Il Progetto Icaro e la tappa a San Martino di Castrozza

Il report di Flavio Piccinini della tappa del Progetto Icaro a San Martino di Castrozza (Dolomiti) di domenica 23 febbraio.
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La tappa di San Martino di Castrozza del Progetto Icaro 2013/2014
Thomas Ballerin
Vidi per la prima volta Icaro in Val Canali. Due vie correvano vicine, due cordate che salivano parallele. Io e Daniele eravamo ragazzi privi di esperienza ma salivamo veloci e senza alcuna difficoltà una via di IV grado. Tra una sosta e l’altra la corda filava senza alcuna protezione perché non vedevamo i chiodi e le clessidre, ogni appiglio per noi era "buono" da tirare e non badavamo al fatto che il tempo in montagna cambia rapidamente. L’ unico concetto di sicurezza di cui eravamo a conoscenza era che in montagna bisognava usare il casco. Icaro scherzava con noi, io rimasi colpito dalla solarità con cui viveva la montagna. Lo rividi ancora poi, non lo conoscevo bene, ma il suo sorriso mi rimase impresso.

Domenica 23 febbraio 2014, mi trovo a San Martino presso gli impianti Tognola con Hermann, uno degli organizzatori dell’evento "King of Dolomites". Fortunatamente splende un bellissimo sole e ci sono trenta centimetri di neve fresca che si aggiungono ai metri già caduti le settimane scorse. E’ il terzo giorno del "KoD", dedicato alla prova dei materiali e al progetto Icaro, un’ iniziativa per sensibilizzare i giovani sulla sicurezza in montagna: si prova sul campo e si parla di preparazione, autosoccorso, ARTVA, pala, sonda, di movimentazione, di neve e di come cambia ma anche di quanto bello sia sciare oggi. Il messaggio prevalente è quello di educare alla montagna e di sensibilizzare le persone che la frequentano. Si inizia alle 10.30 con il primo gruppo: otto ragazzi di circa 15 anni, degli amici che abitualmente fanno freeride insieme, di cui uno soltanto ha con se ARTVA, pala, sonda e ne conosce il loro funzionamento. Un altro, per non essere di meno, mi racconta che il "coso… quello per le valanghe" lo ha lasciato sul comodino a casa. Ecco lo spunto che cercavo per iniziare un bel confronto, per parlare di cose serie scherzandoci un po’ sopra. L’ultima parte riguarda la movimentazione e le sue regole.

Una giornata migliore di questa non si poteva avere, per cui...pronti e via! Due belle discese in neve fresca. Rimango colpito dalla facilità e naturalezza con cui questi ragazzi affrontano i pendii, è sorprendente la velocità e le evoluzioni che compiono, mi insegnano il nome dei salti e delle acrobazie che fanno e che spero diventino anche frutto di una valutazione consapevole. L’ultima parte è una lieve discesa che porta agli impianti, dove scendiamo tutti insieme paralleli.

Icaro su quella via in montagna scherzava con noi giovani ma allo stesso tempo si confrontava, metteva a disposizione l’esperienza, tanto difficile da spiegare ma fondamentale da trasmettere ai più piccoli. Questo è l’ approccio giusto con cui bisogna rendere consapevoli i ragazzi che frequentano la montagna. Facendo free ride essi vanno educati non solo per far conoscere loro la montagna ma anche la neve e i suoi pericoli.

Altri gruppi di giovani, a turno, si sono susseguiti con le stesse modalità fino al termine della manifestazione che si è conclusa con la premiazione del contest.
Ringrazio per la disponibilità il Soccorso Alpino e le Guide Alpine Paolo e Thomas che insieme a me erano a disposizione in questa giornata.

G.A. Flavio Piccinini

Le prossime tappe:
- 1 marzo, Corvara (da confermare, verificare sul sito)
- 9 marzo, Madesimo

PROGETTO ICARO
17/12/2013 - La tappa delle Cinque Torri
10/12/2013 - La tappa di Bormio
03/12/2013 - La prima tappa al Passo San Pellegrino
26/11/2013 - Progetto Icaro: iniziano i freeride camps
17/08/2013 - Una festa per Icaro
13/08/2013 - Ciao Icaro





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