Lucie Hrozová doma Saphira M15- a Vail in Colorado
SAPHIRA di Lucie Hrozová
Saphira, il mitico drago della saga di Eragon... la sua tana è ora a Vail, in Colorado. Riprende vita con l'arrivo del freddo e raggiunge un rispettabile 55 metri di altezza!
Standa Stenley Vrba aveva scoperto e chiodato questa linea due anni fa. Standa è un bravissimo alpinista, d'origine ceca, che vive negli USA da 17 anni. Ha al suo attivo numerose difficili ripetizioni e prime salite, e sono sempre stata molto impressionata dalle sue salite.
Quando sono arrivata a Vail sono rimasta così colpita da Saphira che è subito diventata la prima cosa che volevo salire. È una linea logica che si snoda tra tratti di roccia e ghiaccio, e che si caratterizza per la varietà della sua arrampicata: un’arrampicata tecnica ed erta porta ad una sezione di allunghi, dove serve grande potenza per guadagnare la parte alta della via e finire sulla leggendario candela di Octopussy, salita anni fa da Jeff Lowe.
Nella parte superiore Saphira attraversa anche la via Mustang e, con il senno di poi, forse è stato un peccato non aver tentato Mustang come prima via, visto che quando è arrivato il momento di farla (dopo alcuni tentativi su Saphira), ci sono riuscita al primo tentativo. Mentre facevo Mustang mi sono fatto male al dito medio che è diventato viola e due volte più grande del solito, ma per fortuna non era niente di grave e, dopo un paio di giorni di riposo, mi sono ripresa e sono tornata alla base dell'incredibile Saphira.
Quando ho iniziata a salire Saphira ero un po' preoccupata, perché la linea non era mai stata salita prima. Da un lato, i climbers statunitensi l'avevano tentata durante gli ultimi due anni, ma senza successo. D'altro, era comunque una grande sfida e Standa mi ha dato un sacco di coraggio.
Dato che non riesco a volare come i mitici dragoni, la mia salita è stata una grandissima battaglia, ma alla fine sono riuscita a vincerla. Oltre alle gambe che tremavano, il nervosismo generale e la paura a causa degli spit distanziati, ho dovuto anche affrontare il gelo, proprio come quello dell' Alaska. Ma non posso lamentarmi perché Standa, che mi ha assicurato per tutti i 50 minuti, e Jack, che mi ha filmato appesa sopra la cascata, avevano sicuramente molto più freddo di me!
Sono molto grata e riconoscente a Standa, a sua moglie Magda, a Jack e a mio padre per il loro grande sostegno in Colorado. Devo molto del mio successo a loro. Vorrei anche ringraziare i miei sponsor, la rivista Lidé a hory, Singing Rock e Asolo.
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