Premio Riccardo Cassin 2008 a Matteo della Bordella e all’Associazione 'Amici di Lorenzo'
E' Matteo della Bordella varesino e Ragno di Lecco ad aggiudicarsi la terza edizione del Premio Cassin per la sezione alpinismo. All'Associazione amici di Lorenzo va il riconoscimento per la cultura. Premi speciali della Giuria a Luca Pellicioli per la cultura e a Hervé Barmasse, Simone Moro, Mario Conti, Giovanni Ongaro e Cristian Brenna per l'alpinismo.
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Riccardo Cassin – cento volti di un grande alpinista di Alessandro Gogna, Laura Melesi e Daniele Redaelli
Planetmountain.com
L'appuntamento con la terza edizione del Premio Cassin, ma anche con la presentazione del libro “Riccardo Cassin – cento volti di un grande alpinista” di Alessandro Gogna, Laura Melesi e Daniele Redaelli, è per domani sera a Lecco. Si tratta di un appuntamento ormai abituale che la Fondazione Cassin ogni anno riserva per premiare non solo chi si è distinto nell'alpinismo ma anche nella cultura legata alla montagna.
Quest'anno la sezione "alpinismo" ovvero il Premio a chi "fa montagna" è stata riservata al giovane e combattivo Ragno di Lecco, Matteo della Bordella, per la prima salita in libera di via Coelophysis nel settore Mahren, in Wenden (Alpi bernesi). Una via, aperta da Fabio Palma, Adriano Selva e dallo stesso Della Bordella con 10 giornate complessive e 5 bivacchi in parete "spalmate" dal 2006 al 2007, che con i suoi 21 tiri e 650m di sviluppo è probabilmente la via più lunga di quell'autentico (difficile) paradiso dell'arrampicata che è il Wenden. A Matteo poi lo scorso agosto è toccato di completare la libera con difficoltà valutate di 8a+ e 7b obbligatorio. Un onore e un onere che gli hanno valso questo riconoscimento che va a premiare sicuramente la sua assoluta volontà ma altrettanto sicuramente anche la sua grandissima passione per le grandi pareti delle Alpi e per l'alpinismo (alias l'arrampicata) d' "ingaggio".
D'altra parte, a proposito di hard rock e alpinismo/arrampicata di battaglia, domani sera il 24enne varesino sarà in buona compagnia. A ricevere il Premio speciale della Giuria, infatti, sono stati chiamati i "vincitori" patagonici della nord ovest del Piergiorgio: Herve Barmasse, Cristian Brenna, Mario Conti e Giovanni Ongaro che lo scorso febbraio hanno messo fine alla storia infinita tra gli alpinisti di Lecco e questa parete che non ne voleva sapere di essere salita. Ma non basta: lo stesso riconoscimento andrà anche a Simone Moro e (ancora) ad Herve Barmasse per la loro veloce e bella prima salita dell'agosto scorso dell'inviolato Beka Brakai Chhok (6940m) nel Karakorum pachistano. Un parterre de roi non da poco dunque, e da non mancare!
Come non è da mancare la premiazione dell'Associazione “Amici di Lorenzo”. Un gruppo di amici che in memoria dell' indimenticato ragno Lorenzo Mazzoleni, scomparso sul K2 nel 1996 dopo che aveva raggiunto la cima, da anni aiuta le popolazioni del Baltoro dove ha realizzato e gestisce un dispensario medico per la cura dei bambini. Sempre per la sezione cultura un Premio speciale della Giuria è stata assegnato a Luca Pellicioli, di Nembro (Bg) per la tesi di dottorato discussa all’Università di Milano sul tema "Valutazione dello stato sanitario della popolazione di camosci delle Alpi Orobie: implicazioni faunistiche e zootecniche”.
