Levissima Foreverest e la pulizia dei campi base Nord dell'Everest
Si sta avviando verso la conclusione l'opera di pulizia del Campo Base e del Campo Base avanzato sul versante cino - tibetano dell'Everest, da parte della spedizione italiana Levissima Foreverest.
Ormai da più di 15 giorni i componenti del Team Levissima Foreverest, con la collaborazione di alcuni sherpa e di personale del Tibetan Mountaineering Association, hanno iniziato la pulizia ambientale dei due principali avamposti da cui, dal 1921, passano e partono tutte le spedizioni alpinistiche che tentano la scalata dell'Everest dal versante Nord, e i molti trekker che visitano quella zona dell'Himalaya. L'opera è iniziata dal campo base posto a 5000 metri di quota. Nella spianata ai margini del Ghiacciaio di Rongbuk, dove si arriva praticamente con la jeep, erano accampati ben 400 componenti di 24 diverse spedizioni. Un affollamento 'normale' visto che questo è il periodo 'buono' per tentare la scalata della più alta montagna della terra. E proprio qui la spedizione costruirà tra breve un'isola ecologica permanente. Un deposito per lo stoccaggio dei rifiuti, prodotti dagli alpinisti e dai trekker, che sarà gestito in seguito dal Tibetan Mountaineering Association, che dirige e controlla le attività alpinistiche ed escursionistiche nellarea dellHimalaia Tibetano. Dal Campo Base le operazioni di pulizia sono proseguite lungo il tormentoso percorso morenico che conduce ai 6400 metri del Campo Base Avanzato, vero inizio dell'avventura alpinistica per chi aspira alla vetta dell'Everest. Molte spedizioni in questo tragitto effettuano due soste intermedie installando altrettanti campi, che servono sia per l'acclimatamento sia come riposo per gli uomini e gli yak. E in questi punti, naturalmente, il Team Foreverest ha trovato di che lavorare, raccogliendo i rifiuti abbandonati in sacchi per poi avviarli al campo base. Ma il grosso del lavoro sembra essere stato effettuato proprio al Campo Base Avanzato, dove sono stati rinvenuti strati di rifiuti di ogni genere ed epoca. Qui, a quota 6400, dalle notizie che quasi giornalmente la spedizione invia al sito www.levissima.it, la situazione è veramente grave. Non solo ogni anfratto risulta utilizzato come un deposito di spazzatura di ogni tipo ma anche il torrente che fornisce l'acqua al campo. Si parla di strati di rifiuti di ogni genere ed epoca, che gli uomini del Team hanno raccolto e diviso per tipologia in decine di sacchi e quindi trasportato a valle. Dai resoconti fatti da Mario Pinoli, che insieme ad Alessandro Gogna e Luca De Franco forma il Team di specialisti del Levissima Foreverest, stride il contrasto inaccettabile tra la bellezza della natura e uno degli aspetti peggiori della nostra civiltà dei consumi: i nostri rifiuti. Ora la spedizione è ritornata ai 5000 metri del campo base e si appresta, come abbiamo detto, a realizzare l'isola ecologica più alta del mondo. Ed anche questo evidentemente è un segno dei tempi, necessario ed utile vista la situazione, ma sinceramente avvilente. |
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