Pizzo Lungo, nuova via di più tiri di David Gallo e Massimo Flaccavento in Sicilia

Il report di Massimo Flaccavento che insieme a David Gallo il 30/09/2014 sul Pizzo Lungo, Monti di Calamigna, Sicilia, ha aperto la nuova via d'arrampicata Leggende di paese (110m, VII- max, V obbligatorio).
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Il versante nord del Pizzo Lungo, Monti di Calamigna, Sicilia
Massimo Flaccavento, David Gallo
Ci sono montagne in Sicilia che da sempre desideravo conoscere meglio, vivere più da vicino, e questo anche se non offrivano l’opportunità di avventurarsi lungo grandi pareti di roccia dove aprire nuove vie. Alcune di queste cime sono rappresentate dai Monti di Calamigna, e in particolare dall’aspra dorsale rocciosa formata dal Pizzo di Cane e dal Pizzo del Leone. Questo massiccio montuoso si trova nel palermitano, e più esattamente nei pressi di Casteldaccia, un piccolo paesino facilmente raggiungibile dalla costa.

Non sono mai stato d’accordo con chi considera alcuni posti di serie A, ed altri più semplicemente di serie B. Credo piuttosto che anche qui in Sicilia così come altrove, alcuni luoghi possono ancora offrire grandi avventure, mentre altri riescono comunque a regalare una bella giornata di arrampicata, magari su rocce sperdute dove il confine tra il passato e il futuro, sembra affidato ad una linea fin troppo sottile.

E’ questo il caso del Pizzo Lungo, un torrione di pietra dimenticato alla base di una montagna selvaggia, e dalla cui punta, alta 888 metri, si può godere un panorama unico su una Sicilia in cui il tempo sembra non essere mai trascorso. Anni fa sulla guida dei Monti d’Italia avevo scoperto l’esistenza di questo posto, e soprattutto ero rimasto affascinato da alcune vie di roccia, in particolare quelle salite dalla cordata composta da Gino Soldà e Fosco Maraini, unitasi a degli scalatori palermitani durante un corso di roccia organizzato dalla sezione del CAI di Palermo.

A questo punto non era più possibile resistere, e finalmente la scorsa estate, in compagnia di Kira, la mia cagnolina, riuscì a mettermi in viaggio alla volta di questi luoghi da tanto tempo desiderati. Parcheggiata la macchina sotto un sole cocente, puntammo direttamente al magnifico obelisco, che a causa del fortissimo caldo tipico delle nostre estati, appariva ora come un miraggio. Fu grande lo stupore nello scoprire una linea logicissima e mai salita sulla parete nord. Una pilastrino fessurato dava accesso ad un bellissimo camino bianco che portava direttamente in punta con una logica impeccabile. Non potevo dunque lasciarmi sfuggire questa piccola perla.

Settembre 2014, Pizzo Lungo.
In compagnia di David Gallo, un forte arrampicatore di Noto nonché un mio caro amico, eravamo in giro per la Sicilia occidentale con l’intento di arrampicare per due giorni lontano dalla falesia. L’idea era quella di scalare nella zona di Rocca Busambra, ed eventualmente, di andare anche sul Pizzo Lungo. Quel camino perfetto sembrava aspettare ormai da troppo tempo che qualcuno che lo salisse, e finalmente sembrava essere arrivato il suo turno. Giunti in una Casteldaccia semi deserta, dopo un veloce giro al centro e una buona pizza, la voglia di andare via era troppo forte. Lasciamo così il paese in tutta fretta e impiegammo un po’ per trovare la giusta stradina che saliva verso la montagna. Riuscimmo tuttavia a sistemarci per bene abbastanza in fretta, e il nostro campo base improvvisato a bordo strada era abbellito dalla sagoma chiara del Pizzo Lungo che risaltava nella notte… cosa desiderare di più?

Sveglia presto come sempre, e fatti gli zaini eccoci ad attraversare dapprima un campo traboccante di pungenti cardi, e poi a risalire la ripida pietraia che porta sotto le pareti. L’aria di fine settembre ormai rinfrescata mi fece dimenticare il caldo patito in occasione del mio primo giro esplorativo in questi posti, e dopo i soliti preparativi del caso, finalmente ecco che le mani accarezzavano le rocce. Il pilastrino iniziale si rivelò bellissimo, e i tiri seguenti saliti sempre all’ombra, ci regalarono una magnifica roccia bianca davvero piacevole da scalare. Ci ritrovammo così in cima, felici di aver aperto questa nuova via e di aver lasciato su questa piccola ma affascinante cima una traccia di noi.

In discesa tanto per cambiare pulimmo tutta la via, e in particolar modo al terzo tiro, per eliminare dall’itinerario una lastra pericolosa che noi non avevamo potuto aggirare in nessun modo, aggiungemmo uno spit sullo spigolo di destra, diminuendo così di tanto i possibili pericoli a chi un giorno vorrà percorrere questa nostra via. Il ritorno a casa come al solito fu un po’ triste, ma per fortuna esiste sempre la possibilità di ripartire, di rimettersi in viaggio verso nuove vie su pareti dai nomi poco noti. In fondo per chi scala, vivere in Sicilia non è poi così male…

Max Flaccavento (e David Gallo, che ringrazio per aver condiviso con me questa bella esperienza)


SCHEDA: Leggende di paese, Monti di Calamigna, Sicilia




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