La paraclimber Solenne Piret e la sua prima cascata di ghiaccio da capocordata
È nata senza l’avambraccio destro, ma questo non le impedisce di vivere la sua passione per il mondo verticale, godendo appieno delle emozioni che tutti noi appassionati conosciamo. "La scorsa settimana ho fatto la mia prima arrampicata su ghiaccio da capocordata!" scrive entusiasta sui social la climber francese Solenne Piret. "Sono super orgogliosa di me stessa! Ho sempre pensato: l’arrampicata su ghiaccio in top rope è già complicata per me, non arrampicherò mai lead". È invece eccola salire in verticale, con picche e ramponi, senza corda dall’alto, Sombre Héros. La classica cascata di Ceillac, aperta nel 1980 da Jaques Perrier e Jean-Marc Troussier.
Per Solenne Piret l’arrampicata è qualcosa di naturale. I suoi genitori si sono conosciuti a Fontainebleau, località alle porte di Parigi famosa per i suoi blocchi, e fin dall’infanzia hanno iniziato a portarla con loro nelle giornate di arrampicata. Si può quasi dire che le verticalità fa parte del suo DNA, anche se durante gli anni della crescita questa attività non deve averla conquistata.
Un giorno poi, dopo non aver toccato roccia per una decina di anni, ha deciso di rimettersi in gioco in questo mondo nonostante le difficoltà a cui sarebbe andata incontro per colpa della sua disabilità. Da quando ha ricominciato a scalare, nel 2017, ha salito boulder fino al 7b, è entrata a far parte della nazionale francese paraclimbing e si è aggiudicata il Campionato mondiale Paraclimbing 2018 e 2019. Oggi un nuovo passo avanti per la sua carriera, con la prima cascata lead.
"Molti mi chiedono come faccio con il braccio destro, se arrampico con una sola piccozza e altre curiosità" spiega Solenne. "Salgo con due piccozze, bloccando la destra nel gomito. Con questa non riesco davvero a colpire il ghiaccio e quando questo è molto compatto passo dalla piccozza destra a quella sinistra. A volte è un po’ un casino, ma è una bella sfida." Il grado della via? WI5. Del tutto irrisorio.
di Gian Luca Gasca
Piret ringrazia: Petzl, SCARPA