Il tutto andrà in scena domani mercoledì 26 novembre alle ore 21,00 a Lecco in sala Ticozzi di Via Ongania, 4 con un prologo che prevede la presentazione del libro Riccardo Cassin – cento volti di un grande alpinista a cui parteciperanno gli autori Alessandro Gogna, Laura Melesi e Daniele Redaelli. Un modo per festeggiare ancora una volta il grande Riccardo, le sue incredibili salite e i suoi ancora più incredibili primi cento anni.
La Giuria del Premio Cassin è composta da: Riccardo Cassin - presidente onorario della Fondazione, Guido Cassin - vicepresidente della Fondazione, Daniele Redaelli - giornalista, il Professore Luigi Zanzi, Cesare Maestri e Luigino Airoldi, membri onorari della Fondazione.
Quest'anno la sezione "alpinismo" ovvero il Premio a chi "fa montagna" è stata riservata al giovane e combattivo Ragno di Lecco, Matteo della Bordella, per la prima salita in libera di via Coelophysis nel settore Mahren, in Wenden (Alpi bernesi). Una via, aperta da Fabio Palma, Adriano Selva e dallo stesso Della Bordella con 10 giornate complessive e 5 bivacchi in parete "spalmate" dal 2006 al 2007, che con i suoi 21 tiri e 650m di sviluppo è probabilmente la via più lunga di quell'autentico (difficile) paradiso dell'arrampicata che è il Wenden. A Matteo poi lo scorso agosto è toccato di completare la libera con difficoltà valutate di 8a+ e 7b obbligatorio. Un onore e un onere che gli hanno valso questo riconoscimento che va a premiare sicuramente la sua assoluta volontà ma altrettanto sicuramente anche la sua grandissima passione per le grandi pareti delle Alpi e per l'alpinismo (alias l'arrampicata) d' "ingaggio".
D'altra parte, a proposito di hard rock e alpinismo/arrampicata di battaglia, domani sera il 24enne varesino sarà in buona compagnia. A ricevere il Premio speciale della Giuria, infatti, sono stati chiamati i "vincitori" patagonici della nord ovest del Piergiorgio: Herve Barmasse, Cristian Brenna, Mario Conti e Giovanni Ongaro che lo scorso febbraio hanno messo fine alla storia infinita tra gli alpinisti di Lecco e questa parete che non ne voleva sapere di essere salita. Ma non basta: lo stesso riconoscimento andrà anche a Simone Moro e (ancora) ad Herve Barmasse per la loro veloce e bella prima salita dell'agosto scorso dell'inviolato Beka Brakai Chhok (6940m) nel Karakorum pachistano. Un parterre de roi non da poco dunque, e da non mancare!
Come non è da mancare la premiazione dell'Associazione “Amici di Lorenzo”. Un gruppo di amici che in memoria dell' indimenticato ragno Lorenzo Mazzoleni, scomparso sul K2 nel 1996 dopo che aveva raggiunto la cima, da anni aiuta le popolazioni del Baltoro dove ha realizzato e gestisce un dispensario medico per la cura dei bambini. Sempre per la sezione cultura un Premio speciale della Giuria è stata assegnato a Luca Pellicioli, di Nembro (Bg) per la tesi di dottorato discussa all’Università di Milano sul tema "Valutazione dello stato sanitario della popolazione di camosci delle Alpi Orobie: implicazioni faunistiche e zootecniche”.
Il tutto andrà in scena domani mercoledì 26 novembre alle ore 21,00 a Lecco in sala Ticozzi di Via Ongania, 4 con un prologo che prevede la presentazione del libro Riccardo Cassin – cento volti di un grande alpinista a cui parteciperanno gli autori Alessandro Gogna, Laura Melesi e Daniele Redaelli. Un modo per festeggiare ancora una volta il grande Riccardo, le sue incredibili salite e i suoi ancora più incredibili primi cento anni.
La Giuria del Premio Cassin è composta da: Riccardo Cassin - presidente onorario della Fondazione, Guido Cassin - vicepresidente della Fondazione, Daniele Redaelli - giornalista, il Professore Luigi Zanzi, Cesare Maestri e Luigino Airoldi, membri onorari della Fondazione.
Note:
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