Momento Libero, nuova via di Alessio Roverato sul Sasso Rosso

Alessio Roverato continua la sua ricerca di pareti “fuori mano”, o meglio di pareti dove ingaggiarsi in solitudine. Dopo l'apertura de La Gioia del silenzio in Val Gadena, il padovano propone ora una nuova via, aperta dal basso a spit, sempre in quella miniera di pareti che è la Valsugana. Momento Libero, questo il nome della nuova via, corre sulla grande ed impressionante parete Sud – est del Sasso Rosso ben visibile, con i suoi tetti e strapiombi gialli, dal paese di San Gaetano di Valstagna. Si tratta di 330m che tra placche, tetti e strapiombi superano con fortissima esposizione difficoltà di 8a max e 7a/b obbligatorio, prendendo “di petto” l'enorme sezione di strapiombi gialli che caraterizza la parte centrale della parete. Il tutto ha richiesto diversi giorni di apertura e, anche, un buon senso “alpinistico”... che del resto è la cifra di Roverato.


MOMENTO LIBERO – parete Sud – est Sasso Rosso
di Alessio Roverato

La parete del Sasso Rosso è una grande bastionata rocciosa che sovrasta la località di San Gaetano.
Non salta subito all'occhio quando si passa per la Valsugana, ma non è sfuggita al mio sguardo sempre curioso quando si tratta di osservare pareti e linee nuove. Neanche a dirlo mi ritrovo col naso all'insù ad osservare il mare di tetti e strapiombi che caratterizzano il tratto di parete dove poi ho aperto questa via.

Quando ero al cospetto della grande macchia gialla avevo qualche dubbio sul fatto di riuscire a trovare una linea abbastanza diretta che superasse in libera quella porzione di parete. Da lì in poi il calvario che ho dovuto fare per riuscire a trovare qualcuno che avesse la voglia e la costanza di venire ad aprire una linea nuova in quel posto mi ha costretto a sospendere l'apertura della via.

Tutto è rimasto fermo per un anno e mezzo fino a questa primavera quando assieme alla mia ragazza ho ripreso in mano questo progetto per poi terminarlo a inizio estate. In mezzo a tutto ciò ci sono le solite vicissitudini che si vivono in apertura: una stretta allo stomaco quando mi son ritrovato appeso di colpo ad un cliff che non avevo il coraggio di caricare a causa della rottura della tacca che tenevo con la mano, voli vari di cui uno a testa in giù con uno “schermo 19 pollici” in mano, ecc...

Tutti i tiri sono stati liberati ma non è ancora stata fatta la libera in giornata. Per il resto la via è carina e mi sento di consigliarla a chi ha voglia di passare una giornata d'arrampicata in un posto un po' fuori mano.

Alessio Roverato

Ringraziamenti a: Montura, SCARPA, AlpStation Bassano

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