Kirti-Nose salita nel Garhwal Himalaya in India da Jonas Schild, Andy Schnarf, Stephan Siegrist

Nell'ottobre 2022 gli alpinisti svizzeri Jonas Schild, Andy Schnarf e Stephan Siegrist sono riusciti a salire il pilastro, finora inviolato, denominato Kirti-Nose attraverso la viaa Between two Parties. Situata nel Garhwal Himalaya indiano, più precisamente sopra il ghiacciaio Kirti e sotto l'imponente parete sud dello Shivling, la linea di 350m supera difficoltà fino al 7b/A3.

Siegrist ha spiegato "All'inizio di settembre ci siamo recati nella regione del Garhwal in India. Quando finalmente siamo arrivati lì, ci è sembrato palese che la nostra spedizione non sarebbe andata secondo i piani. Quest’anno infatti il monsone è durato insolitamente a lungo e ci ha sorpresi con grandi quantità di neve fresca. A causa dell’alto rischio valanghe, dopo quattro settimane di attesa abbiamo dovuto accettare il fatto che il nostro obiettivo principale sarebbe rimasto incompiuto.

Una finestra di bel tempo di quattro giorni ci ha dato l'opportunità per un progetto alternativo e non ne volevamo perdere l’occasione. Mentre aspettavamo al campo base, una parete aveva attirato la nostra attenzione. Alta quattrocento metri e con una somiglianza sorprendente a The Nose di El Captain, abbiamo deciso che questo sarebbe diventato il nostro nuovo obbiettivo.

Relativamente facile da avvicinare, esposto a sud e quindi capace ad asciugarsi rapidamente: era l'obiettivo ideale per questa breve finestra di bel tempo. Abbiamo deciso di affrontare questa cima alta 4950 metri ai margini del Kirti-Glacier, e l'abbiamo chiamata "Kirti-Nose". Nei primi 150 metri abbiamo arrampicato su roccia di altissima qualità - un’incredibile arrampicata in fessura per i primi cinque tiri. Abbiamo dovuto affrontare delle lame parzialmente friabili per i successivi quattro tiri. Ciò ha reso la salita molto più impegnativa. A metà del 6° tiro, abbiamo scoperto tracce di un vecchio tentativo. L'età dei materiali suggerisce che il tentativo sia stato effettuato negli anni '90 o all'inizio degli anni 2000. Nonostante tutte le nostre ricerche, non siamo riusciti a identificare chi avesse tentato questo pilastro. Inoltre non abbiamo trovato altro materiale oltre la vecchia sosta di discesa. Non abbiamo trovato altro materiale in parete e sopra siamo stati premiato con 120 metri di parete abbastanza ripida, su roccia ancora una volta di ottima qualità. Dopo questi ultimi metri siamo sbucati in vetta poco prima del tramonto. Dopo dieci tiri (7b/A3), 350 metri di dislivello e quattro giorni di arrampicata abbiamo raggiunto il punto più alto dell'intrigante pilastro di roccia. Sentendoci fortunati, ci siamo abbracciati a lungo, grati di poter celebrare questo successo nonostante il difficile tempo di tardo monsone.

Nonostante questo successo, al nostro rientro siamo stati colpiti da una notizia devastante. Un tragico incidente da valanga sul Monte Draupadi ka Danda II si è verificato a soli 24 chilometri in linea d'aria dal nostro campo base. Facendo parte della comunità alpinistica, tali eventi ci toccano profondamente. Vorremmo esprimere le nostre più sentite condoglianze a tutte le famiglie in lutto e augurare a loro pace e serenità."