Lagginhorn, probabile nuova via sulla parete est
La giornata è stupenda ma troviamo circa venti cm di neve fresca che rendono la parete in veste invernale. Attacchiamo il primo ripido pendio di neve, 200m, 55 gradi circa, ben protetto da una bastionata rocciosa in centro parete. Qui la via gira a destra e prende una ripida goulotte di circa 150m su terreno misto, max IV e salti di ghiaccio verticali (max 80 gradi ghiaccio). Terminata questa si arriva nel punto chiave della via, una cascata di circa 25m sbarra l'accesso al grande couloir a circa 3700m che porta in cima, dividendo nettamente le due facce del Lagginhorn. Tentiamo di superarla direttamente ma le condizioni del ghiaccio non ci convincono. Cerchiamo allora di passare sul terreno misto alla destra... le scariche di neve ci mettono in ansia... parte mio fratello e supera il tratto verticale, max V grado, in apnea totale e senza nessun chiodo. Poi parto io, il sole scalda e gli spindrift ci investono varie volte. Sono fuori anche io.
Il grande ripido couloir ci aspetta mentre davanti a noi vediamo la cresta d'uscita, circa 400m di terreno ripido ma in buono stato ci dividono dalla meta. Un ultima guolotte di misto ci impegna a fondo ma ormai l'ultimo fazzoletto di neve a 60 gradi mi porta ad aprire con le picche la cornice sommitale della cresta. Ore 1.30 di domenica 30 giugno, siamo fuori in cima... con una probabile via nuova... Spaziale la vista sui Mischabel, Monte Rosa, Weisshorn! Recupero mio fratello e festeggiamo. Alle 18.30 troveremo mio padre a Saas Grund ad aspettarci dopo la discesa a piedi dalla normale, on perdita della funivia. Una grande avventura!
di Nicolò Sanna
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