Sognando le Grigne con la Supercannnnnaleta. Di Marco Anghileri

Il 10 aprile Marco Anghileri in 14 ore e 30' ha concatenato con un gran giro di 5 diversi Canali della Grigna: Porta e Federazione (Grigna Meridionale), Carbonari (Sasso Carbonari), Ovest (Grignone), Inglese (Pizzo della Pieve). Un modo per reinventare, vivere e ri-sognare le sue montagne di casa.
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Grignone versante nord, meraviglia!
Marco Anghileri
Sembrerà strano forse, ma c'è qualcosa nelle montagne di “casa”, quelle più vicine, che nessun altro posto o cima può eguagliare. Lì hanno abitato e scorazzato i nostri primi sogni. Lì è nata la nostra passione, il nostro primo amore. Che, naturalmente, non si scorda mai. Così perdersi e reinventare quelle nostre “prime montagne” ha un fascino irresistibile ed impagabile. Sarà forse perché sono luoghi che hanno a che fare con il cuore dell'alpinismo e, forse, anche con la sua vera essenza. Ma quelle “geografie” conosciute, in cui spesso ci rifugiamo, sanno restituirci la nostra vera dimensione e sanno unire il presente al passato facendoci intravedere anche un pizzico di futuro. E' per questo che ci donano felicità? Sicuramente l'hanno donata, e continueranno a donarla, a Marco Anghileri che nelle sue “montagne di casa”, le Grigne, continua ad andarci, a viverle, e a reinventarle. Come in questa sua gran galoppata solitaria, e libera, che ha attraversato e concatenato con un gran giro 5 Canali (Porta e Federazione (Grigna Meridionale), Carbonari (Sasso Carbonari), Ovest (Grignone), Inglese (Pizzo della Pieve). Il tutto per 14 ore e 30' di pieno “divertimento” e di immersione in un mondo vicino, e allo stesso tempo assolutamente lontano. Sarà per questo che il “giro” è stato scherzosamente chiamato “La Supercannnnnaleta delle Grigne”?


LA SUPERCANNNNNALETA DELLE GRIGNE
di Marco Anghileri

Mi sto preparando per andare a trascorrere una giornata tra le “mie” Grigne. Le montagne di casa, le montagne che mi vedono spesso, le montagne nelle quali ci son pochi segreti e forse, anche per questo, potrebbero indurmi ad avere meno sogni da vivere su queste montagne. Ormai con l’avvento di internet, dove i confini non esistono più, dove le notizie corrono alla velocità della luce come le fattezze dei fuoriclasse, dove le distanze con luoghi incredibili sembrano essersi accorciate, sembra che per soddisfare voglie di montagna e trovare chissà quali emozioni si debba per forza essere in certi posti che, guarda caso, non sono mai quelli che la gente frequenta!

È vero, piacerebbe anche a me poter essere al Bianco, al Rosa, al Cervino, in Dolomiti, o più lontano, in Patagonia, in Canada o chissà in quali altri bei posti, ma i contorni quotidiani non sono così semplici per concedersi giornate lontane... ciò nonostante, come già programmato da un paio di giorni mi ritrovo a casa sveglio alle 3:15 di mattina di un mercoledì d’aprile qualunque, con la tazza del caffè in mano sentendo una voglia di andar per monti sempre più viva, sempre più lucida, siano queste anche solo le mie Grigne!

Per un attimo ricordo l’ultima battuta che mi è uscita dalle labbra al convegno organizzato dal CAI di Valmadrera sabato 13 aprile con relatori illustri (Alessandro Gogna, Ivan Guerini, Elio Orlandi, Ivo Ferrari e mi ci metto anche io) dal tema “Alpinismo, è possibile tramandare una passione?” più o meno ho detto “a tutti gli appassionati di montagna, novizi o no, divertitevi! Questo per me vale più di ogni altra cosa! Il divertimento!”

