi alpinisti di dare un senso alle proprie scelte “oltre i limiti” mettendole al servizio di un'altra lotta, certamente aldilà dei limiti, com'è quella contro la leucemia. Questa salita del Monte Bianco è stata preceduta proprio in questo mese di luglio da una altra scalata, quella del Monte Watzmann nel Berchtesgaden. Il tutto fa parte del progetto Children's Challenge. Un viaggio, appunto, “fino al limite” alla scoperta di quanto la montagna e gli uomini possono dare e ricevere gli uni dagli altri. Salire il Monte Bianco per questi ragazzi e per il Team “To the edge” sarà certamente una bella avventura e una bella esperienza, con o senza cima. Una bella avventura che da subito ha ricevuto l'appoggio e l'aiuto della Regione autonoma Valle d'Aosta, della Grivel e della Mountain Hardwear, e a cui idealmente ci piace unirci. Buon Monte Bianco e in bocca al lupo ragazzi! CHILDRENS CHALLENGE 2006 TO THE EDGE SUL MONTE BIANCO Con il Children's Challenge il sogno di poter superare la malattia è diventato possibile... non mollare mai... perché nulla è impossibile! In altre parole “Vivere al limite” Forzare il limite è l'unica regola che permette di ricevere riconoscimento ed accettazione all'interno della comunità degli alpinisti professionisti. Se si raggiunge questo punto, solo allora è garantita l'attenzione dei media e degli sponsors. La base su cui costruire tutto ciò è godere di una salute di ferro… ma cosa succede se questa non c'è? Quali possibilità ha un malato di cancro terminale? A queste condizioni diventa importante chiedersi quali montagne si è riusciti a salire? Quali gradi si sono raggiunti? No… tutto ciò diviene ininfluente. Al contrario gli stimoli che si ricevono quando si va in montagna possono essere di aiuto a chi sta combattendo il cancro? Credendo in queste motivazioni il team di To the Edge si è messo a disposizione per incoraggiare, stimolare queste persone aiutandole a combattere la loro malattia. Sabato ore 10.30... siamo tutti in cima allo Wazmann e siamo super felici! La prima volta che una persona qualunque sale sulla cima di una montagna è un momento assolutamente speciale. Nel nostro caso erano sorte molte domande e ostacoli prima di questo momento di felicità assoluta, infatti i bambini ed i ragazzi che partecipavano all'impresa avevano tutti combattuto contro il cancro, molti di loro contro la leucemia, e la cosa importante era che grazie alla loro determinazione e ad un'ottima assistenza avevano sconfitto queste terribili malattie. Ora era venuto il momento di dimostrare agli altri ragazzi che stavano ancora combattendo che loro erano tornati ad una vita normale superando le loro paure. Il successo di Simon, Dominik, Katharina, Marion e Sabrina ha fatto scuola, perché sta insegnando ad altri ragazzi, quelli ancora in ospedale, che possono battere la loro malattia e tornare ad una vita normale. Nonostante che il loro ultimo ciclo di chemioterapia risalga solo allo scorso autunno, questi ragazzi hanno riguadagnato le forze per partecipare a questa salita. Questo deve essere di stimolo ai ragazzi ancora in ospedale… Anche per loro esiste una possibilità reale di partecipare il prossimo anno! Il team di To the Edge si è spesso domandato se andare in montagna porta qualche cosa in più che non giusto il gusto di rischiare la propria vita per nulla. La risposta a questo dubbio viene da Simon (11 anni) “Oggi non ho più paura dell'altezza, arrivando in vetta un mio desiderio, un mio sogno…. è diventato reale. Non avrei mai pensato di farcela, La montagna sembrava così enorme!” La reazione dei ragazzini ricoverati all'ospedale di Schwabing è stata… ”Simon è un mago, per noi è un piccolo eroe.” Il Wazmann è stato solo il primo passo. Prima della salita al Wazmann, è stato organizzato un Camp a Bertchesgaden per dare la possibilità ad altri ragazzi di divertirsi di vivere esperienze “normali”, quali giocare, nuotare, fare una partita di calcio, scolpire statue di legno, dipingere… questi bambini conoscono soprattutto medici, camici e vita di ospedale. Anche una piccola commedia, e poi una discesa in slitta con i campioni olimpici Alexander Resch e Patric Leitner. L'esperienza è terminata con una visita al Parco nazionale di Berchtesgaden dove i guardiaparco li hanno istruiti ai segreti della natura. Il tempo è passato troppo veloce per loro, di nuovo di ritorno alla vita dell'ospedale. Cisco è sponsor generale del progetto. CHE COS'È TO THE EDGE? CHE COSA SI PROPONE? To the Edge è un gruppo di alpinisti che insieme al DKMS (il più grande centro tedesco per donatori di midollo) e a Lifebridge tutte organizzazioni no profit stanno cercando, attraverso lo sport e i media, di “abbattere” i confini nei quali viene chiusa la malattia, il loro obiettivo è che il nome To the Edge si leghi sempre di più alla lotta alla leucemia. Chiedendosi quale sia la causa più profonda che spinge a mettere la propria vita in pericolo, i membri del team rispondono cercando di mettere a disposizione la loro esperienza per una giusta causa. Tutti i membri di To the Edge lavorano gratuitamente. Questo è il loro terzo anno e non hanno ancora perso di vista il loro obiettivo! PROSSIMO PROGETTO Un'avventura SOLIDALE - Mount Leukaemia Se il tempo lo permetterà, una montagna ancora inviolata di più di 6.000 metri sarà salita in Pakistan dal team di To The Edge. Chiamandola Mount Laeukemia ci si augura che un maggior numero di persone si renderanno consapevoli della lotta alla Leucemia. Qui non ci saranno ragazzi, questa è una sfida del team di To the Edge. Andranno in un luogo non organizzato, privo di privilegi…metaforicamente parlando….un po' come quando un ragazzo contrae la leucemia. La logistica sarà gestita da un organizzazione di autoaiuto locale. La spedizione conta sul supporto della sezione di Berchtesgaden del DAV (Club Alpino tedesco). Senza l'aiuto di queste aziende: Grivel, Moutain Hardwear,Ravensburger,More, Roc'Terra,Alpinmed, Bergschule exclusiv, Spielzeug International,questa avventura non avrebbe mai potuto aver luogo. Esse ci hanno sostenuto senza nulla chiedere in cambio. E' chiaro che anche tutti i membri di To the Edge prestano la loro opera in modo totalmente gratuito. Se volete aiutare questo progetto: www.totheedge.de
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