Ovviamente…. I fuoriclasse come Moro, Urubko, Auer, Honnold, Potter, ecc ecc (giusto per citarne alcuni) troveranno le loro fonti di divertimento dove lecito…ma per tantissimi e normalissimi appassionati - o innamorati per auto-definizione usata nel convegno - come noi…il divertimento lo si può trovare davvero anche in posti più comuni….basta solo un pizzico…. basta solo aver voglia di giocare, con la fantasia e con la propria passione!
Giocare = divertimento = piacere! In fondo è per piacere che si va in montagna, non ce lo ordina il dottore di farlo!!!

E così, alle 4 di mattina del 10 aprile saluto la macchina parcheggiata ai Piani dei Resinelli sotto la Grigna, per cominciare a divertirmi con “La Supercannnnnaleta delle Grigne” soprannominata così dal fantasioso amico Luca Lozza! Lentamente, o velocemente dipende dai punti di vista, si materializza sotto i mie ramponi ed a colpi di piccozze un fantastico giro per alcuni fra i più bei canali delle Grigne che mi fa davvero respirare appieno lo stare in giro per monti in piena gioia, libertà e, soprattutto, divertimento! In fondo... cos’altro si può chiedere di più per coltivare, e magari tramandare, una passione?!

“La SuperCannnnnaleta delle Grigne”
1° Canal Porta – Grigna meridionale
2° Canale Federazione – Grigna Meridionale
Sentiero della Travesata Alta fino agli scudi Tremare e traverso a sx verso Sasso Carbonari.
3° Canalone del Carbonari
4° Canalone O della Grigna settentrionale o Grignone
discesa per Nevaio e val Cugnoletta se buona neve, o per cresta est e sentiero Venduu Olt, o normale invernale e poi lungo sentiero fino a Pizzo della Pieve
5° Canale dell’Inglese al Pizzo della Pieve.

Tutti questi canali sono salite molto classiche e abbastanza frequentate nelle Grigne e non presentano difficoltà elevate. Ovviamente in questo caso il giro è venuto così adeguandosi alle condizioni ed alle voglie dell’autore ma può esser interpretato in numerose e alternative varianti. In ogni caso è bene fare molta attenzione alle condizioni del manto nevoso in quanto i canali citati presentano esposizioni molto differenti fra loro.

Ruolino di marcia
- ore 4 canal porta, trovato neve molle e marcia e tre dita di polvere fresca su roccette da prestare attenzione!
- ore 5:15: giù canal federazione, neve super! poi traversata alta fino a secondi scudi.
traversato a sx su ripidi pendii (viso a monte) fino al sentiero dei Chignoli.
- ore 6:30 attacco canalone del Carbonari: in basso neve buona e qualche bella goulottina, sopra affondavo!
- ore 7:15: cresta dei Carbonari, perso mezzora percorrendola un pò in su e in giù a cercare come scendere su pendii sottostanti, poi traversato fino a canalone del Grignone in neve abbastanza buona!
- ore 8:45: attacco canalone Ovest del Grignone. dopo prima goulottina molto bella il resto neve poco portante
- ore 9:30: rifugio Brioschi, sole bellissimo, e mezzoretta di relax!
- ore 10 partenza: assaggiato discesa dal nevaio ma neve che non mi dava fiducia e risalito, andato a vedere per scendere da lungo crestone est ma da stupido non avevo anti-zoccolo ramponi e valutato pericolosissimo, allora scelta la terza possibilità, sicuramente la più lunga e faticosa (che a priori volevo decisamente evitare) ma per il mio star in giro rilassato la più idonea....sceso ai comolli, da lì traversato subito su pendii vergini completamente a sx verso s.calimero, sceso fino a sentiero e percorso in neve marcia e caldissimo. buff buff!! poi sentiero venduu olt ancora da battere fino a Fasana raggiunta ore 13:30!
- ore 13:45: attacco via dell'Inglese, neve molle sotto, neve poco portante, sopra!
- ore 15:00: cima inglese poi seguita un pò la cresta ma brutta neve allora deciso stare su pendii vs bogani, sole, caldo, neve molle, buff buff! tornato in cresta e raggiunto punto in comune con invernale al brioschi.
- ore 17 comolli, poi traversata bassa
- ore 18:30 :automobile a resinelli!

di Marco Anghileri




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